Secondo me si tratta, per entrambe le unità immobiliari, di "ristrutturazione di impianto termico in edificio esistente".
Nel caso dell'impianto a piano terra si va a diminuire il carico termico applicato alla caldaia esistente, andando a staccare i radiatori al piano primo, quindi è evidente una trasformazione (ristrutturazione) dell'impianto.
Al piano primo, in prima analisi, si potrebbe ipotizzare "sostituzione di generatore di calore", ma cambiando anche in questo caso il carico termico, si modifica l'impianto esistente, si verifica così, la conseguente situazione di una "ristrutturazione di impianto".
L'unico dubbio è capire se con la caldaia preesistente si riesce a verificare il rendimento medio stagionale richiesto per legge nel caso di intervento di ristrutturazione impianto (nglimite = 75+3*logPn)!!