Salve,
devo fare un APE per un appartamento provvisto di impianto di riscaldamento,
ma privo di allacciamento gas.

Per legge se non sono rispettate le normative vigenti l'APE vale 10 anni, in caso contrario la validità dell'APE è fino al 31 dicembre dell'anno successivo a quello in cui è prevista la prima scadenza non rispettata. Non essendo mai stato fatto il controllo della caldaia, che validità dovrei dare all'APE?

no gas = no impianto riscaldamento => riscaldamento elettrico generico quindi 10 anni calcolando il riscaldamento elettrico

concordo.
sei sul nuovo?

Da dove esce questa "interpretazione"? Tempo fa ne avevo parlato con i responsabili della regione, e mi avevano detto di calcolare comunque con l'impianto, se presente, mettendo nelle note la mancanza del gas, e la conseguente mancanza e/o impossibilità di aggiornamento del libretto.

Sugli edifici esistenti non credo abbia senso.

Se manca il gas non sai se funziona e se il gas lo allacciano tra 10 anni, l'unità immobiliare rimane certificata con un indice globale non veritiero. Secondo me è come certificare qualcosa sulla parola.

Diverso è il caso sul nuovo dove l'Ape è previsto in fase di progetto.

Sarei anche d'accordo sul tuo discorso, ma come già detto ne avevo parlato con i responsabili della regione e mi avevano detto di usare comunque l'impianto.

L'edificio non è nuovo,
la caldaia si,
ma ancora non è entrata in esercizio
e l'allacciamento al gas era stato tolto.

Io sono d'accordo con borgo: se l'impianto è completo e manca il solo allaccio al contatore, a mio avviso, si può certificare l'immobile con la presenza dell'impianto.
Il fatto che non sia funzionante, in questo caso, non è motivo sufficiente per non considerarlo, anche perché se un domani, nell'ipotesi, si attiva un affittuario ed allaccia il gas che si fa, si rifà il certificato? E se poi se ne va e disattiva la fornitura intestata a suo nome, se ne rifà un altro?

Secondo voi una possibile interpretazione potrebbe essere questa?

Si guarda il libretto e se la verifica è stata fatta nell'ultimo anno possibile la validità è di 10 anni se invece non viene verificato da tanto tempo validità entro il 31 dicembre dell'anno successivo.

è un po' da pippa mentale ma ha un suo senso credo 😁

Per il fatto dell'allaccio del gas non credo sia un problema (anche se correlato al ragionamento che ho fatto sopra).

E se il "31 dicembre dell'anno successivo a quello in cui è prevista la prima scadenza non rispettata" è già passato?!
IMHO, avrebbe un senso che in tal caso non si consideri l'impianto e si usi la simulazione (potrebbero essere passati anche 10-15 anni e l'impianto è completamente da rifare)… nel caso ci si trovi tra la scadenza non rispettata ed il 31 dicembre dell'anno successivo si usi l'impianto ma il certificato scada (alla data prevista (salvo fare la manutenzione prima dell'APE, e non solo prima del 31/12 in quanto la legge non prevede la possibilità di fare la manutenzione in ritardo). Ma dovrebbe chiarirlo il legislatore. Io per il momento (su indicazione della regione), se c'è un impianto, calcolo con quello e metto nelle note che la manutenzione non è regolare + la dicitura della legge, e poi chi vuole ne trarrà le conclusioni.
Ovviamente informo il committente e mi faccio sottoscrivere l'incarico (in ogni caso) in cui dichiara di essere a conoscenza di questa parte della legge, che riporto sull'incarico stesso.

Scusate il poema...

Io nelle note non riporto alcuna considerazione circa la RISCONTRATA presenza o meno dei documenti di legge a corredo dell'impianto. C'è chi è specificatamente deputato ad effettuare tale controllo: il comune (o la provincia per i piccoli comuni), che poi di solito demandano a ditte esterne (CONTE ad es.) che per questo sono anche pagate (con le sanzioni stesse!!!???....).

Per cui indico sempre come validità 10 anni con un rimando alle note dove scrivo le precisazioni ulteriori sui limiti di validità ristretti in caso non vengano effettuati i controlli di legge.

Nel caso in esame io calcolerei comunque con lo stato di fatto, a nulla rilevando la presenza o meno del gas... a questo punto dovremmo considerare anche la probabilità di guasto della caldaia ed il minor gas consumato se si guasta? oppure se non accende l'impianto perchè non ci abita?

La certificazione prescinde dalle reali condizioni di esercizio ed utilizzo dell'impianto, ma tiene in considerazione la sola potenzialità del sistema edificio impianto, non è un audit energetico per il quale si applicano altre norme e programmi (senza nulla togliere all'ottimo MC11300).

E che differenza ci sarebbe allora con il caso di nuovo impianto in nuovo edificio? anche lì niente gas finchè non si vende.... Spesso la caldaia nemmeno è montata altrimenti le rubano.... in tal caso l'APE non si fa o ci si mette elettrico???

@Santo perchè affermi che sul nuovo l'APE è previsto in fase di progetto? Mi pare che sia l'AQE il documento che deve essere prodotto oltre alla relazione ex 10/91... poi un altro soggetto (dopo il fine lavori!) redige l'APE, magari anche sotto la scorta del progetto.... così fa prima... e costa meno :-)

E' comunque interessante ed importante la questione sollevata da Borgo1971 nel caso le scadenze siano già passate.
A me sinceramente piace poco mettermi il cappello del Verificatore, sicuramente farei presente al cliente la mancanza e quindi la necessità della scadenza inferiore.
Ma dove trovo la corrispondenza "impianto non manutenuto = impianto assente" ?
Perchè non è possibile fare la manutenzione in ritardo? E quindi, di fatto, dovrei buttare tutto? ...o quanto meno la caldaia...
A questo punto che senso ha la scadenza dell'APE al 31/12 dell'anno successivo alla mancata manutenzione?
Se l'impianto è da ritenersi assente perchè non manutenuto e comunque non è possibile rimediare nemmeno tardivamente... perchè concedere magari anche quasi ulteriori 2 anni per la scadenza dell'APE?

Di fatto però operare con impianto generico significa costringere comunque a far rifare l'APE.
Perchè ci si dota di APE?
o se vuoi vendere, o se vuoi affittare, o se hai fatto riqualificazione energetica e vuoi usufruire delle detrazioni fiscali.
Chi vende se ne infischia (generalmente) di cosa ci sia scritto nell'APE, tanto vende e dal giorno dopo non è affar suo... purtroppo è una richiesta del Signor Notaio, altrimenti niente atto. Chi compra però ormai sa che c'è questo APE e controlla...
Chi affitta di solito ha necessità di dare la casa col riscaldamento funzionante... se non funziona, significa che il conduttore non ha interesse... e allora probabilmente niente contratto e niente APE...
Chi ha fatto una riqualificazione energetica di solito ha lungimiranza ed è attento e conosce... quindi difficilmente ha i documenti non a posto.

Ci saranno senz'altro casi contrari... ma a me sinceramente non è mai capitato.

Ed a voi sono capitati spesso casi con documenti scaduti?