mario82
  • mario82
  • 100% (Glorificato)
  • Classe E Creatore della discussione
7 anni fa
Buongiorno,

sto controllando i risultati finali di un APE (appartamento 60 mq anni '70 senza isolamenti e con caldaia autonoma a gas camera aperta tiraggio naturale 24 kW che serve il riscaldamento e l'acqua calda sanitaria).

E' corretto che il fabbisogno di energia primaria non rinnovabile per la produzione di acs dell'edificio di riferimento (1984 kWh) sia maggiore di quello dell'edificio oggetto di APE (1473 kWh)?
Anche l'efficienza acs dell'edificio di riferimento (0,567) risulta inferiore rispetto all'edificio oggetto di APE (0,763).
Questo accade perché per il calcolo dell'edificio di riferimento si devono seguire le tabelle e le indicazioni dell'Appendice A, Allegato 1 del DM Requisiti minimi, mentre per l'edificio oggetto di APE si segue la normale procedura di calcolo? Solo che mi pare strano che l'edificio di riferimento abbia prestazioni inferiori (per quanto riguarda acs) di quello oggetto di APE.

Vi ringrazio
mario82
  • mario82
  • 100% (Glorificato)
  • Classe E Creatore della discussione
mario82
  • mario82
  • 100% (Glorificato)
  • Classe E Creatore della discussione
Albe
  • Albe
  • 100% (Glorificato)
  • classe D
7 anni fa
Ciao Mario, infatti il rendimento dell'edificio di riferimento ACS a combustibile gassoso è calcolato, secondo normativa, da efficienza media dei sottosistemi 0.7 * efficienza di generazione 0.85 / fattore conversione gas metano 1.05 = 0.567.
A mio parere l'efficienza minima consentita dal sistema consente il rispetto per l'attuale progettazione del sistema ACS per un condominio. La normativa non distingue infatti tra impianto autonomo o centralizzato. Se infatti per un impianto autonomo ho basse perdite di distribuzione, l'impianto centralizzato è spesso caratterizzato da ben più alte perdite dovute a distribuzione seppur isolata ma passante in centrale termica, vano scale, ecc.., perdite di accumulo, perdite di distribuzione ricircolo, energia elettrica utilizzata dalla pompa di ricircolo... così si può spiegare il valore di efficienza dei sottosistemi 0.7 da normativa per ACS, facilmente raggiungibile da un impianto autonomo, ma nettamente inferiore per un impianto condominiale più complesso.
mario82
  • mario82
  • 100% (Glorificato)
  • Classe E Creatore della discussione
7 anni fa
Ti ringrazio molto Albe per la risposta e le spiegazioni.
Quindi seguendo la normativa essa "penalizza" il rendimento per l'edificio di riferimento rispetto a quello oggetto di calcolo?
Albe
  • Albe
  • 100% (Glorificato)
  • classe D
7 anni fa
Quello che ho scritto è una considerazione che ho fatto, analizzando i valori di efficienza da normativa. Se il rendimento di generazione 0.85 è plausibile per un generatore a gas, è il rendimento dei sottosistemi pari a 0.7 che abbassa notevolmente il rendimento globale ACS dell'edificio di rendimento. Sempre a mio parere, come dicevo nel precedente post, non è che la normativa ne penalizza il rendimento, ma considera che nella produzione di ACS ci possono essere molte perdite dovute a quanto precedentemente elencato. Pertanto, l'efficienza di riferimento 0.7 sembra plausibile (non penalizzante) per un impianto di produzione ACS centralizzato/complesso, ne beneficia invece un impianto autonomo che deve confrontarsi con tale valore.
mario82
  • mario82
  • 100% (Glorificato)
  • Classe E Creatore della discussione
7 anni fa
Mi hai chiarito ulteriormente, ti ringrazio.