Mac
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8 anni fa
Ciao a tutti, sono alle prese con la mia prima APE di un'abitazione su più piani.
Più precisamente un'abitazione isolata, su tre livelli fuori terra (p.terra, p. primo e p. terzo sottotetto), dotata di una caldaia a condensazione per riscaldamento e acs ed un climatizzatore che serve solamente il piano primo.
Ho impostato la mia APE suddividendo il fabbricato in tre zone corrispondenti ai tre piani, e per ogni zona un singolo ambiente.
Nella scheda Impianto invece ho inserito la caldaia nella "parte generale fabbricato", mentre il condizionatore solamente nella zona "piano primo".
1- Ho ragionato correttamente o così facendo ho sbagliato qualcosa..??
2- I miei dubbi nascono dal fatto che è la prima volta che ottengo un valore di classe F con Epgl di 311,755 kwh/mqanno e un edificio di riferimento se nuovo in classe A3 con Epgl di 60,48 kwh/mqanno...!!! Può esserci una differenza così elevata....????

Help me please...!!!!
albertop
8 anni fa
Io toglierei il servizio raffrescamento ed il "pseudo" impianto di raffrescamento rappresentato probabilmente da uno split.

A proposito, come hai fatto a dire al software che durante il periodo di raffrescamento, il piano primo ha delle rientrate di calore da locali non climatizzati ("p.terra" e "p. terzo sottotetto" come li hai chiamati)? Se non ci hai pensato, ritieni dovrebbe essere un compito a carico del software?
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garcangeli
8 anni fa
Premesso che concordo sul fatto che uno split non è impianto di raffrescamento dell'edificio...
... se sono installati più di 2x9000BTU/h come facciamo normativamente a non considerarli?

Ma quando la versione 3.0 del SW? Quella dove carichiamo 3 foto (3.0 appunto) dell'edificio premiamo un tasto ed esce l'APE? 😮

Con tutte quelle zone l'ACS e gli apporti interni non vengono sballati?
Mac
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8 anni fa
Non avevo proprio pensato al problema delle rientrate nel periodo estivo... Ho semplicemente creato le tre zone, una per piano, e ho inserito il riaffrescamento solamente nella zona piano primo che mi compare nella scheda impianto.
Ma quindi mi consigliate di lasciar perdere la suddivisione in zone e di considerare l'edificio come un'unica zona climatizzata anche se su tre livelli..??
albertop
8 anni fa
La "zona termica" nelle normative di settore è definita diversamente da quanto (non) scritto nello "italian urban dictionary".

Pertanto le varie definizioni:
zona giorno,
zona notte,
piano terra,
piano primo,
...
non sono "zone termiche" e non hanno senso di esistere in un caso come quello presentato. Per cui ha ragione garcangeli: operando questa suddivisione si sovrastima il consumo di acqua calda sanitaria. A meno di non "caricare" l'acqua calda solo in una zona. Ma per pensare questo, è necessario conoscere le UNI/TS 11300.
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