eing
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  • Classe NC Creatore della discussione
10 anni fa
Salve ragazzi! ho il seguente dubbio (Sono alle prime esperienze).
Ho redatto un ape di un edificio in linea esistente (zona climatica C caratteristiche costruttive medio-basso) composto da 2 sub in particolare il sub che ho trattato è costituito da 2 livelli dove al secondo livello (terrazzo) si è creata una cucina chiusa su tre lati con vetrate in allumino (senza taglio termico e vetri singoli) e termocopertura con discreta trasmittanza. L'immobile privo di impianto di riscaldamento è riscaldato con 2 pompe di calore aria aria monosplit (Tot 6.5 Kw (somma 2 split)- cop 3) una a piano primo (camera da letto) ed una in cucina piano secondo + boiler elettrico per acs, in totale ha una sup utile di 87 mq , volume lordo riscaldato 313 mc, sup disperdente 248 mc.
Ora mi chiedo:
è possibile che le sole pompe di calore mi fanno passare l'edificio da classe G ad E?.... secondo me non va bene questa cosa... perchè non è possibile che in 87 mq anche se metto una sola pdc in una stanza (che sicuramente non copre tutto il fabb. risc) si possa passare da G ad E...ho provato a fare una simulazione con sola cadaia a condensazione e mi spunta classe F e secondo me ci puo stare...secondo voi come si ci deve comportare in questi casi?...altro dubbio (lo richiede il software)...ho inserito come rendimento di distribuzione delle sole pdc = 1 secondo voi è giusto?? non vorrei che sia questo l'errore perchè se inserisco 0.1 (secondo me errato) vado in classe G...
Ora non so se classificarlo classe G con raccomandazioni installazione caldaia etc oppure E.
Grazie a chi vorrà condividere le mie perplessità!
ERSAX
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  • Classe F
10 anni fa
Controlla il rendimento globale se è<1 allora risc con caldaia classe F se con pompa di calore sicuramente in rend globale >1 ed ecco svelato l'arcano.
eing
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  • Classe NC Creatore della discussione
10 anni fa
Grazie Ersax per il tuo contributo....effettivamente è come dici tu....ti spiego meglio cosa succede nelle simulazioni con il software che sto utilizzando...
- Se inserisco le 2 pompe di calore (stessa cosa se ne inserisco 1) con rendimento di distribuzione (che devo inserire obbligatoriamente un valore o da prospetto 21,e non mi sembra il caso perchè non parliamo di impianti autonomi ,oppure personalizzato) pari a 1 mi trovo classe E con rendimento globale>1 pari a 1.7
- se inserisco le 2 pompe di calore con rendimento di distribuzione pari a 0.1 mi trovo classe G con rendimento globale<1 pari a 0.78
- se inserisco la sola caldaia a condensazione (impianto autonomo con radiatori etc) senza le pdc ottengo una classe F con rendimento globale<1 pari a 0.73
cosa devo fare?? metto 1 o 0.1? tutto gira intorno al rendimento di distribuzione e non ci sono dubbi, ho fatto la stessa identica cosa con docet inserendo le pdc ed anche qui classe E con rendimento globale >1 (qui sono obbligato ad inserire rendimento di distribuzione da impianto autonomo o centralizzato)...
A questo punto tu mi consigli che ogni volta che inserisco pdc aria aria (parliamo di split) ed ottengo rendimento globale >1 considero l'immobile privo di impianto ed inserisco la caldaia nelle raccomandazioni?....oppure se mi ritrovo l'immobile con pdc in ogni ambiente e quindi mi soddisfa il fabbisogno di riscaldamento globale dell'edificio e mi viene classe B (sparo una classe buona) anche se poi nel complesso ha un isolamento mediocre e rendimento globale >1 allora tutto ok?...perdonatemi se sto facendo un pò di confusione ma mi porto da un bel pò questo dubbio anche perchè nel 90% dei casi si ritrovano immobili con queste situazioni!!.😕 mi manca solo la simulazione con mc 11300🤣
eing
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  • Classe NC Creatore della discussione
10 anni fa
Simulazione effettuata anche con mc 11300 stessi risultati....classe E sia con 1 o 2 pdc e rendimento globale >1...mah!!.
Quindi alla fine deduco che basta una pdc aria aria da 200 euro installata in una sola stanza (poi nelle altre stanze mi riscaldo con la copertina)😁 ad ottimizzare la classe energetica di un immobile anche se ha caratteristiche costruttive medie...a questo punto che faccio....G o E??🤣
franlafo
10 anni fa

Simulazione effettuata anche con mc 11300 stessi risultati....classe E sia con 1 o 2 pdc e rendimento globale >1...mah!!.
Quindi alla fine deduco che basta una pdc aria aria da 200 euro installata in una sola stanza (poi nelle altre stanze mi riscaldo con la copertina)😁 ad ottimizzare la classe energetica di un immobile anche se ha caratteristiche costruttive medie...a questo punto che faccio....G o E??🤣

Messaggio originale di eing:




Io nei casi di APE ove ho solo pompe di tipo split tratto l'immobile come se fosse privo di impianto.
Nelle note scrivo che l'immobile possiede tali sistemi ma giustifico l'assunzione di prima dicendo che la tipologia d'impianto non è prevista nelle norme tecniche di calcolo.
Tu stesso ti sei accorto che hai due problemi principali:
1) il rendimento di distribuzione ( 1; 0,1?)
2) il rendimento di emissione ( assimili a bocchette in sistemi di aria calda, ad aerotermi, a generatori di aria calda?)
Il terzo problema è che i sistemi monosplit o multi, in tutti i casi che ho visionato non forniscono dati a sufficienza per compilare le prestazioni a temperature diverse dai 7°C secondo UNI 11300/4 e quindi hai un solo COP. Sebbene basterebbe solo questo, in realtà gli elementi non sono sufficienti, da qui l'avviso del programma che i risultati potrebbero non essere attendibili.
lbasa
  • lbasa
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  • Classe B
10 anni fa
Salve Eing,
aggiungo alcune osservazioni presumendo che il sistema di riscaldamento in oggetto sia formato dalla coppia di split aria/aria ad espansione diretta.

... L'immobile privo di impianto di riscaldamento è riscaldato con 2 pompe di calore aria aria monosplit (Tot 6.5 Kw (somma 2 split)- cop 3) ...

Messaggio originale di eing:


L'attuale 192 considera impianto termico la somma di singole unità di potenza complessiva > 5kW; le LGN adottano le definizioni del 192; il metodo Franlafo (considerare un impianto insufficiente a garantire confort come impianto assente e procedere alla simulazione come da LGN) è metodo qualificato ma credo che da agosto si debba tenere conto del nuovo limite minimo e valutare anche altre dichiarazioni (ci sono diversi thread in questo forum).

... ho inserito come rendimento di distribuzione delle sole pdc = 1 secondo voi è giusto ....

Messaggio originale di eing:


Il COP dichiarato da sistemi ad espansione diretta compressore/split tiene conto degli assobimenti elettrici globali e di una distribuzione isolata di lunghezza standard 5m; io inserirei il sottosistema di emissione (ma senza la parte degli ausiliari elettrici), quello di regolazione (on-off tipico) e non inserirei quello di distribuzione.

... è possibile che le sole pompe di calore mi fanno passare l'edificio da classe G ad E?

Messaggio originale di eing:


Il calcolo di Epgl imposto dalle 11300 considera l'energia primaria consumata; se (semplifico) il fabbisogno utilestagionale è 100 ed il generatore esistente (insufficiente) ne esprime 50 (si può vedere in MC nei risultati impianto), il calcolo Epgl confronta 50 con il limite di classe; ne esce un paradosso che l'attuale definizione delle LGN non ha esplicitato univocamente (da qui le diverse possibili ipotesi di soluzione es. Franlafo).

eing
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  • Classe NC Creatore della discussione
10 anni fa
Grazie franfalo e Ibasa per le vostre risposte e confermo le vostre osservazioni perchè nelle simulazioni ho inserito:
1) rendimento di emissione ( assimili a bocchette in sistemi di aria calda, ad aerotermi, a generatori di aria calda);
2) rendimento di regolazione (on-off tipico);
3) rendimento di distribuzione con mc 11300 non ho inserito niente mentre con l'altro software(non faccio nomi) devo per forza inserire un valore altrimenti non mi fa andare avanti (stessa cosa docet) ed alla fine ho capito che devo inserire 1 confermato dall'ultima videata di mc 11300 calcolo/risultati (indicatori energetici edificio) che viene indicato 1....infatti la classe energetica coincide.
http://www.masterclima.info/forum/default.aspx?g=posts&t=3456  (commentato anche da voi) ed alla fine di tutto questo prenderò in considerazione l' ipotesi di soluzione Franlafo, privo di impianto perchè in questo mio caso specifico mi trovo un secondo livello con dispersioni elevate per trasmissione e ventilazione essendo chiuso con pannelli in alluminio e vetro su tre lati e secondo me una classe E non ci sta....secondo voi nelle note posso inserire (come dici tu Ibasa) la generazione termica presente risulta sottodimensionata ai fini del benessere termico stagionale? oppure in alternativa cosa posso inserire?...
santo
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  • Classe C
10 anni fa

Simulazione effettuata anche con mc 11300 stessi risultati....classe E sia con 1 o 2 pdc e rendimento globale >1...mah!!.
Quindi alla fine deduco che basta una pdc aria aria da 200 euro installata in una sola stanza (poi nelle altre stanze mi riscaldo con la copertina)😁 ad ottimizzare la classe energetica di un immobile anche se ha caratteristiche costruttive medie...a questo punto che faccio....G o E??🤣

Messaggio originale di franlafo:




Io nei casi di APE ove ho solo pompe di tipo split tratto l'immobile come se fosse privo di impianto.
Nelle note scrivo che l'immobile possiede tali sistemi ma giustifico l'assunzione di prima dicendo che la tipologia d'impianto non è prevista nelle norme tecniche di calcolo.

Messaggio originale di eing:



la norma dice...
Non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti,apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante; tali apparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unita' immobiliare e' maggiore o uguale a 5 kW.
.. e quindi sembra che le pompe di calore anche se <5 Kw sono impianti di calore.
Io inserisco COP e Potenza interpolando il valore di COP e PT tramite le curve tipiche delle PDC e inserisco sempre un generatore generico a corrente elettrica a completare la copertura del fabbisogno.
francina75
10 anni fa
Riprendo questa discussione perchè anche io ho lo stesso dubbio con le pompe di calore:
prima di tutto non ho i dati sufficienti a compilare la schermata di MC, poi non so se e cosa inserire nelle sezioni emissione e regolazione e distribuzione....
morale per un locale uso ufficio con pompa di calore inverter con 3 split, con caratteristiche medie in quanto degli anni '80, al piano terra con sottostanti garage, vetrate in metallo con vetro singolo, classe E con rendimento 1,15 se seguo la procedura UNI348, ADDIRITTURA 😕 😕 😕 classe B con rendimento 2,8 se seguo la UNI 11300
io non so che fare
aiutoooooooooooooooooo
frankzappa82
10 anni fa
ciao a tutti.
se può essere utile sottoscrivo quanto detto da Santo.
In particolare io ho appena fatto così:
- unica pdc data dalla somma delle potenze delle singole pdc (media ponderata per il calcolo dei dati);
- aggiungo una resistenza elettrica;
- inizio ponendo una temperatura di bivalenza alternata pari a 0°C, e poi inizio il calcolo; se EPi < EPi,invol allora ripeto il calcolo a step di 1°C finché EPi,invol> EPi (nel mio caso ho ottenuto una T di bivalenza pari a 3°C).
Certo che preparare un atto a valore legale cercando soluzioni fantasiose succede solo in Italia - che forse è bella anche per questo.....🤣
ciao a tutti.
frankzappa82
10 anni fa
......cioè finché EPi,invol < EPi......
decaban
  • decaban
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  • Classe F
10 anni fa

ciao a tutti.
se può essere utile sottoscrivo quanto detto da Santo.
In particolare io ho appena fatto così:
- unica pdc data dalla somma delle potenze delle singole pdc (media ponderata per il calcolo dei dati);
- aggiungo una resistenza elettrica;
- inizio ponendo una temperatura di bivalenza alternata pari a 0°C, e poi inizio il calcolo; se EPi < EPi,invol allora ripeto il calcolo a step di 1°C finché EPi,invol> EPi (nel mio caso ho ottenuto una T di bivalenza pari a 3°C).
Certo che preparare un atto a valore legale cercando soluzioni fantasiose succede solo in Italia - che forse è bella anche per questo.....🤣
ciao a tutti.

Messaggio originale di frankzappa82:




Ma tu nello specifico come compili la sezione "zone termiche" ---> "emissione regolazione?
dato per assodato che i terminali sono assimilati a bocchette di emissione cosa inserisci come valore in: "potenza termica complessiva dei terminali di emissione"? io metterei la potenza complessiva delle singole pdc
cioè lo stesso valore che cado ad inserire in: "impianto" ---> "generatore" ---> potenza termica nominale
E' corretto?
decaban
  • decaban
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  • Classe F
10 anni fa
altra cosa che mi sfugge....magari sono io duro di comprendonio.
Che senso ha fare lavorare in alternato pdc e resistenza elettrica? eventualmente in parallelo
Cioè io immagino che in caso di una sola pdc l'utente accenda una generica stufa elettrica in un altro ambiente non coperto magari dalla pdc quindi lavorino contemporaneamente
frankzappa82
10 anni fa
Ciao.
Intanto preciso che quella riportata è una mia interpretazione, perciò benvengano commenti da parte di chi ne sa di più...
La norma non contempla il fatto che sia l'utente ad accendere qualcosa: dato il fabbisogno dell'edificio, l'energia fornita dagli impianti deve AUTONOMAMENTE andare a coprirlo. In altre parole non c'è nessuna stufa elettrica: si tratta solo di un artifizio per far si che la formula riportata nella UNI TS 11300-2 sia concettualmente valida.
Per quanto riguarda la regolazione metto "climatica + ambiente con regolatore" in quanto dipende dalle condizioni esterne e cmq è presente una sonda di T nella u.i. (che l'utente può disattivare pre impostare la funzione che più preferisce....).
Infine per quanto riguarda la Pt inserisco la media ponderata di tutte le u.i. sia in emissione sia in generatore.
Ciao.

decaban
  • decaban
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  • Classe F
10 anni fa

Ciao.
Intanto preciso che quella riportata è una mia interpretazione, perciò benvengano commenti da parte di chi ne sa di più...
La norma non contempla il fatto che sia l'utente ad accendere qualcosa: dato il fabbisogno dell'edificio, l'energia fornita dagli impianti deve AUTONOMAMENTE andare a coprirlo.

Messaggio originale di frankzappa82:



Di fatto stai confermando quello che intendevo dire io.
Cioè se l'utente non può accendere qualcosa a maggior ragione dovrei considerare i due elementi in parallelo per soddisfare il fabbisogno totale.
Il problema è che il tuo procedimento per "step", se imposto su funzionamento in "parallelo" non funziona
frankzappa82
10 anni fa
ora però sei tu che stai confermando me.... il parallelo non funge, e chi ha parlato di parallelo?? io ho detto alternato...
ciao.
tony
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  • Classe NC
10 anni fa
Salve. Sono al 1° APE con MC.
Abitazione esistente (70 mq) priva di impianto termico (simulazione) + scaldino x ACS :
OK, almeno credo, classe G.

Miglioramenti:
Pompe di calore split, una in ogni stanza, per riscaldamento.
Pannello solare termico con accumulo, per ACS (ad integrazione o meno dello scaldino).

Difficoltà incontrate nei miglioramenti:
Introduzione dati:
Circuito del generatore, per le pompe di calore: compilata la descrizione, MC non mi consente di settare il servizio (in favore del solo riscaldamento), la finestra non si apre (e il generatore è già impostato).
Stesso problema se imposto un ulteriore circuito generatore, aggiuntivo, per il solare termico (che dovrebbe schematizzare il collegamento con l'accumulo, già settato anche quello).

Risultati:
Per il solare termico, i risultati con danno nessun miglioramento in termini di dato Epacs rispetto alla prima configurazione con lo scaldino. Com'è possibile?

Grazie in anticipo per gli eventuali riscontri.
albertop
10 anni fa

Difficoltà incontrate nei miglioramenti:
Introduzione dati:
Circuito del generatore, per le pompe di calore: compilata la descrizione, MC non mi consente di settare il servizio (in favore del solo riscaldamento), la finestra non si apre (e il generatore è già impostato).

Messaggio originale di tony:


Dal momento che si tratta di "circuito collegato al generatore", non si può modificare il servizio perché come dice il termine stesso, il tempo di funzionamento ed il servizio dipendono dal generatore (in pratica è "automatico").


Stesso problema se imposto un ulteriore circuito generatore, aggiuntivo, per il solare termico (che dovrebbe schematizzare il collegamento con l'accumulo, già settato anche quello).

Messaggio originale di tony:


Il collegamento pannello solare - accumulo va gestito nella definizione del solare termico. (rif. UNI/TS 11300-4 C.2.10.3 pag. 93)


Per il solare termico, i risultati con danno nessun miglioramento in termini di dato Epacs rispetto alla prima configurazione con lo scaldino. Com'è possibile?

Messaggio originale di tony:


Normalmente perchè il progettista realizza il progetto e poi dice "vediamo cosa succede se aggiungo un pannello solare". Così fa: aggiunge un solare termico alla fine della lista dei generatori senza verificare la priorità di inserimento del generatore (c'è scritto). In videata generatori, selezionare nella griglia il solare termico e premere il pulsante "Sposta su" quanto basta. (rif. UNI/TS 11300-4 5.4.5 pag 15)

Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
tony
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  • Classe NC
10 anni fa


In videata generatori, selezionare nella griglia il solare termico e premere il pulsante "Sposta su" quanto basta. (rif. UNI/TS 11300-4 5.4.5 pag 15)



Fatto. Il risultato di Epacs (configurazione in miglioramento ACS: solare termico + boiler integrativo), mi risulta di molto peggiorativo rispetto alla situazione di partenza (solo boiler). Possibile?
albertop
10 anni fa

Fatto. Il risultato di Epacs (configurazione in miglioramento ACS: solare termico + boiler integrativo), mi risulta di molto peggiorativo rispetto alla situazione di partenza (solo boiler). Possibile?

Messaggio originale di tony:


Possibile si. I motivi potrebbero essere diversi. Senza scomodare Blade Runner, ho visto progetti in cui le perdite per accumulo superavano il guadagno del solare ...
Il perché é difficile da stabilire a distanza e senza visionare il progetto. A questo scopo, noi sviluppatori del software abbiamo dotato MC di una serie di griglie in cui sono liberamente consultabili tutti i risultati parziali. E' sufficiente visionare tali videate e, con una seppur minima conoscenza di quello che si sta facendo, si riesce a capire dov'è il collo di bottiglia.
Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
francina75
10 anni fa

ciao a tutti.
se può essere utile sottoscrivo quanto detto da Santo.
In particolare io ho appena fatto così:
- unica pdc data dalla somma delle potenze delle singole pdc (media ponderata per il calcolo dei dati);
- aggiungo una resistenza elettrica;
- inizio ponendo una temperatura di bivalenza alternata pari a 0°C, e poi inizio il calcolo; se EPi < EPi,invol allora ripeto il calcolo a step di 1°C finché EPi,invol> EPi (nel mio caso ho ottenuto una T di bivalenza pari a 3°C).
Certo che preparare un atto a valore legale cercando soluzioni fantasiose succede solo in Italia - che forse è bella anche per questo.....🤣
ciao a tutti.

Messaggio originale di frankzappa82:



Ciao puoi spiegarmi meglio il procedimento che adotti.
In particolare io ho inserito come dici tu unica pdc, mettendo in una sola riga a temperatura 7°C-20°C la media ponderata dei valori di potenza e COP delle pdc installate; ho aggiunto la resistenza elettrica; nella riga "temperatura bivalente" ho dapprima inserito 0°C per poi cambiare a 1°C, 2°C ecc... ma non cambia assolutamente nulla resta sempre lo stesso Epi,inv, stesso rendimento, stesso tutto..............................mi sfugge qualcosa?????
😕 😕 😕
d.d
  • d.d
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  • Classe NC
8 anni fa
Ciao a tutti. Avrei bisogno di aiuto.
Ho un appartamento così costituito:
- piano primo avente 4 stanze, ognuna con condizionatore (x caldo e freddo) e 4 bagni (tutti serviti da un'unica caldaia per il riscaldamento e acs e un boiler di 300 l che mantiene calda l'acqua della caldaia).
- piano primo con caldaia sia per acs che per riscaldamento.

L'immobile ha al piano primo murature doppie (1 m) ma non isolate e confina con altro immobile, sull'altro lato. Il piano primo ha murature a cassetta probabilmente e copertura non isolata.

Mi viene una classe D! Ma è impossibile. credo di fare errori nell'inserimento degli impianti. Chi mi aiuta???