buongiorno, segnalo questo articolo di ricorsi al tar
da una attenta valutazione della documentazione che ci è giunta, tra cui ordinanze al TAR e consulenze tecniche, emergerebbe che il GSE, relativamente agli edifici non residenziali, ritenga di non dovere applicare i punti c) e d) del suo stesso art. 4.7 regolamento applicativo ed in particolare l’uso tabella 3 dell’Allegato 4 (Allegato A, par. 7.2) al DM 26 giugno 2009, cioè che la classificazione energetica finale degli edifici non residenziali non vada calcolata globalmente (come invece richiesto all’art. 4.7 delle regole applicative del 5° conto energia e dalla normativa nazionale) ma solo sul riscaldamento, senza quindi considerare l’acqua calda sanitaria.
Questa interpretazione del GSE non solo riapre, forse a ragione, la procedura di calcolo per la certificazione energetica, ma avrà anche conseguenze nell’ambito della giustizia amministrativa, con contenziosi in tutti gli ambiti in cui la classificazione energetica è coinvolta, dal godimento degli incentivi alle procedura di agibilità di ogni fabbricato nuovo o ristrutturato. Infatti, il calcolare o meno l’ACS, considerando che ha mediamente un peso del 25% sul EPi globale, può determinare degli spostamenti di classe energetica.
ad oggi risultano 6 ricorsi al TAR su incentivi legati al 5° conto energia respinti per via della classificazione energetica errata, con impianti da 20, 200, 443 a 920 Kw ecc., ma ci sono ulteriori impianti controllati fra marzo e giugno rigettati per le stesse motivazioni ma ancora non arrivati al TAR, come evidente in alcuni forum.
http://www.casaeclima.com/ar_18726_ITALIA-Professione--Classi-energetiche-negli-edifici-produttivi-il-GSE-considera-solo-lEP-riscaldamento.html
