A vostro parere un edificio monopiano con copertura piana ben isolata con altezza utile a 380cm, ridotta a 300cm per l'utilizzo di controsoffitto e sovrastante materassino in lana di vetro da 6cm, come si calcola?....mi spiego meglio...il volume riscaldato è solo fino a 3m (i restanti 80 cm sono vano tecnico per passaggio impianti), mentre ovviamente il volume lordo comprende tutto. Lo spazio di 80cm non può essere considerato una intercapedine, perchè ovviamente troppo grande ed inoltre non tengo conto della dispersione laterale delle pareti perimetrali,........se lo considero spazio non riscaldato, debbo assicurare al controsoffitto una trasmittanza minimo di 0,8W/mqK (e in tale caso ci sono), ma che valore di temperatura posso attribuire a questo locale non riscaldato, non solo per il calcolo dell'energia ma anche per il calcolo della potenza di picco?

Se applico la 13789, potrei determinare il valore della temperatura....corretto?

A mio avviso è un locale non riscaldato a tutti gli effetti. Il calcolo secondo 13789 oppure 11300-1 (con btr,x) oppure con la formula della 7357 sulle dispersioni verso locali non riscaldati (sempre la stessa formula).
Sicuro che, a questo punto, faccia parte del volume lordo? Non si tratta del ripostiglio che ha la porta normalmente aperta ...

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Effettivamente ciò mi mette un pò in crisi, perchè all'ultimo corso tenuto da un prof. universitario facente parte di uno dei sottocomitati UNI, questi ha detto e sostenuto con forza, che il volume lordo non è solo quello relativo agli ambienti riscaldati, ma anche i volumi non riscaldati tra cui ha citato, ad esempio i vani scala, ed ha indicato nella definizione di edificio della 11300 la motivazione intrinseca...ora assieme ad altri colleghi stiamo cercando di contattarlo per meglio definire la questione, che mi appare assai influente e delicata😕 ...appena ho notizie certe ve le comunico

allora io non ho capito nulla delle norme

I casi sono due e, secondo me, sono validi entrambi:
- caso A: volume lordo (che è sempre riferito al volume riscaldato diglielo al professore!!!!!) calcolato all'altezza del controsoffitto: U del controsoffitto come se fosse una copertura esterna, copertura e pareti sopra il controsoffitto a 0,8 (anche se poi comunque la parete sarà tutta uguale); calcolo delle dispersioni con la temperatura calcolata del "sottotetto".

- caso B: non tieni conto in nessuna maniera del controsoffitto nei calcoli di verifica. E' vero che devi coibentare di più la copertura, ma non coibenti il controsoffitto.

Personalmente, soprattutto per le nuove costruzioni, adotto il metodo B , anche perchè poi, dopo, il controsoffitto può anche essere tolto oppure modificato.


Saluti

😕 sono d'accordo anch'io rispetto al calcolo del volume lordo....😲 ...certo che quello che ci è stato detto e che stiamo verificando ci ha lasciati spiazzati......in merito al punto B non sono pienamente d'accordo, perchè dal punto di vista del calcolo escludere tutta la parte del controsoffitto significa ridurre non poco la ventilazione (nel mio caso è una scuola di 1500mq), inoltre dal punto di vista del calcolo ridurre il V significa aumentare il rapporto S/V ovvero avrò un Epi più favorevole.
Il controsoffitto è in progetto e verrà isolato con materassino imbustato fino ad avere valori inferiori a 0,8.....cade il palco, se nel volume lordo debbo inserire anche il volume non riscaldato

Con il DPR 59/09 non è più richiesta la verifica delle strutture. Secondo me è solo la copertura, nel tuo caso che deve essere sotto il limite di 0,8 come struttura delimitante un locale non dotato di impianto di riscaldamento. NOn hai altri limite, fermo restando la verifica Epi.
La ventilazione non la calcoli in funzione dell'altezza di un locale, vorrà dire che al posto di 1 vol/h considerando l'altezza del controsoffitto avrai, nel caso di non considerarlo, 0,9 (vol/h), per esempio, ma la stessa aria è.

Tutto questo se sei nel territorio nazionale senza prescrizioni regionali e/o comunali.

Io credo e penso che in realtà sia più corretto non considerare il controsoffitto nelle nuovi costruzioni. Il rapporto S/V è bene che sia dell'edificio. Poi, ti ripeto, in alcuni casi anche io considero il controsoffitto.

P.S. Approfitto per chiedere ad Alberto di inserire, nel programma completo, sia la possibilità di inserire direttamente in mc/h oltrei che in vol/h (sai quanto è comodo per chi lavora tanto con l'aria......)

credo che il professore intendesse un avno scala interno, come un ripostiglio in cui non c'è il radiatore...
non un vano scala condominiale!?
il porblema rimane appunto S/V che sia in legge 1 che in ace fa cambiarle cose e in certi casi non poco
il problema dispersioni viene dopo

Prima di leggere le vostre risposte, la vedevo molto semplice, in funzione della
trasmittanza del contro soffitto:

1. Trasmittanza controsoffitto U > 0,8 W/(m²·K):
allora il controsoffitto è un altro locale non riscaldato (quindi non nel Volume lordo - che comprende solo lo spessore del
controsoffitto stesso, quindi 3.1 m circa)


2. Trasmittanza controsoffitto U < 0,8 W/(m²·K):
allora il controsoffitto è il locale non riscaldato compreso nei calcoli delle dispersioni (togliendo semmai il volume di ricambio d'aria che non ha).


Vedo la cosa è più complicata...

la discriminante è secondo me l altezza dell intercapedine , fino a 30 cm posso considerare strutt controsof+aria+solaio oltre diventa locale non risc....

(poi c'è il discorso controsoff quadrotti o unico (vedi cap 5 manuale cened)

la questione più grossa è che nel caso in cui considero l aria come locale non risc mi cambiano e anche molto il volume e le sup disperdenti (diqueste ultime perdo una parte di pete dal controsof i su ma aggiungo tutto il soffitto che ora appunto da su loc non risc e quindi va considerato) e quindi S7v variando legge 10 e certificazione !