rastorino
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12 anni fa
Salve,

vengo subito al dunque: ho un ponte termico in parete verticale ai alveolato+intonaco termico costituito da una profilo HEB 200 coperto da lana di legno e quindi il termointonaco (quallo della parete); come faccio ad eseguire la verifica della condensa interstiziale? Per il contributo alla U e per la condensa superficiale ho usato therm 6 ed è tutto ok.

In particolare intendo sapere se la procedura è quella da uni 13788 considerando il fatto che come sapete il profilo a sezione variabile (ala ed anima)
rastorino
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12 anni fa
albertop
12 anni fa

In particolare intendo sapere se la procedura è quella da uni 13788 considerando il fatto che come sapete il profilo a sezione variabile (ala ed anima)

Messaggio originale di rastorino:


Sui ponti termici so pochissimo (o meglio, nulla). Quello che posso aggiungere alla discussione è che la 13788 esegue la verifica con una "maggiorazione" delle condizioni al contorno del 10% cn questa precisazione:

L’introduzione di un fattore 1,10 (o un margine di 0,05 all’RH) è destinata ad ovviare alle inaccuratezze
del metodo. Il metodo di calcolo descritto nella presente norma è riferito a condizioni stazionarie.
In realtà, tuttavia, le variazioni di temperatura dell’aria esterna, della radiazione solare,
l’inerzia igroscopica e la regolazione dinamica del riscaldamento possono influenzare le condizioni
di umidità relativa in corrispondenza delle superfici. Questo è in particolare il caso di un’area di un
ponte termico costituita da materiali da costruzione con un’elevata inerzia termica.

Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
rastorino
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12 anni fa
Grazie della risposta.

Effettivamente sui ponti termici non riesco a regolarmi nel senso: se devo controllare la condensa superficiale tutto ok non vedo una grande difficoltà; ma sulla condensa interstiziale, soprattutto quando le stratificazioni sono complesse come nell'esempio che ho posto (in caso posso postare un disegno), che normativa è possibile utilizzare? La 13788 presuppone una dimensione minima dell'elemento analizzato (ad esempio 1m x 1m) o può essere applicata in situazioni puntuali?

Per le temperature superficiali e la psi uso THERM che mi pare sia un software valido (soprattutto se l'intenzione è quella di progettare e non semplicemente verificare). Per la condensa interstiziale mi accontenterei di costruirmi io stesso un foglio elettronico ma la difficoltà è quella di capire la normativa da utilizzare.

Mi accontenterei anche se qualcuno postasse qualche sua esperienza in modo da poter definire una "linea di indirizzo" da seguire.

Grazie ancora
SuperP
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12 anni fa

Per la condensa interstiziale mi accontenterei di costruirmi io stesso un foglio elettronico ma la difficoltà è quella di capire la normativa da utilizzare.

Messaggio originale di rastorino:



Mold simulator la fa.
rastorino
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12 anni fa

Mold simulator la fa.



Si lo so ma ho un dubbio: in un video nel sito ufficiale di Mold si fa vedere l'impostazione di una linea rossa che segna la sezione dove verrà effettuata la verifica della condensa interstiziale; Mold in pratica, secondo te, produce una verifica "puntuale"? In base a quale normativa?

Perché se così fosse ed usasse la 13788 basterebbe un normale software per verifiche termoigrometriche scomponendo la struttura disperdente in esame per diverse parti quante sono le sue discontinuità (ad esempio: parete, parte di ponte termico corrispondente all'ala della HEB200, parte del aponte termico corrispondente all'anima della HEB200, ecc.
atomozero
12 anni fa
sono pure io interessato a Mold simulator mi farebbe piacere sapere come vi trovate
SuperP
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12 anni fa

sono pure io interessato a Mold simulator mi farebbe piacere sapere come vi trovate

Messaggio originale di atomozero:



Io uso Therm
SuperP
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12 anni fa

In base a quale normativa?

Messaggio originale di rastorino:



Non so. E comunque, sono numeri del lotto. Anche se seguisse alla lettera la UNI ISO EN CTI BLA 157865236879^2.
Dartwin
12 anni fa
Buongiorno,

http://certificazione.ra.it/forum/viewtopic.php?f=3&t=1385 , dove ho già dato altre risposte in merito al programma.

Mold Simulator esegue quattro diverse verifiche di condensa secondo la ISO 13788:

1) rischio muffa superficiale. L'analisi viene fatta prendendo in considerazione per l'esterno le condizioni termoigrometiche medie mensili per tutto l'anno (la muffa si sviluppa in tempi lunghi e quindi la norma prevede giustamente la verifica con t medie). Nel programma è presente il database dei valori climatici per le località italiane. Per le condizioni interne il programma consente di usare le regole di attribuzione della temperatura/umidità definite nella 13788. Come previsto dalla norma la verifica viene fatta con RH di saturazione per le strutture pesanti dell'80%. Per ogni bordo e per ogni mese viene quindi calcolato il fattore di temperatura minimo. Mold prende a riferimento l'fRsi minimo più alto (fRsi di progetto) tra tutti i bordi e tra tutti i mesi dell'anno. Affinchè non vi sia muffa in nessun punto della struttura non dovranno esserci infatti punti sulle superfici interne che abbiano un fRsi inferiore. Il programma calcola l'fRsi di ogni punto del contorno e lo confronta con l'fRsi di progetto e indica sul disegno i punti di contorno a rischio muffa.

2) rischio condensa superficiale. Viene effettuata la stessa analisi del punto 1 ma con RH di saturazione al 100%. A disegno vengono evidenziati i punti di condensa.

3) condensa interstiziale (Glaser) classico: il programma verifica il rischio di formazione di condensa nelle interfacce degli strati calcolando condensazione e rievaporazione per ogni mese

4) condensa interstiziale interna agli strati: grazie all'analisi agli elementi finiti è noto il profilo dell'andamento della temperatura lungo una qualsiasi linea di sezione tracciata a piacere attraverso la struttura. Mold Simulator suddivide gli strati di materiale in fettine di spessore infinitesimale ed applica l'analisi di Glaser considerando le fettine come tanti strati. In questo modo riesce ad identificare il punto di formazione di condensa all'interno dello strato di materiale e non solo all'interfaccia.

Nota: le simulazioni per le verifiche della 13788 sono fatte automaticamente e in parallelo a quelle per il calcolo del valore di PSI in quanto utilizzano valori di resistenza superficiale dedicati, diversi da quelli previsti dalla 6946.

Piero Berlanda
www.dartwin.it
rastorino
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12 anni fa
beh ho capito che prenderò le temperature di therm e farò un foglio di calcolo per la condensa interstiziale va in attesa di una possibile soluzione alternativa dai riscontri che verranno in questa discussione
Dartwin
12 anni fa

beh ho capito che prenderò le temperature di therm e farò un foglio di calcolo per la condensa interstiziale va in attesa di una possibile soluzione alternativa dai riscontri che verranno in questa discussione

Messaggio originale di rastorino:



Non sono sicuro di capire cosa intendi per "soluzione alternativa".
Per quanto riguarda il rischio di condensa interstiziale in condizioni stazionarie durante il periodo invernale la norma di riferimento è la ISO13788, nella quale sono evidenziate anche tutte le limitazioni dell'analisi di Glaser.
Le due limitazioni principali sono:
1) cosa succede una volta che la condensa inizia a formarsi all'interno della struttura (ad esempio: migrazione, assorbimento, precipitazione del condensato, effetti convettivi, modifica della conducibilità del materiale ecc)
2) tutti gli altri possibili fenomeni che portano a formazione di umidità all'interno della struttura, diversi dalla semplice condensazione di vapore

L'alternativa può essere un analisi più approfondita di tali fenomeni secondo la EN 15026 ma vedo la cosa molto distante dall'ipotesi di usare un foglio di calcolo Excel..😕

Se vuoi un confronto tra la tua verifica manuale e Mold, mandami il file dxf ed i dati di ingresso che hai usato.
rastorino
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12 anni fa
Semplicemente non voglio spendere piccioli per fare la verifica alla condensa interstiziale per un ponte termico visto che ho guià un software che me la fa per una normale parete e quindi chiedevo se la 13788 fosse adeguata per effettuare tale verifica su una porzione di ponte termico di 1cm x 20cm circa (ala di un profilo HEB200)
girondone
12 anni fa
a leggere e rileggere le leggi non si è ancora riusciti a capire se chi redige "la legge 10" ha l obbligo o no della verifica nei pt o solo nelle "pareti correnti"
quindi figuriamoci...

poi la buona progettazione è un altro discorso.. sto parlando di obbligi minimi di legge ...
rastorino
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12 anni fa
Per la correzione termica (intendo della trasmittanza) del ponte termico io mi regolo caso per caso in base ai valori che mi escono (in pratica se realmente lo posso trascurare o meno). La cosa difficile che trovo, inoltre, è come scomporre l'involucro edilizio quando ho a distanza di meno di un metro ad esempio un cordolo in c.a. e sopra e sotto delle finestre. Nella modellazione in un software tipo therm devo mettere sia cordolo del solaio che metà finestre?

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