Ciao a tutti, nella progettazione di un hotel sarà installato un impianto bivalente per la produzione di ACS composto da una pompa di calore aria/acqua da 50 kW e una caldaia della medesima potenza funzionanti in "bivalente" parallelo (ho messo le virgolette in quanto in realtà la bivalenza non è basata sulla T esterna, ma verrà soltanto data priorità alla PDC, la caldaia entrerà in funzione per sopperire ai picchi). Il dimensionamento della potenza termica del generatore è stato fatto secondo UNI 9182 (anche la DIN tedesca dà un risultato simile). La scelta della PDC è stata effettuata in funzione della copertura del 50% del fabbisogno energetico mediante energie rinnovabili (il cliente ne farebbe anche a meno).
Inserendo i generatori su Masterclima, risulta utilizzata soltanto la PDC, in quanto evidentemente le UNI TS 11300 non tengono conto dei picchi ma spalmano il fabbisogno energetico per l'ACS nelle 24 ore. In teoria potrei prevedere una PDC in grado di coprire il fabbisogno teorico giornaliero di ACS (quindi da pochi kW), coadiuvata da una caldaia ben più grande, che risulta ugualmente soddisfatta la % di energie rinnovabili per l'ACS (in via teorica: in pratica il discorso sarà ben diverso, a causa dei picchi). Sbaglio qualcosa o c'è il modo di considerare i fabbisogni di picco nel calcolo?