Salve, sto redigendo la relazione energetica per un ampliamento volumetrico. L'edificio di partenza è un edificio isolato in cui sono presenti solo un caminetto tradizionale e uno scaldabagno a gas. L'intervento consiste in un ampliamento superiore al 15% del volume esistente, ma non essendo quest'ultimo climatizzato, l'ampliamento non dovrebbe essere inteso come nuova costruzione e non dovrebbe essere neppure necessario assicurare la quota di rinnovabili prevista in caso di nuova costruzione.
Mi sbaglio?
Nel quadro di sintesi del D.M. requisiti minimi è specificato che requisiti e verifiche di legge devono essere applicati "
come se si trattasse di un edificio nuovo" solo nel caso di "Ampliamenti volumetrici di un edificio esistente
se dotati di nuovi impianti tecnici.", eppure nei capitoli precedenti la definizione di "nuova costruzione" è leggermente diversa.
Nelle Linee guida del CNI ho letto che "
gli obblighi dell'allegato 3 del D.Lgs. 28/2011 devono comunque essere rispettati sempre. In particolare sono previsti anche nel caso di edificio non climatizzato. In quest'ultima evenienza, naturalmente, la quota rinnovabile per la parte termica sarà automaticamente rispettata (essendo 0 il consumo). Dovrà comunque essere rispettato l'obbligo di installazione di potenza elettrica di cui al punto 3 dell'allegato 3."
Il D.M. 26.06.15 mi sembra chiaro nel dire che negli edifici di nuova costruzione devono essere osservati gli obblighi di integrazione con fonti rinnovabili, per quanto abbia letto in molti "speciali" pubblicati in vari siti che fra gli obblighi previsti per l'ampliamento non sia inclusa l'integrazione con rinnovabili, mentre mi sfugge l'indicazione di come debba comportarmi in caso di ampliamento di edificio non climatizzato.
Modificato dall'utente
6 anni fa
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Motivo: Non specificato