La sua osservazione può essere tenuta in considerazione con un calcolo dinamico.
In una situazione stazionaria, o quasi, come si può risolvere se si ipotizzano valori fissi per le temparature alle 2 facce del componente??
Le varie intercapedini d'aria hanno conducibilità diverse per tenere in considerazione la maggiore o minore influenza del fenomeno convettivo: per cui se per modellare la sua intercapedine prendesse quella da 100mm flusso asc. e come spessore mettesse 0,15m oppure quella da 20mm e come spessore mettesse sempre 0,15m, i risultati sarebbero diversi, di parecchio.
Ed analogamente cambiano per flusso ascendente o discendente o orizzontale a parità di spessore... sarebbe allora forse più corretto usare il flusso ascendente per la fase invernale e quello discendente per la fase estiva?
Sicuro che con l'intercapedine d'aria viene 0,2W/m2K? Avremmo risolto tanti problemi anche economici con questo risultato sorprendente dell'aria.
Forse era 1,2?
Per quanto riguarda l'effetto serra il nocciolo della questione è che i materiali TRASPARENTI hanno la brutta abitudine di lasciar passare (trasmettere) in modo diverso le varie lunghezze d'onda della radiazione incidente: per cui se vengono ad es. attenuate le frequenze più basse corrispondenti all'infrarosso si ha il cosiddetto effetto serra in quanto parte dell'energia radiante che è riuscita a passare in un senso viene convertita in altra lunghezza d'onda dai materiali interni: essi emettono a lunghezze d'onda inferiori (e meno male che è così per tutti quelli che abbiamo sotto mano nell'edilizia, altrimenti ci bruceremmo di brutto il sedere (es. 4200°K) appoggiandoci alla sedia nella serra, o al muro in cortina), ma non riuscendo tale radiazione riemessa a passare nel senso opposto, l'energia rimane intrappolata nella serra che si scalda.... entra più energia di quanta ne esca...
Per quanto riguarda i materiali OPACHI, tali fenomeni sono altamente improbabili.
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9 anni fa
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Motivo: Non specificato