Scusate il poema...
Io nelle note non riporto alcuna considerazione circa la RISCONTRATA presenza o meno dei documenti di legge a corredo dell'impianto. C'è chi è specificatamente deputato ad effettuare tale controllo: il comune (o la provincia per i piccoli comuni), che poi di solito demandano a ditte esterne (CONTE ad es.) che per questo sono anche pagate (con le sanzioni stesse!!!???....).
Per cui indico sempre come validità 10 anni con un rimando alle note dove scrivo le precisazioni ulteriori sui limiti di validità ristretti in caso non vengano effettuati i controlli di legge.
Nel caso in esame io calcolerei comunque con lo stato di fatto, a nulla rilevando la presenza o meno del gas... a questo punto dovremmo considerare anche la probabilità di guasto della caldaia ed il minor gas consumato se si guasta? oppure se non accende l'impianto perchè non ci abita?
La certificazione prescinde dalle reali condizioni di esercizio ed utilizzo dell'impianto, ma tiene in considerazione la sola potenzialità del sistema edificio impianto, non è un audit energetico per il quale si applicano altre norme e programmi (senza nulla togliere all'ottimo MC11300).
E che differenza ci sarebbe allora con il caso di nuovo impianto in nuovo edificio? anche lì niente gas finchè non si vende.... Spesso la caldaia nemmeno è montata altrimenti le rubano.... in tal caso l'APE non si fa o ci si mette elettrico???
@Santo perchè affermi che sul nuovo l'APE è previsto in fase di progetto? Mi pare che sia l'AQE il documento che deve essere prodotto oltre alla relazione ex 10/91... poi un altro soggetto (dopo il fine lavori!) redige l'APE, magari anche sotto la scorta del progetto.... così fa prima... e costa meno :-)
E' comunque interessante ed importante la questione sollevata da Borgo1971 nel caso le scadenze siano già passate.
A me sinceramente piace poco mettermi il cappello del Verificatore, sicuramente farei presente al cliente la mancanza e quindi la necessità della scadenza inferiore.
Ma dove trovo la corrispondenza "impianto non manutenuto = impianto assente" ?
Perchè non è possibile fare la manutenzione in ritardo? E quindi, di fatto, dovrei buttare tutto? ...o quanto meno la caldaia...
A questo punto che senso ha la scadenza dell'APE al 31/12 dell'anno successivo alla mancata manutenzione?
Se l'impianto è da ritenersi assente perchè non manutenuto e comunque non è possibile rimediare nemmeno tardivamente... perchè concedere magari anche quasi ulteriori 2 anni per la scadenza dell'APE?
Di fatto però operare con impianto generico significa costringere comunque a far rifare l'APE.
Perchè ci si dota di APE?
o se vuoi vendere, o se vuoi affittare, o se hai fatto riqualificazione energetica e vuoi usufruire delle detrazioni fiscali.
Chi vende se ne infischia (generalmente) di cosa ci sia scritto nell'APE, tanto vende e dal giorno dopo non è affar suo... purtroppo è una richiesta del Signor Notaio, altrimenti niente atto. Chi compra però ormai sa che c'è questo APE e controlla...
Chi affitta di solito ha necessità di dare la casa col riscaldamento funzionante... se non funziona, significa che il conduttore non ha interesse... e allora probabilmente niente contratto e niente APE...
Chi ha fatto una riqualificazione energetica di solito ha lungimiranza ed è attento e conosce... quindi difficilmente ha i documenti non a posto.
Ci saranno senz'altro casi contrari... ma a me sinceramente non è mai capitato.
Ed a voi sono capitati spesso casi con documenti scaduti?
Modificato dall'utente
9 anni fa
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Motivo: Non specificato