enrico.g
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10 anni fa
Devo fare un tetto con copertura ventilata.
Quindi per trasmittanza e passaggio vapore mi devo fermare prima dell'ultimo tavolato di legno e guaina, ma per la massa e sfasamento li devo considerare, come fare???

GRazie
albertop
10 anni fa
IMHO ti devi comunque fermare quando arrivi all'aria. Anche per calcoli dinamici. L'unica differenza è il fatto di utilizzare Rsi al posto di Rse (da UNI 6946 che ora non ho sottomano). Per lo sfasamento molto probabilmente sarebbe più elevato però come fai a quantificarlo? Ripeto, IMVHO. Appena ho un attimo vedo se c'è qualcosa nella 13786.
Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
lbasa
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10 anni fa
Ciao Enrico.

IMHO ti devi comunque fermare quando arrivi all'aria. Anche per calcoli dinamici. ... Appena ho un attimo vedo se c'è qualcosa nella 13786.

Messaggio originale di albertop:


Prima di esaminare bilancio termico 13786 è ancora il caso di vedere se ti aiuta la 6946.
La 6946 ndica di considerare la resistenza delle intercapedini d'aria nella stima di un componente edilizio quando l'intercapedine:
è ad aria ferma (immagino non sia proprio il tuo caso);
è debolmente ventilata (è il tuo caso come da condizione 6946?).
Il componente finisce prima se l'intercapedine è fortemente ventilata. Quindi si tratta di stabilire le aperture di ventilazione per decidere cosa considersare.

luckying
10 anni fa
La 13786 dice di calcolare il valore della resistenza della lama d'aria come da 6946, quindi Ibasa sembra avere ragione.
Una riflessione: il comportamento delle strutture ventilate per il regime estivo richiede forse una valutazione ad hoc.
rastorino
10 anni fa
Io procedo come descritto da Ibasa sia per la parte statica che per il regime dinamico; in generale se il manto di copertura è a tegole (soprattutto se di tipo a coppo) considero sempre fortemente ventilata per la questione relativa alla discontinuità del manto stesso che non garantisce alcuna tenuta all'aria.
luckying
10 anni fa
Dal punto di vista delle considerazioni termoigrometriche sembra essere tutto chiaro, però per quanto riguarda l'apporto solare? Come lo affrontate?
lbasa
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10 anni fa

... per quanto riguarda l'apporto solare? Come lo affrontate?

Messaggio originale di luckying:


Domanda da cento pistole., anche perchè ha senso solo per l'estivo individuare un tetto ventilato.
Non ho ancora trattato in L10 un componente ventilato quindi ti risponderò per ipotesi:

1): Vedo che diversi produttori di tetto ventilato (questo è l'argomento) se la sentono di dichiarare le prestazioni estive nelle loro schede pacchetto; viceversa in altri forum c'è ancora molta insicurezza.
2) ho un foglio excel per la 13786 che utilizza i riferimenti 6946 per le intercapedini, ma non so quanto valga per intercapedini sotto tegola.
3) le agenzie Bigmat utilizzano il software Klimat anche per il comportamento estivo dei loro prodotti.
4) Klimahouse li considera in direttiva, quindi ci sono colleghi altoatesini che affrontano l'argomento.


luckying
10 anni fa
Anch'io non l'ho ancora trattato, mi porrei questi problemi:

- valutare il grado di ventilazione
- se debole, medio, valutare la perdita di prestazione in regime invernale, altrimenti se altamente ventilato fermarmi come da 6946
- valutazione comportamento estivo

ho fatto una breve ricerca, mi sembra di capire che non ci sia una norma UNI per il calcolo di pareti ventilate, utilizzabile per gli utlimi due punti, sia in regime estivo che invernale, per cui tocca rivolgersi a Klimahouse, forse qualcosa in Francia, insomma studiare.
enrico.g
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10 anni fa

Dal punto di vista delle considerazioni termoigrometriche sembra essere tutto chiaro, però per quanto riguarda l'apporto solare? Come lo affrontate?

Messaggio originale di luckying:



era proprio questo il problema, in invernale mi fermo alla ventilazione, perché credo che sia corretto (oltre a quello che dicono le norme).

Problema che si pone anche con isolanti riflettenti (oramai li ho testati abbastanza e devo dire che le formule delle UNI non riescono minimamente a ricreare la verità della situazione estiva).
luckying
10 anni fa


era proprio questo il problema, in invernale mi fermo alla ventilazione, perché credo che sia corretto (oltre a quello che dicono le norme).

Problema che si pone anche con isolanti riflettenti (oramai li ho testati abbastanza e devo dire che le formule delle UNI non riescono minimamente a ricreare la verità della situazione estiva).

Messaggio originale di enrico.g:



Intendi dire le formule della 6946 correte con i fattori di emissività dei materiali riflettenti? E, se posso chiedere, quali sono state le tue esperienze?
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10 anni fa

E, se posso chiedere, quali sono state le tue esperienze?

Messaggio originale di luckying:


Tetto nelle campagne di Budrio (BO).
Tetto
Casa su due piani, loro vivono al secondo, tetto installato in estate (maggio-luglio, ora non ricordo), prima falda montata quella a sud; i signori hanno spostato i letti in sala (a sud) perché c'era fresco senza condizionatore (loro parole, non ho fatto misure).
Prima tetto in legno,
dopo, tetto non toccato + 3cm di isolante plastico e 2 strati di riflettente.


Muri verticali
casa storica a sant'agata (BO) lavori iniziati a maggio, i signori, a dicmbre, mi hanno detto che in estate il muro è sempre rimasto fresco
luckying
10 anni fa
grazie per l'interessante informazione
quindi ad es. nel caso del tetto, l'introduzionde di quel materiale secondo la formulazione del 6946 non avrebbe mai dato i risultati "misurati" dai soggetti, sottostimando i vantaggi?
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lbasa
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10 anni fa

... Tetto nelle campagne di Budrio (BO) ...

Messaggio originale di enrico.g:


Se lo sa Sazzini Srl ... (che è di Budrio) ... converte la falegnameria in gelateria ...

... Prima tetto in legno,
dopo, tetto non toccato + 3cm di isolante plastico e 2 strati di riflettente ...

Messaggio originale di enrico.g:


Cioè si è passati da tetto freddo a tetto caldo?

I rapporti dimensionali degli elementi del tetto e degli spessori della ventilazione (e del listello portategola) diventano cruciali per dare o togliere prestazione estiva; occorrerebbe che la sinergia fra la ricerca in facolta di architettura (in università del Sud dove l'esigenza è reale) e prove dei costruttori divenisse pubblica.


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10 anni fa

Cioè si è passati da tetto freddo a tetto caldo?

Messaggio originale di lbasa:


Non ho capito.
è diventato un tetto isolato termicamente in inverno e un qualcosa che riflette l'onda elettro magnetica del sole in estate

I rapporti dimensionali degli elementi del tetto e degli spessori della ventilazione (e del listello portategola) diventano cruciali per dare o togliere prestazione estiva; occorrerebbe che la sinergia fra la ricerca in facolta di architettura (in università del Sud dove l'esigenza è reale) e prove dei costruttori divenisse pubblica.

Messaggio originale di lbasa:


so che sembro poco tecnico, ma solitamente il funzionamento del riflettente lo spiego con la storia delle lasagne nel forno (ma se al posto delle lasagne mettete il pollo non cambia), se mettete 2 pirofile di lasagne nel forno, su una mettete la carta alluminata e sull'altra nulla noterete che la prima si cuoce ma non si strina, la seconda avrà la parte superiore strinata... eppure il lambda dell'alluminio non è famoso per le su prestazioni isolanti.... sostanzialmente riflette l'onda elettromagnetica emessa da un corpo (ogni corpo sopra gli 0 K emette onda elettromagnetica, visibile bene con macchina termografica)... una cosa simile si applica con i cool roof, ma questi funzionano solo in estate.

Per la ventilazione: l'isolante riflettente deve essere mantenuto all'interno di camere d'aria non ventilate per evitare lo sporcamento del materiale (il vero problema) che ne ridurrebbe l'emissività.

Unica personale nota sui materiali, il prodotto è poverissimo: un pallball con due film di alluminio; pertanto un buon produttore, a mio avviso, fornisce anche il distanziale, tanti non lo fanno e a volte chi lo fa lo fornisce in alluminio... ne ho trovato uno che lo fornisce in plastica abbastanza privo di ponti termici e con le guide già alla quota giusta.

Ho ritrovato un po' di foto di quell'intervento
https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/t1/36448_130361753667168_37635_n.jpg 
https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-frc3/t1/34740_132272990142711_2661680_n.jpg?lvh=1 
https://fbcdn-sphotos-a-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/t1/35092_133087903394553_2811601_n.jpg 
https://fbcdn-sphotos-a-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/t1/35092_133087903394553_2811601_n.jpg 
lbasa
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10 anni fa

... tetto freddo ... caldo ... Non ho capito.
è diventato un tetto isolato termicamente in inverno e un qualcosa che riflette l'onda elettro magnetica del sole in estate ...?

Messaggio originale di enrico.g:


Non pensare che il mio rispondere in ritardo derivi da disinteresse.
Al contrario: da non civile-edile sono molto interessato ad imparare da chi lavora sulle tecnologie edilizie.
Solo che la mia attività prevalente riguarda altri ambiti e spesso sono fuori ufficio tutto il giorno (ed oggi ho anche un brutto problema con un vecchio lavoro sul impianto Aermec con supervisione ... se mi capita sotto mano chi ha programmato il VMF che mi brucia gli inverter e le valvole dei fancoil ... chi sarà mai a Bevilacqua ...)

L'argomento tetto freddo o caldo deriva dal gergo architettonico per l'inserimento o meno di elemento isolante a contatto con l'intercapedine (ma credo che nel frattempo qualche visita sul web l'avrai già fatta ed avrai capito cosa intendessi).

Sull'argomento termoriflettenza le mie basi partono dalla comunicazione Anit: se non sei associato puoi reperire il manualetto prodotto nel link diretto di un sito:
http://biemmebiagiotti.com/  (sezione in basso, "ultime notizie")
Non è recentissimo (2010), in esso si cita il progetto di norma di prodotto prEN16012 (che poi diventerà norma nel frattempo) per la dichiarazione di prestazione energetica; questo argomento è cruciale per giudicare la letteratura, i prodotti sul mercato sono valutabili nei flussi di calcolo teorico se, come minimo, dichiarano prestazione come da norma di prodotto; altrimenti si va per tentativi, come nel tuo caso (con iniziale successo).
Anzi, prima di scrivere ho fatto una velocissima ricerca su un forum ed ho trovato subito un altro esempio "sul campo":
http://www.energeticambiente.it/sistemi-passivi/14748293-test-su-isolante-termoriflettente-per-tetto.html .


enrico.g
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10 anni fa
tranquillo....siamo messi male in 2 (almeno, ma secondo me siamo in molti di più)
http://www.same-foil.com/download.aspx  ), la guida ANIT (che conosco) è uscita un po' dopo ma mi ha tolto qualche dubbio che mi era rimasto.
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