Osservazione legittima ma forse con troppa ansia.
Per quanto riguarda la validazione, il software ovviamente lo é. Il CTI già dalla penultima validazione (quindi prima della 2 nostra) aveva già eliminato le "sottoversioni" dalle validazioni dei software. Questo per un motivo ben preciso: le modifiche. Il CTI fa un atto di fede nei confronti delle SH e ritiene che le modifiche siano "aggiustamenti" o "migliorie" (nel senso più ampio del termine). Quindi se non cambia la base di calcolo, il CTI non richiede ulteriori "validazioni" e le software house sono in grado di inserire le modifiche che ritengono utili.
Nel caso nostro abbiamo proseguito con la numerazione senza cambiare numero della versione principale. Perché non siamo partiti con 3.00? Semplice perché il "motore di calcolo" validato è quello della versione 2.
Infatti, lo ricordiamo nuovamente per chi legge sbadatamente questi post, il fabbisogno di energia primaria é esattamente il medesimo delle versioni precedenti fatto salvo il medesimo valore nei fattori di conversione dell'energia primaria.
Il CTI non prevede alcuna ulteriore validazione sul calcolo attuale (UNI/TS 11300:2014). A dire la verità, le software house (noi compresi) hanno esplicitamente richiesto una validazione del calcolo dell'edificio di riferimento. Vista a posteriori sembra però un'iniziativa inutile dal momento che i risultati di apporti/dispersioni sono già validati e per i problemi di esposizione dei risultati ci pensano glià gli utenti a verificare (forse meglio di due esempi fissi) quindi con una decina di versioni del software (noi ne abbiamo già rilasciate 4) tutti i calcoli sulle classi sono verificati.
Nel corsivo riportato dal sito del CTI, semplicemente si dice che è possibile (probabile?) sarà modificato lo "strumento nazionale di riferimento" (per i non addetti: i due casi studio).
Un particolare che sfugge se non si é molto addentro nell'argomento. Il corsivo parla di "Sogggetti interessati" ma chi sono questi soggetti? Perché bisogna modificare lo strumento di riferimento? Non mi dilungo oltre perché ho finito la pausa e quindi concludo con un copia/incolla:
Gli strumenti di calcolo e i software commerciali che utilizzino metodi semplificati, garantiscono uno scostamento massimo ricompreso tra +20% e -5% rispetto ai corrispondenti parametri determinati con l'applicazione dello strumento nazionale di riferimento predisposto dal CTI in base allo stesso articolo 7, comma 2.Ecco qual'é il problema (perché tale è per il CTI). Buon lavoro con MC o con qualunque altro software validato.
Modificato dall'utente
9 anni fa
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Motivo: Non specificato
Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti di questo sito. Grazie. Alberto.