Ciao ad entrambi (l'argomento APE per edifici pubblici non sembra attirare altre opinioni).
Vado subito alla mia riflessione finale: sull'argomento prestazioni limite per edifici pubblici non ritengo che la legislazione nazionale sia univocamente interpretabile, in assenza di determinazioni istituzionali che non ho avuto la possibilità di conoscere; posto comunque che nella regione ove principalmente lavoro non mi daranno incarichi per certificazione pubblica (diciamo che non sono sponsorizzato).
Da dove il requisito di prestazioni migliorative per edifici ad uso pubblico? Dal DPR 59/09 - comma 15: " In tutti i casi di nuova costruzione o ristrutturazione di edifici pubblici o a uso pubblico ... devono essere rispettate le seguenti ulteriori disposizioni: a) i valori limite già previsti ai punti 1, 2, 3 e 4 dell'allegato C al decreto legislativo sono ridotti del 10 per cento; ... ". Quindi il correttivo 10% non si applica sempre, ad esempio non si applica ad APE per trasferimenti (ma in MC11300 vers 1.51, spuntando l'ambito certificazione, EPiL si aggiorna nella stampa APE).
Da dove gli indicatori per l'APE? Dal Dm 26.06.09 (LGN), modificato dal DM 22.11.12;
Al paragrafo 7.2 " ... EPgl(CLASSE)n = K1 nEPiL(2010) + EPacs n
Al paragrafo 7.3 " ... Il sistema di classificazione nazionale relativo alla climatizzazione invernale, è definito sulla base dei limiti massimi ammissibili ... (EPIiL(2010)), di cui alle tabelle 1.3 e 2.3" dell'allegato C al decreto legislativo ...".
Quindi (almeno per me): se si ammette di accettare che in APE si indichi l'EPiL corretto del 10%, perché non dovrebbe essere da correggere anche l'indicazione di EPgl(CLASSE)?
Come viene definito in LGN il citato "decreto legislativo"? Nell'articolo 2 (Definizioni): "Ai fini del presente decreto con decreto legislativo si intende il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 e successive modifiche ed integrazioni.
Il DPR 59/09 ha il valore giuridico per rappresentare modifica ed integrazione al decreto legislativo? Per me si. Quindi, secondo tale mia logica, ove si richieda la modifica nei valori di rispetto dell'all. C si trascina la modifica anche negli indicatori dei Documenti richiesti, e faccio un esempio:
Immaginiamo (ipotesi difficilmente realizzabile) di fare una riqualificazione energetica di un edificio pubblico per usufruire del 55% (comma 344), (in zona C 1400GG ed S/V 0,2); si deve ottenere un EPi ≤ EPlim del DM 11.03.08 (19,2 kWh/mq anno); opero la ristrutturazione, ma allora devo rispettare l'EPiL di competenza - 10% (21,3 - 10% = 19,17 kWh/mq anno, e non è un caso stesso limite del 55%); per la pratica devo calcolare l'APE prima e dopo l'intervento per dimostrare la riqualificazione; dovrei mettere nell'APE l'EPiL 21,3 kWh/mq anno quando mi serve dimostrare < 19,17 che ho effettivamente raggiunto?.
Quando devo costruire un nuovo edificio pubblico? Edifico in opera involucro / impianto con prestazioni migliori del 10% e poi consegno al catasto energetico un APE con limite EPgl favorevole ad avere costruito peggio?
Mi sembra di ritornare al primo CENED (Lombardia per chi è di altra regione) del 2007, che obbligava a progettare i capannoni industriali con Ti = 18° e poi certificare a Ti = 20° (o viceversa, è passato molto tempo).
Ecco ciò che mi induce a pensare alla nebulosità dell'argomento APE per pubblico.