Io credo che allo stato attuale, per quanto riguarda l'estivo, debba essere sufficiente il rispetto dei valore massimo di 30 kWh/mq. La "classificazione" estiva mi sembra alquanto inutilizzabile fintantoché non ci saranno ulteriori precisazioni.
In ogni caso, dal momento che la classificazione è questa, cerco di spiegarti il motivo del risultato. Dobbiamo partire dalla UNI 13790 che per l'estivo ha un calcolo "contrario": gli apporti gratuiti interni e solari vengono compensati dalle dispersioni.
Questo tipo di calcolo, che forse non fa una grinza, crea dei problemi negli edifici nuovi iper-isolati. Non ci sono dispersioni? Allora gli apporti interni e solari non possono essere smaltiti ed ho una prestazione peggiore.
Cmq un paio di spunti per mitigare il problema (che è quello che avviene anche nella realtà):
1) Se fai la prova di aumentare la ventilazione, vedrai che la classe migliora di parecchio (fai una prova: duplica la riga e dividi l'ambito di competenza della riga; la prima solo invernale e la seconda solo estivo). Lo 0,3 vol/h è un dato valido anche per l'estivo? O dobbiamo tener conto che apriamo di più le finestre? Ma questo lo dovrà dire la 11300 altrimenti dobbiamo utilizzare 0,3.
2) Schermi. In estate possiamo mettere delle tende o possiamo prevedere delle tapparelle abbassate. Anche questo riduce il carico estivo di parecchio (anche qui possiamo duplicare le righe e modificare i parametri per adattarli alle richieste).
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