Perdonatemi, era tempo che non frequentavo più il forum.
La mia classe forse è bassa (scrivo poco), ma la mia data di iscrizione è vecchiotta (ricordo bene enrico.g, franflafo, ansaloni).
La discussione che precede è un magnifico esempio.
Diciamo la verità questo è un paese governato con la fantasia dei piemontesi e l'efficienza dei napoletani (per favore nessuno si offenda, sono di napoli con genitori piemontesi).
Il mercato delle certificazioni ha aperto un orizzonte infinito (per usare un eufemismo).
Ogni agenzia immobiliare ha il "Suo" certificatore.
Ogni certificatore ha il "Suo" software.
Ogni software ha i "Suoi" bugs.
Per completare quasi ogni Regione ha la Sua norma, che molto spesso è un'accozzaglianza di cose prese qua e là, norme nazionali (a loro volta copiate o tradotte anche malamente), norme estere, consulenze universitarie, consulenti regionali etc...
La confusione è totale, ognuno s'inventa qualcosa ogni giorno, e (questo è grave) è convinto di apportare un utile contributo di scienza all'umanità (che, purtroppo, è costretta a seguirlo per logiche che mi sono completamente oscure, e che non capirò mai).
Si è andati avanti per tanto tempo, non solo nel settore degli impianti, con poche cose: semplici, chiare, concise (e, tutto sommato, i risultati sono stati egregi).
Il vantaggio di tutto ciò è uno ed è innegabile, al di là del progresso tecnologico (?): TUTTI POSSONO FARE TUTTO.
Per usare un'espressione cara ad Alberto, direi EDDAI...è il mercato bellezza