simo85
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  • Classe F Creatore della discussione
8 anni fa
Buongiorno a tutti,
sulla normativa regionale leggo:

"La validità dell’attestato di prestazione energetica ha una durata temporale di dieci anni a partire dalla data
di registrazione. L’attestato di prestazione energetica è aggiornato ad ogni intervento di ristrutturazione o
riqualificazione energetica che comporta la modifica della classe energetica dell'edificio o dell'unità
immobiliar
e: l’eventuale aggiornamento di un attestato di prestazione energetica non incide sulla sua validità
temporale. "

Domanda: come faccio a sapere a priori se il tipo di intervento fatto sull'unità immobiliare comporta cambio di classe o meno?

Ad esempio: sostituzione caldaia in favore di un modello più efficiente oppure installazione valvole termostatiche in caso di riscaldamento centralizzato.

I clienti chiedono se devono aggiornare o meno l'APE.
Come si può rispondere a priori?

mara888sp
8 anni fa
Si chiama "Simulazione".
Analogamente a quando si "ipotizzano" gli interventi migliorativi.
Salva con nome del lavoro, sostituzione dell'attuale generatore con la nuova caldaia che si intende installare, ricalcolo et voilà.
Nei risultati si vede se cambia la classe.
Molti sentono. Qualcuno ascolta. Pochi capiscono.
simo85
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  • Classe F Creatore della discussione
8 anni fa
Si certo, non era quella la mia domanda.
Il problema è che la richiesta arriva prima di qualunque incarico/sopralluogo/preventivo, ovvero a priori di tutto. Cioè su APE fatti da altri, anni prima.
E nessuno vuole pagare solo per sapere se deve aggiornare l'APE o meno.
Del resto è anche vero che io non posso fare sopralluogo, calcoli e tutto (insomma: l'APE vero e proprio) col rischio di farlo gratis, se poi risulta che la classe non varia ma c'è solo miglioramento dell'indice.

So che altri tecnici ad ogni intervento migliorativo fanno rifare l'APE a prescindere. Però a me non sembra molto corretto.
Quindi....non so cosa rispondergli.

A volte mi chiedo a cosa pensi il legislatore.
garcangeli
8 anni fa
Le osservazioni sono purtroppo pertinenti, ma se sei un bravo certificatore la classe la fai cambiare... soprattutto se l'APE non è recente...
...quanti mettevano i ponti termici nei vecchi APE? quanti li mettono nei nuovi? quanti li mettono tutti?
Il testo del 192 parla solo di modifica della classe, non di miglioramento...
Michele Vignoli
8 anni fa
ma io mi domando : ma vi rendete conto che la "classe" è + soggetta a variazioni causa norme in continuo aggiornamento (vi ricordo praticamente che non c'è un APE confrontabile ad un altro....) che per installazione di caldaia nuova/termostatiche ?! ..... che schifo .....

e lasciamo stare i ponti termici per favore .....
simo85
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  • Classe F Creatore della discussione
8 anni fa
Sì infatti non è affatto detto che un APE ad esempio del 2011, aggiornato oggi solo per inserimento di valvole termostatiche, rientri in una classe migliore. Probabilmente, per effetto degli aggiornamenti normativi, la classe sarà peggiore.
Mi rendo anche conto che, il committente che si sente dire "l'APE va rifatto perché c'è stato un intervento migliorativo" e poi la classe viene inferiore....beh, non so cosa può pensare!!

A parte questo, la classe può benissimo non cambiare per certi interventi migliorativi.
Il mio dubbio è che il legislatore abbia scritto " intervento di ristrutturazione o riqualificazione energetica che comporta la modifica della classe energetica dell'edificio o dell'unità immobiliare" non intendendo CLASSE ma CLASSIFICAZIONE, ovvero INDICE DI PRESTAZIONE.
In questo caso, ovviamente ogni intervento comporta modifica della CLASSIFICAZIONE intesa come indice.
Non saprei.........
garcangeli
8 anni fa
Per me classe e classificazione, per come li usi, sono la stessa cosa, ovvero un raggruppamento di elementi al quale viene assegnata una denominazione comune (insieme)
simo85
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  • Classe F Creatore della discussione
8 anni fa
Allora si ritorna alla problematica iniziale: in caso di intervento che comporti la modifica dell'indice di prestazione energetica non è possibile dire a priori se è necessario aggiornamento dell'APE.
Quindi alla persona che chiede: "Ho fatto xx...xx, devo aggiornare l'APE?" l'unica risposta che si può dare è: "Prima mi paghi per fare l'APE, e poi te lo dico"

mara888sp
8 anni fa
Se l'APE "originale" è stato fatto prima del 1° Ottobre 2015, ricalcolato con le nuove direttive, anche senza il cambio di caldaia, sarebbe comunque NON PARAGONABILE a prima.
E questo bisogna spiegarlo COMUNQUE al "Signor Rossi" che cambia la caldaia.
Non hai un termine di paragone valido per capire se cambia classe.

A questo punto ci sono 2 possibilità:
1. Hai fatto tu l'APE originale?
2. Ha fatto qualcun altro l'APE originale?

Caso N. 1: hai fatto tu l'APE originale, quindi hai ancora il file, riprendi la versione ante 1° Ottobre, fai la copia, cambi caldaia e ricalcoli e vedi cosa succede. Tempo totale dell'operazione 15 minuti. Ma non serve a niente: la norma ante 1° Ottobre non è più valida.
Avrebbe più senso riprendere l'originale con la nuova versione, aggiungere le 4 acche che mancano, calcolare; poi lo duplichi, cambi caldaia e vedi cosa succede. Sempre 15 minuti.
Vedi tu se chiedere un caffè al Signor Rosso o un simbolico 20 € di proforma.

Caso N. 2: NON hai fatto u l'APE originale. E qua è OVVIO che per te non è una variazione APE, ma un RIFACIMENTO DA ZERO di APE, ergo come se fosse il primo, per cui è OVVIO che te lo devi far pagare come Intero.
Anche in questo caso glielo devi spiegare al Signori Rossi che tu non puoi materialmente prendere una cosa fatta da un altro, cambiare quello che c'è da cambiare e dargli la cosa nuova in 5 minuti.
Se il Signor Rossi capisce, bene. Altrimenti torna da chi gli ha fatto l'APE originale (che anche se accetta di fargli una "semplice variazione", dubito fortemente che glielo faccia per beneficenza).
Molti sentono. Qualcuno ascolta. Pochi capiscono.
simo85
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  • Classe F Creatore della discussione
8 anni fa
E' sempre successa la seconda ipotesi, ovvero APE fatto da altri.

Quello che secondo me non è il massimo è il fatto di non poter avere una risposta diversa da "è impossibile dirlo a priori" quando una persona chiede se per l'intervento X (che incide sull'indice di prestazione energetica) c'è necessità di aggiornamento APE.

Secondo me va del tutto a sfavore di quello che dovrebbe essere chiarezza e semplicità normativa, soprattutto nei confronti di chi non si occupa di APE nella vita.
spada79
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  • Classe E
7 anni fa
Buongiorno,
scusate se mi intrometto nella discussione ma avrei dei chiarimenti da chiedere in quanto sono alle prese per la prima volta con un possibile aggiornamento di un APE.

- Per quanto detto in precedenza in caso di aggiornamento dell'APE la validità temporale rimane comunque la stessa del documento di origine allora? Oppure si ricomincia dalla nuova data di emissione?
- Se l'aggiornamento viene effettuato dopo X anni ad esempio (ma sempre entro i 10 anni di validità) va assegnato un nuovo codice identificativo oppure rimane invariato per quanto detto al punto precedente?

Ho un po' di confusione in testa, scusate se le domande sono banali.
garcangeli
7 anni fa
Ricorda che lo stralcio della normativa di cui al primo post è applicabile localmente. A livello nazionale non vi sono vincoli sulla scadenza come quello indicato nello stralcio.

Il mantenere poi la scadenza di quello originale mi sembra una stupidaggine grande quanto una casa:
Faccio APE. Dopo 8 anni si interviene (es. metto PdC, coibento e sostituisco gli infissi). Dopo 3 anni voglio affittare.... Che devo rifare l'APE?
Ma siamo seri....

Quindi:
- Io ricomincerei con i 10 anni.
- Cambierei codice.