tagio
  • tagio
  • 100% (Glorificato)
  • Classe B Creatore della discussione
18 anni fa

Ho un edificio su due piani con un volume lordo di circa 800 mc.


La superficie utile dell'edificio SU e di 175 mq.


Potenza totale dispersa 9512 watt, quindi piuttosta bassa, comprese anche le dispersioni verso gli alloggi adiacenti.


Mi viene un fabbisogno annuo per metro quadrato 128,87, molto alto che non riesco a ridurre.


Non sono obbligato a rispettare il fabbisogno in quanto si tratta di una ristrutturazione, ma mi sembra comunque un valore troppo alto.


Dove sto sbagliando?


Elio

tagio
  • tagio
  • 100% (Glorificato)
  • Classe B Creatore della discussione
18 anni fa

fabbisogno annuo 110.87 togliendo l'energia richiesta per la produzione di acqua calda.

tagio
  • tagio
  • 100% (Glorificato)
  • Classe B Creatore della discussione
18 anni fa

Ho delle dispersioni verso il sottotetto abbastanza elevate. Il sottotetto e' stato inserito come esposizione NR a 10 °C perche la copertura e' invece molto isolata.


Ho anche dispersioni verso i locali di altri alloggi, considerati a 16 °C con delle strutture con trasmittanza di 0.358 e o,480 quindi dispersioni molto limitate.


Viene comunque Qt = 29235 MJ e Qa = 13295 MJ.


Puo' essere questo che falsa il risultato?


Cambia qualcosa se inserisco il sottotetto con un altro codice di esposizione ?

albertop
18 anni fa

Ovviamente ci sono troppe dispersioni. Un valore buono per il FEP deve sicuramente restare sotto 70-80 per le abitazioni civili (il valore di 120 è relativo alle costruzioni di quindici anni fa).


Qa sembrerebbe troppo elevato rispetto a Qt ma bisogna dire che in Qa, in questo caso, sono sommate anche le dispersioni del tetto (a causa dell'esposizione NR). Comunque è troppo elevato.


Inoltre, se i dati sono quelli riportati, il Q per il calcolo del FEP è di 69300 MJ (110*3.6*175); non è riportato Qv ma supponiamo che gli apporti gratuiti (interni+solari) vada a compensare la ventilazione rimane una energia dispersa di 29500+13500=43000 ... arrivare a 69000 significa che l'impianto disperde moltissimo di suo.


D+ non riesco a dire con questi dati di ingresso. La strada corretta comunque quella (già iniziata) di analizzare tutti i dati e vedere qual'è il punto che fa "andar fuori" il risultato.


Alberto


Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
albertop
18 anni fa
Dimenticavo ... il sottotetto non dovrebbe essere definito in quel modo. E' comunque un'esposizione che va verso l'esterno ed in quel modo sarebbe opportuno trattarla (utilizzare un locale intermedio non riscaldato oppure una struttura equivalente che comprenda sia il solaio sia il tetto).
Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
tagio
  • tagio
  • 100% (Glorificato)
  • Classe B Creatore della discussione
18 anni fa

Qv=23216 /  Qa=13295  /  Ql=75638  /  Qse=1938  / Qsi=9464 / Qg=9892


Il regolamento edilizio del mio comune impone un ricambio d'aria pari a 0,5 volumi/ora, che tra l'altro come direttore dei lavori devo certificare.


utilizzare un locale intermedio non riscaldato 


Pensavo di avere fatto proprio questo.


In altri casi ho definito il sottotetto come locale non riscaldatato, senza assegnare il codice impianto; nelle superfici disperdenti mettevo come esposizione il codice del locale e il programma calcola la temperatura adiacente, (mi sembra che il procedimento sia corretto),  e mi veniva comunque una temperatura interna del locale sottotetto attaorno ai 9-10 gradi. Per semplificare, ma mi rendo conto che non e' corretto, stavolta ho imposto una temperatura. Non so pero' se questo cambia il risultato del FEP.


oppure una struttura equivalente che comprenda sia il solaio sia il tetto


Ma esiste qualche norma di riferimento??  In un testo ho trovato una procedura che considera le trasmittanze del solaio di sottotetto e della copertura e calcola una trasmittanza  da usare per il calcolo delle dispersioni, ma mi sembra una formula molto empirica, e questo va benissimo, ma forse mi potrebbe essere contestata.


Grazie   Elio