Il problema è tutto qui e in realtà non è un errore vero e proprio ma una differenza interpretativa.
Non so se la Regione ha o non ha la facoltà di cambiare le equazioni di conversione (secondo me hanno semplicemente interpretato superficialmente le varie norme che sono, peraltro, un po' confuse), sta di fatto che si regola così:
1 tep = 41,86 GJ (dati IEA-OCSE), 1 tep = 41,86/3,6 = 11,63 kWh e con la conversione AEEG 0,187 viene fuori l'inverso di quello 0,46 fatidico.
La differenza è poca e, fra l'altro è anche favorevole, però la Regione chiede da una parte il valore di EP calcolato secondo suoi parametri e poi, all'interno della procedura, chiede anche il valore "nazionale" dello stesso dato. La prima cosa che mi viene in mente è che sono (devono essere) diversi.
Le differenze sono però significative solo nel caso di edifici privi di impianto di riscaldamento e produzione di ACS che devono essere verificati come se fossero riscaldati utilizzando come fonte primaria l'energia elettrica. In questo caso i valori di EP riscaldamento, ACS, globale calcolati con rendimenti di 0,45 e 0,46 sono piuttosto differenti.
La Regione a cui ho chiesto delucidazioni non risponde (e non dico di più...)
Non so se mi sono fatto capire, e se credi il caso, ti posso eventualmente fornire alcuni ACE reali.
Grazie, comunque, perchè il risultato che state producendo è veramente eccellente.