Ciao a tutti.
Sto elaborando un APE per un trilocale ad uso residenziale, privo di caldaia, riscaldato con due UI (dual, aria-aria). La produzione di ACS è affidata ad un boiler collocato nel bagno.
Le due unità interne sono collocate a parete, rispettivamente in cucina e nella camera da letto. Il bagno e il disimpegno sono privi di terminali e, pertanto, non riscaldati.

Vi chiedo se sia corretto suddividere l'appartamento in due zone:
- la prima (in rosso) che abbia come generatore/terminali la PdC e le unità interne;
- la seconda (in blu) con impianto simulato e lo scaldacqua.

Grazie,
Umberto.

tutto il volume è riscaldato

Perché?

Che domanda....
...perché tu non avevi considerato tutto il volume riscaldato, anche se suddiviso in due zone?

Io comunque non metterei due zone, ma una sola (con la PdC e un' "integrazione" con impianto simulato), occhio alle emissioni / regolazioni.

penso che a meno che il sistema di generazione e emissione non sia dimensionato per la potenza necessaria al riscaldamento di tutto il volume riscaldato, non si debba prevedere l'integrazione in simulato

Il dubbio nasce dal fatto che:
- La PdC non è stata dimensionata rispetto all'intero volume riscaldato;
- La "zona blu", che è circa 1/3 dell'appartamento, è completamente priva di terminali di emissione.

come detto implementerei con il simulato solo la parte non coperta dal dimensionamento della Pdc

Luckying, quindi, per chiarezza: zona unica, con PdC e "integrazione" di simulato. Giusto?

Cened ha pubblicato questo documento di riepilogo:
http://www.cened.it/c/document_library/get_file?uuid=99747fa1-7192-4641-95b1-8281d7c02341&groupId=10327 

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Alberto, molte grazie!