mariooh
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8 anni fa
Salve a tutti.

Avrei un quesito in merito ad una situazione che mi si è venuta a prospettare.
Mi viene chiesto di produrre (tardivamente) una relazione sui disperdimenti energetici per la fine dei lavori relativi ad un cambio di destinazione di due unità unità a destinazione mista (uffici e garages) con il passaggio a due abitazioni.
Il direttore dei lavori opere edili (bontà sua :)) si è scordato di presentare la L10.
L'intervento mi è stato detto essere stato fatto passare come cambio di destinazione senza opere (in effetti opere non sono state fatte, se non altro sulle strutture esterne).
Sono stati fatti anche nuovi impianti con pavimento radiante e caldaia a condensazione...compresa la zona dei garage.
Mi viene chiesto di produrre documentazione (visto che tardiva immaginatevi che valore possa avere).
Per la parte impianto non sono preoccupato in quanto pavimento radiante e caldaia a condensazione dovrebbero garantirmi il rispetto dei rendimenti senza problemi.
Mi preoccuppano però le implicazioni energetiche sui requisiti delle strutture.
Non sono state fatte opere sui paramenti esterni.
Leggendo la norma il cambio di destinazione d'uso è assimilato ad ampliamento (praticamente nuova costruzione per la parte recuperata).
Se confermato come è possibile certificare il rispetto dei requisiti senza aver fatto opere sulle strutture disperdenti?
Secondo voi posso far passare come riqualificazione energetica l'intervento inteso come ristrutturazione di impianto?
Le strutture esterne non sono state realmente toccate...ma è giusto?

ringrazio in anticipo e saluto
garcangeli
8 anni fa
Non è chiaro cosa è stato fatto nel cambio di destinazione d'uso: da quali destinazioni a quali? da una mista ad una abitativa e da un'altra mista ad un'altra abitativa? oppure da una uffici ad una abitativa e da una garage ad un'altra abitativa?
Vi sono state redistribuzioni degli spazi? ad un pezzo di uffici è stato annesso un pezzo di garage e quindi passato a destinazione abitativa?
Ad ogni modo faq MISE 2.8
mariooh
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8 anni fa
grazie mille garcangeli
La situazione è la seguente:

u.immobiliare 1 - prima: uffici riscaldati - dopo: abitazione
u.immobiliare 2: prima: mista 1 locale ufficio e 2 locali garage riscaldati - dopo: abitazione

per entrambe nessun intervento esterno
per entrambe realizzazione di impianto a pavimento radiante e caldaia a condensazione.

ho letto la faq che mi hai indicato e sembrerebbe che l'unico requisito da rispettare è il rispetto dei rendimenti medi stagionali.
Secondo te interpreto bene?


ciao
garcangeli
8 anni fa
Direi di sì, tanto più che prima erano anche riscaldate
spada79
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5 anni fa
Buongiorno, riprendo questo post per riproporre il quesito per una L10 che devo redigere ma con situazione leggermente diversa.

La situazione è la seguente:

u.i. 1 = negozio non riscaldato
u.i 2 = ufficio non riscaldato

==> u.i. unica = abitazione

Interventi interni (modifiche distributive per fusione u.i., installazione nuovo impianto di riscaldamento)
Interventi esterni (sostituzione infissi, semplice tamponatura per riduzione di una apertura)

Come mi devo comportare con il rispetto dei requisiti minimi? Non riesco a capire se devo trattare la verifica come se si trattasse di un nuovo edificio oppure in altro modo.

Grazie
Michele Vignoli
5 anni fa
secondo me la risposta è invariata, cioè verificare solo i rendimenti medi stagionali (e parlo per l'emilia romagna che dovrebbe pure esser + restrittiva).
ovviamente per fare la cose fate bene, la semplice tamponatura , farla secondo la tabelle delle trasmittanze per gli edifici esistenti.

ma l'argomento mi interessa, avendo prossimamente un caso identico.
a_Soravia
un anno fa
Buonasera, mi scuso per essermi attaccato a questa discussione ormai datata...

mi trovo in una situazione più o meno simile:
dispongo attualmente di un C2 deposito e ripostiglio al sottotetto. questo subalterno è di proprietà di un solo proprietario mentre il complesso è di più proprietari.

il mio C2 è attualmente un grezzo che aspetta di essere concluso e definito quindi mancano serramenti, intonaci e il pacchetto del pavimento che verrà realizzato completo di sistema radiante. tutto ciò sarà realizzato con la pratica che andrò a redigere insieme al rifacimento del manto di copertura senza toccarne la struttura.

ora chiedo:
considerando 629mq di sup. disperdente complessiva di cui 130 occupati dal tetto, per rientrare nella ristrutturazione di secondo livello devo restare necessariamente sotto la soglia della metà.

il pavimento necessita di essere valutato ai requisiti minimi? secondo me no perchè al piano inferiore sono presenti locali riscaldati (un'altra U.I.)
le pareti invece in linea di principio essendo al grezzo dovrebbero essere considerate ma la cosa non mi garba troppo e non garba neanche al committente;
la copertura la considero ovviamente e considero anche i serramenti nuovi.

c'è qualche possibilità per poter far passare le pareti che in fin dei conti sono 80mq ed esternamente dispongono già di una minima coibentazione?
grazie!