mariooh
  • mariooh
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  • Classe E Creatore della discussione
13 anni fa
salve a tutti.
Pongo il seguente quesito:

Sto facendo la verifica di una terrazza e ho problemi di condensa superficiale inserendo come origine dei dati "uso di classi di umidità interna - alloggi con basso indice di affollamento". In questa situazione ottengo a Maggio un frsimax di 1.7 contro un frsi di 0.945...quindi non verificato.

Se invece modifico il dato inserendo condizioni di umidità interne costanti: 65% torna tutto; però il mese di maggio verifica perchè l'frsimax diventa negativo (-1.638?)

Premesso che non conosco bene la normativa che stabilisce i calcoli con cui verificare la condensa, è corretto il risultato che viene fuori nel caso di umidità interna costante.

Stessi risultati compaiono sempre nel caso di pavimento aerato; non mi torna mai la condensa superficiale, tranne quando inserico un valore di umidità interna costante.

Saluti

Mario
albertop
13 anni fa
La UNI 13788 propone come metodo il meccanismo delle "classi di umidità interna". In pratica, il calcolo dell'umidità relativa interna parte da base umidità relativa esterna e somma un deltap (differenza di pressione del vapore) basato sulla classe di appartenenza (se poco o tanto "carico" interno).
Secondo questo meccanismo, se all'esterno il carico è elevato (ad esempio mesi più caldi oppure temperatura media elevata come nei pavimenti), sommando un "qualcosa", si ottiene una pressione del vapore all'interno che può portare al superamento della condensa massima ammissibile.

Con l'umidità del 65% come indicato nel decreto si hanno invece delle condizioni interne "costanti" (20° con 65% di umidità).

Nel mese di maggio la temperatura esterna è elevata e quella interna è bassa perchè l'impianto non è acceso. Ecco il motivo per cui si supera il valore del fattore superficiale. E' probabile che questo sia un fenomeno che rispecchia la realtà. Ma in maggio basta aprire una finestra.

Per quanto riguarda i pavimenti invece c'è il problema della temperatura media annuale dell'aria esterna che è sempre elevato (ricordiamoci che la norma è però stata studiata nel nord europa). Questo comporta, nel calcolo con deltap, una pressione interna moto elevata tale da non soddisfare la struttura. Questo non accade se si fissa la pressione del vapore interna con umidità costante pari al 65%.

Che metodo usare personalmente non saprei. La norma va in una direzione ed il decreto da un'altra ...
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ndrini
  • ndrini
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  • classe D
12 anni fa
Questo argomento (pur provandoci da un po') non lo addomestico 😊

Come mai se la pressione interna aumenta ho più facilità di condensazione?
Questo è il mio riassunto di «il calcolo dell'umidità relativa interna parte da base umidità relativa esterna e somma un deltap» e di «se all'esterno il carico è elevato ... sommando un "qualcosa", si ottiene una pressione del vapore all'interno che può portare al superamento della condensa massima ammissibile».

Dai grafici della pressione di vapore, ho che:
- a pressione alte corrisponde alta temperatura di condensazione
- a pressione basse corrisponde bassa temperatura di condensazione

😕
albertop
12 anni fa

Come mai se la pressione interna aumenta ho più facilità di condensazione?

Messaggio originale di ndrini:


perchè la quantità di vapore (che potenzialmente può condensare) presente nell'aria è più elevata.
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