disnan
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  • Classe G Creatore della discussione
19 anni fa

buon giorno,


ho notato che in il valore stagionale di Qhvs viene effettuato come somma algebrica dei valori mensili. Questo anche quando il valore di Qhvs è negativo a causa dei forti apporti di calore gratuiti (interni che solari).


Questa operazione fa si che il calore in esubero nei mesi di ottobre e aprile (tipici a forte insolazione) fa diminuire il valore del fabbisogno stagionale mentre il calore fornito risulta praticamente nullo (dal punto di vista matematico il calore in di ottobre e aprile è utilizzato per i mesi di dicembre, gennaio, ecc..) .


Rimane giustamente elevato il calore fornito dal generatore nei mesi più freddi. Ciò determina che il rendimento medio stagionale pari a Qhvs/Qs decada a valori molto bassi.


A mio avviso i valori mensili di Qhvs negativi dovrebbero essere calcolati come nulli nella somma.


Nello stesso progetto ho notato che il rendimento di produzione dei generatori risulta del 99,44%. Forse perchè ho solo inserito i valori delle perdite al camino, al mantello e a bruciatore spento e non i rendimeti a Pn e al 30% di Pn?


Attendo le vostre opinioni.


Cordiali saluti


andrea

albertop
19 anni fa


A mio avviso i valori mensili di Qhvs negativi dovrebbero essere calcolati come nulli nella somma.



Sarebbe certamente semplice a livello di programma aggiungere una istruzione del tipo (visto che MC Impianto è sviluppato in Visual Basic):


If Qhvs < 0 Then Qhvs = 0  


ma non credo che in questo modo si rispetterebbe la normativa. Teniamo conto che quest'ultima è stata creata appositamente per limitare i consumi energetici e (ricordo bene la polemica del periodo) far adottare sistemi di regolazione in grado di compensare appunto eventuali situazioni di questo tipo.


E' chiaro che in un mese di marzo normale (non di questo marzo!!!  ) in una stanza dove picchia il sole avrò un sovrariscalmento ma è anche vero che una stanza in ombra dello stesso edificio si dovrà sicuramente riscaldare.


Sui rendimenti è possibile agire in maniera anche intensa; ad esempio, utilizzando ventilconvettori (e qui giochiamo in casa  ) possiamo avere un rendimento di emissione del 98% (contro il 94% o poco più dei radiatori) unito ad un rendimento di controllo (regolazione) molto alto dal momento che ogni ventilconvettore ha un termostato locale (quindi regolazione per singolo locale). Inoltre, se aggiungiamo un ottimizzatore (videata Generatore) possiamo avere un aumento del rendimento di regolazione del 2%.


Tutto questo per dire che, a meno di smentite ufficiali (normativa alla mano), non possiamo di certo modificare il metodo di calcolo utilizzato in MC Impianto. Ripeto, lo si è detto fino all'esagerazione: le norme sono state create per cercare di aumentare i rendimenti (soprattutto quello di regolazione). 



Nello stesso progetto ho notato che il rendimento di produzione dei generatori risulta del 99,44%. Forse perchè ho solo inserito i valori delle perdite al camino, al mantello e a bruciatore spento e non i rendimeti a Pn e al 30% di Pn?



Complimenti per aver raggiunto un rendimento così elevato (così ad occhio troppo elevato, verifichi i dati inseriti).


Colgo l'occasione per una osservazione: la normativa UNI 10348 (utilizzata per il calcolo del rendimento del generatore) utilizza per il calcolo stesso solo i valori delle perdite (Pd, Pf, Pfbs); il valore dei rendimenti (al 100% ed a carico parziale) non vengono mai utilizzati da MC Impianto ma servono solamente per verificare che il generatore sia a norma di legge (per quanto riguarda i rendimenti minimi).


Spero sia utile.


Altre osservazioni sono ben accette.


Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
disnan
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  • Classe G Creatore della discussione
19 anni fa

buon giorno,


ho sempre apprezzato la Vs. severità nell'applicazione della normativa vigente che tutela in primis noi progettisti che firmiano alla fine le relazioni; comunque vorrei farvi verificare quanto citato nella UNI 10344 in riferimento alla formula (26) e a quanto si dice che il valore mensile di Qh non è mai inferiore a zero in quanto se la temperatura ambiente sale sopra ai 20°C (o diversa temperatura di progetto) la regolazione interrompe la fornitura di calore.


P.S: nel mio progetto il rendimento stagionale risultava del 19%.


P.P.S. avevo inserito un dato in meno nel calcolo del rendimento di produzione del generatore


cordiali saluti


andrea

albertop
19 anni fa

... quanto citato nella UNI 10344 in riferimento alla formula (26) e a quanto si dice che il valore mensile di Qh non è mai inferiore a zero in quanto se la temperatura ambiente sale sopra ai 20°C (o diversa temperatura di progetto) la regolazione interrompe la fornitura di calore.


Il ragionamento è assolutamente corretto. Il programma tiene già conto di questa precisazione. Ecco la parte di codice relativa:


            Qh(mese) = 0
            numero = QL(mese) - Qse(mese)
            If numero > 0 Then
                Qh(mese) = numero - (nu(mese) * (Qi(mese) + Qsi(mese)))
            End If


Questo, per il regime continuo (Qh in funzionamento continuo, Qhvs in funzionamento reale). Nel suo caso potrebbe facilmente verificare se il valore inferiore a zero (per Qh/Qhvs) sia corrispondente al regime reale e non a quello continuo.


Per Qhvs il paragrafo 14.1utilizza una diversa metodologia per il calcolo e non fa nessuna osservazione a proposito dell'applicazione delle formule.

Dal momento che, ripeto, il suo ragionamento è corretto, posso visionare il suo progetto per rendermi conto di cosa si tratta? Può inviarci il progetto (o parte di esso, ci serve solamente il .mdb, magari  zippato) e, vedremo di fare delle ricerche "in alto".


Alberto
masterclima@aermec.com


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