franlafo
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12 anni fa
Buona sera,
ritorno su un'argomento esposto in diverse occasioni , ma a mio avviso non appieno sviscerato sul corretto modus operandi.
Per questo espongo un caso concreto..di cui gradirei vivamente avere delle certezze da voi tutti utenti del forum..
Devo verificare energeticamente un problema di nuova installazione di impianto termico in edificio esistente, pertanto nella parte relativa alla distribuzione del fluido in riscaldamento, decido di selezionare la modalità UNI TS -2 APP.A.

DESCRIVO LA RETE:

La mia rete è del tipo a due tubi ( siccome non so importare i disegni) elenco i vari tratti del mio circuito idraulico:
Elenco per primo la montante principale con le portate ed il diametro progettato:

TRATTO O-A: (O= partenza dalla caldaia, A= nodo da cui stacco il tubo per un primo radiatore R1) : Portata totale = Qoa= 451 l/h, tubo di dest=20 mm, con coibente spesso 6 mm , conducibilità L=0.04 W/mK, lunghezza totale = Loa=2mt
TRATTO A-B: ( A = nodo da cui staccherò il radiatore R1 di P=688W; B = nodo da cui stacco il radiatore R2 di P=1350 W); Qab= 392 lt/h, tubo sempre con de=20 mm ,stesse caratteristiche di O-A, Lab= 0,25 mt
Tratto B-C: ( C= nodo da cui stacco il radiatore R3 di P=375W), portata Q b-c=276 l/h; stesso diametro da 20 mm e conducibilità, Lbc= 3mt
Tratto C-D: ( D= nodo da cui stacco il radiatore R4 di P=1485 W), portata Q cd= 244 l/h, tubo ancora di de=20mm e conducibilità; Lcd=0,8 mt
Tratto D-E : riduco il diametro per andare ad alimentare il radiatore R5 di P= 1350 l/h, quindi Lde=6.5 mt, tubo di de=16 mm stessa conducibilità.

Passo ora alle alimentazioni ai radiatori singoli:

tratto A-R1: tubo da 16mm, Pr1=688W, La-R1= 3,3 mt
tratto B-R2: tubo da 16 mm;Pr2= 1350W; L B-R2= 1mt
tratto C-R3 : tubo da 16mm; Pr3=375 W; Lc-R3= 1,5 mt
Tratto D- R4: tubo da 16 mm; Pr4= 1485W; Ld- R4=3,2 mt
Tratto D- R5: in pratica è quanto descritto in D-E.

Premesso questo ( spero di non essere stato prolisso..) inserisco tutti questi tratti singolarmente? se si io scelgo come condizioni al contorno App.A5 con tubi incassati in coppia nella muratura; strato isolante =1 con spessore da 6 mm, profondità di incasso e conducibilità del materiale intorno al tubo.

La domanda è : nei tratti di montante, ove non ho effettivamente un radiatore ma gestisco una portata con un contenuto termico equivalente a quello che devo erogare a valle dello stacco ( per capire in O-A passano 451 lt/h, NON ho un radiatore, ma mi viene chiesto secondo APP.A.3.1 di inserire una tm ( scelgo 75°C) ed una Tr ( scelgo tr=65°C), la potenza di progetto è giusto che sia quella che devo mandare a tutti i radiatori ( ovvero 5,25 kW? selezionando anche come esponente dei radiatori n=1.3?).
Lo stesso problema si porrebbe nei tratti A-B; B-C e C-D in cui io metterei ( A-B con Pprogetto = 5.25-0.688; B-C con Pprogetto = 5.25-0.688-1,350 e così via??)

SECONDA DOMANDA:
in impianto di riscaldamento, la mia caldaia farà anche acs ( lo spunto).
Come nuovo impianto è assodato che si usi il metodo APP.B2
La regolazione avviene con valvole termostatiche, LA Tset point sono sempre i miei 75°C a cui ho dimensionato la mandata di impianto mentre la Tambiente di progetto sono i miei 20°C di ambiente?
Inserisco i dati che conosco del generatore ed il resto lo faccio fare al sw su ciò che non conosco dalla scheda.

Se la parte della distribuzione è impostata bene, allora non la userò mai.... perchè il rendimento globale mi viene una m.....

Grazie per chi mi vorrà chiarire..
albertop
12 anni fa
Ciao Francesco,

la distribuzione calcolata con l'appendice A avrà sempre delle perdite che possono sembrare esagerate. La procedura che proponi tu è corretta.

Il discorso delle temperature e della potenza è forse fuorviante. Diciamo che le perdite sono calcolate come al solito con una formula del tipo QL = UL * L * (ti - te) * 720
pertanto una volta che tu hai determinato la trasmittanza lineare, la lunghezza è quella, la temperatura ambiente è già definita dai parametri, le ore del mese sono quelle ... (24*30 = 720).
Quello che ti rimane fuori è la temperatura del fluido. Molti dei parametri richiesti consentono appunto di determinare questa temperatura. Se non vuoi inserire potenze, etc puoi utilizzare la media stagionale della rete (mi sembra 52 gradi per i radiatori). Se utilizzi dati più precisi puoi ad esempio trovare (lo trova il programma) che la temperatura dell'acqua potrebbe essere di 58 gradi .. ma questo non è che ti stravolge il calcolo finale.

Altro discorso sono i recuperi. Tu non te ne accordi ma di tutte le perdite, ne recuperi l'80% quando la distribuzione è interna. Come bilancio complessivo, non perdi moltissimo. E' chiaro che gli impianti a bassa temperatura sono agevolati (forse troppo); ma questo è altro discorso.

Cmq secondo me sei corretto.
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