Bart83
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10 anni fa
Salve, è la prima volta che intervengo su questo forum.
Vorrei porre l'attenzione su un argomento che credo ciascun certificatore almeno una volta si sia trovato a dover affrontare, ovvero quello del rischio di accertamenti sugli APE registrati.
La prima domanda che pongo è se qualcuno, anche per conoscenza, ha avuto esperienze relative a controlli, magari anche con sopralluoghi e successive sanzioni da parte degli enti preposti; qui in Lombardia, se non sbaglio, la competenza degli accertamenti attualmente è di ARPA.
Ho provato a fare un pò di ricerche sul web ma ho trovato poche discussioni a riguardo e non capisco, statisticamente, quanto sia probabile ricorrere in accertamenti, ovviamente ricadendo nei fattori di rischio della DGR 2554/2011.
Riguardo gli stessi fattori, vorrei una delucidazione sul C: EPH lievemente inferiore al minimo previsto per la classe energetica immediatamente inferiore a quella di appartenenza.
Preciso che ho fatto copia-incolla dal testo ufficiale della normativa e, magari sarò tonto io, questa frase fatico ad interpretarla.


lbasa
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10 anni fa

... EPH lievemente inferiore al minimo previsto per la classe energetica immediatamente inferiore a quella di appartenenza ...


Salve Bart, è solo complicato litteralmente: in pratica si accende campanello di accertamento quanto più Eph dichiarato è vicino al limite di cambio classe verso classe peggiore:
Eph < Ephlimitesup classe dichiarata

Il decreto attuativo era il DDUO n. 33/2012;
http://www.cened.it/c/document_library/get_file?uuid=facc7841-db58-4680-9837-a5930da042a1&groupId=10327 
pag 54 (del BURL).



Bart83
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10 anni fa
Bene, quindi in sostanza se ti esce un Eph vicino alla soglia minore della classe di appartenenza sei a rischio accertamento... Direi un bel modo per gli enti di controllo per dare un bel pò di sanzioni vista la variabilità dei parametri in gioco! E' un metodo fuorviante, chissà in quanti pur di evitare rischi preferiscono scendere di classe, magari falsando leggermente alcuni valori...

Di recente ho sostituito una certificazione già registrata con un nuovo APE, determinando un salto di classe triplo (da G a D), ovviamente dandone giustificazione al momento della registrazione (in questo caso radicali migliorìe impiantistiche); oltretutto classe D bassa, quasi E, quindi sono pienamente nel fattore di rischio C...
Mi domando se il fatto che ci sia stata anche una sostituzione possa aumentare ulteriormente il rischio di accertamento...

Ad ogni modo noto che sul web è un argomento molto poco dibattuto in rapporto a quante certificazioni si fanno; o è un argomento tabù oppure mi viene da pensare che forse di controlli non ne fanno poi molti, altrimenti figurarsi se nessuno racconta la propria esperienza!


lbasa
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10 anni fa
In Lombardia il mandato di controllo si basa:
- su estrazione a sorte;
- attribuendo in estrazione pesi diversi ai certificati in base ai valori di rischio tra i quali quella dell'EPH vicino ai limiti (come da norma del link sopra riferito + aggiornamento successivo delle percentuali di errore ammessi sia nei calcoli che nelle verifiche di controllo); a questo si è aggiunto un problema di competenza che in Lombardia è stato contestato e per il quale si è praticamente bloccato quasi tutto.
Qualche posizione istituzionale recente c'è: chi ha visitato lo stand della regione Emilia Romagna al recente SAIE (quest'anno mancava Aermec ma c'era 888 Software) ha potuto assistere ad una presentazione sull'argomento:
http://energia.regione.emilia-romagna.it/entra-in-regione/documenti-e-pubblicazioni/eventi/2014/le-attivita-di-controllo-e-verifica-degli-attestati-di-prestazione-energetica-in-emilia-romagna-fase-sperimentale/at_download/file/Seminario%20Certificazione%20Energetica%20SAIE%202104_Marinosci.pdf