non sono d'accordo con il fatto di dover simulare con il riscaldamento elettrico il mancato impianto
il DPR59 (e anche i precedenti) dicono che in caso di ambienti non riscaldati
dal DPR59
art.4
.....omissis
"16. Per tutte le categorie di edifici, cosi' come classificati in
base alla destinazione d'uso all'articolo 3 del decreto del
Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, ad eccezione
della categoria E.8, nel caso di nuova costruzione e ristrutturazione
di edifici esistenti, previsti dal decreto legislativo all'articolo
3, comma 2, lettere a), b) e c), numero 1), questo ultimo
limitatamente alle ristrutturazioni totali, da realizzarsi in zona
climatica C, D, E ed F, il valore della trasmittanza (U) delle
strutture edilizie di separazione tra edifici o unita' immobiliari
confinanti fatto salvo il rispetto del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri in data 5 dicembre 1997, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 297 del 22 dicembre 1997, recante
determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici, deve
essere inferiore o uguale a 0,8 W/m2K, nel caso di pareti divisorie
verticali e orizzontali.
Il medesimo limite deve essere rispettato
per tutte le strutture opache, verticali, orizzontali e inclinate,
che delimitano verso l'ambiente esterno gli ambienti non dotati di
impianto di riscaldamento."
Quando mi capitano casi del genere, anche nuove costruzioni riscaldate con stufe a legna (ovviamente di potenza inferiore ai canonici 15 kW) riporto nella relazione L10 il comma 16, dico che non esiste un impianto termico in base alle definizione di legge (vedi Dlgs 192) e in base a questo scrivo che le uniche prescrizioni da rispettare sono quelle relative alle trasmittanze per le strutture opache. Per le finestre faccio riferimento alle trasmittanze di legge.
Modificato dall'utente
12 anni fa
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Motivo: Non specificato