Buongiorno,
volevo fare una riflessione su ciò che comporta l'inclusione del servizio di raffrescamento estivo nel calcolo.
Classica situazione: split di climatizzazione estiva e caldaia per riscaldamento e acs.
Bilocale con n. 2 split.
Decido di considerare gli split agenti solo in climatizzazione estiva e considero il mio bilocale tutto raffrescato e tutto riscaldato (ovvero superficie raffrescata = superficie riscaldata = 100% della superficie).
La pdc ha potenza nominale pari a 7kW, EER(100%) = 2,35, EER(75%) = 2,68, EER(50%) = 2,94, EER(25%) = 2,83.
Ho notato che, se non considero affatto la climatizzazione estiva, ho un edificio in classe G e un limite di Epgl dell'edificio di riferimento molto, molto basso.
Appena includo la climatizzazione estiva e inserisco i dati della pompa di calore, ecco che passo in F, perché, pur alzandosi il mio Epgl, l'Epgl,limite, ovvero associato all'edificio di riferimento si alza tantissimo.
Mi chiedevo se è attendibile un risultato del genere.
Non vorrei che a questo punto considerare la pdc per la climatizzazione estiva fosse errato, nel senso che porta a un risultato, in termine di classe energetica, fuorviante.
Risultati dell'edificio con raffrescamento estivo dato da pdc e climatizzazione invernale + acs dati da unica caldaia (tipo B):
EpH,nd = 205,51
EpH,nd,limite = 36,48 (valore molto basso)
verifica negativa
EpC,nd = 35,39
EpC,nd,limite = 46,19
verifica positiva
Epgl = 356,07
Epgl,limite = 114,77
verifica negativa
CLASSE ENERGETICA : F
Modificato dall'utente
9 anni fa
|
Motivo: Non specificato