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Santo protettore di professionisti termotecnici aiutaci tu, chiunque tu sia!!!
Come si chiama sto "docente"?
No fermo fermo per carità non lo voglio sapere: almeno posso avvalermi della "negazione plausibile".
Premessa: le norme di calcolo sono una cosa, il resto che dice come,quando e chi sono un'altra.
Attualmente la norma nazionale dice che per determinare la prestazione energetica di un edificio (nuovo o vecchio che sia) si deve utilizzare il metodo di calcolo delle UNI/TS 11300, tutto il pacchetto.
E il metodo di calcolo delle UNI/TS 11300 include i ponti termici nei "PARAMETRI DI DISPERSIONE TERMICA".
E questa è la spiegazione scientifica del perchè è "obbligatorio" considerarli.
Leggi e metodi a parte, guardiamo la cosa dal punto di vista "McGyver" (=pratico): indipendentemente dal fatto che ci sia o non l'impianto e da come sia fatto, la casa sputa fuori calore per il semplice fatto di esistere e perchè è fatta in QUEL determinato modo, orientata in QUEL determinato modo e piazzata in QUELLE determinate coordinate geografiche (v. Località).
Per cui per capire (calcolare) il fabbisogno (=prestazione) di una casa si parte sempre dall'involucro.
E se già disperde un'involucro nuovo di pacca coibentato come lo space shuttle, figuriamoci edifici vecchi!!
Come già detto: è più facile che sia maggiore la dispersione dei PT di un muro che del muro stesso.
AlbertoP aveva un bell'esempietto numerico a dimostrazione di questa affermazione... ma me lo sono perso.
Sono ancora esterrefatta....
Qualcun altro si "esterrefà" in compagnia?
Molti sentono. Qualcuno ascolta. Pochi capiscono.