alfred
  • alfred
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  • Classe G Creatore della discussione
13 anni fa

Chiarimenti nel programma come comportarmi.

Ho un appartamento che confina con sottotetto non riscaldato e vano scale non riscaldato , l'edificio è esistente.

Sono obbligato a fare nelle zone termiche oltre che la zona appartamento riscaldata , fare anche la zona vano scale con i dati ecc e la zona sottotetto con tutti i dati ecc.

Oppure mi basta fare la zona termica appartamento , e poi in ambienti non climatizzati , in origine del dato scelgo il prospetto 5 con le opzioni che mi da . per ogni parete con cui confina o solaio.

Nel nuovo invece sono obbligato a fare le zone termiche non riscaldate con tutti i dati dell'involucro non riscaldato e poi aggingerlo in ambienti non riscaldati al posto del prospetto 5 delle uni11300?

Sempre nel nuovo , nelle zone termiche non riscaldate sono obbligato a mettere anche la capacità termica delle pareti ?

cosa ne dite?



franlafo
13 anni fa
Ti fornisco la mia interpretazione personale, che è la stessa del post a cui ho risposto in merito ai ponti temici,

Nell'esistente, quando si hanno zone termiche non riscaldate la facoltà di modellare lo scambio con la zona " fredda" secondo il prospetto 5, è funzione delle informazioni che si hanno in merito a come è composta la stratigrafia della stessa. Laddove se ne posseggono poche o nulle, nulla vieta di assumere i dati tabellati di cui in oggetto.

Allo stesso modo dei ponti termici per il nuovo, anche qui i metodi da prospetto vanno abbandonati, quindi si modella la zona fredda per come essa è costituita, ovvero devo conoscere le strutture, gli orientamenti ecc...
La valutazione della capacità termica della zona " fredda" non è contemplata dalla norma.