Se l'APE "originale" è stato fatto prima del 1° Ottobre 2015, ricalcolato con le nuove direttive, anche senza il cambio di caldaia, sarebbe comunque NON PARAGONABILE a prima.
E questo bisogna spiegarlo COMUNQUE al "Signor Rossi" che cambia la caldaia.
Non hai un termine di paragone valido per capire se cambia classe.
A questo punto ci sono 2 possibilità:
1. Hai fatto tu l'APE originale?
2. Ha fatto qualcun altro l'APE originale?
Caso N. 1: hai fatto tu l'APE originale, quindi hai ancora il file, riprendi la versione ante 1° Ottobre, fai la copia, cambi caldaia e ricalcoli e vedi cosa succede. Tempo totale dell'operazione 15 minuti. Ma non serve a niente: la norma ante 1° Ottobre non è più valida.
Avrebbe più senso riprendere l'originale con la nuova versione, aggiungere le 4 acche che mancano, calcolare; poi lo duplichi, cambi caldaia e vedi cosa succede. Sempre 15 minuti.
Vedi tu se chiedere un caffè al Signor Rosso o un simbolico 20 € di proforma.
Caso N. 2: NON hai fatto u l'APE originale. E qua è OVVIO che per te non è una variazione APE, ma un RIFACIMENTO DA ZERO di APE, ergo come se fosse il primo, per cui è OVVIO che te lo devi far pagare come Intero.
Anche in questo caso glielo devi spiegare al Signori Rossi che tu non puoi materialmente prendere una cosa fatta da un altro, cambiare quello che c'è da cambiare e dargli la cosa nuova in 5 minuti.
Se il Signor Rossi capisce, bene. Altrimenti torna da chi gli ha fatto l'APE originale (che anche se accetta di fargli una "semplice variazione", dubito fortemente che glielo faccia per beneficenza).
Molti sentono. Qualcuno ascolta. Pochi capiscono.