Da un conto che ho appena fatto è emersa una curiosità. In un edificio con muratura in pietrame non coibentato, tenendo conto di una stufa a pellet come sistema bivalente (8,5kW caricamento automatico vettore aria del 2009) ho un costo combustibili di 5523 euro (2801 pellet, 2634 metano, il resto corrente). Togliendo la stufa a pellet il costo scende a 5173 euro di cui 5073 per il metano; L'EPi ovviamente sale. E questo nonostante la caldaia non sia una condensazione ma una 3 stelle di 11 anni (Immergas Eolo 27 Superior).
Secondo voi sono risultati attendibili, o sbaglio qualcosa?!

Non intervengo direttamente sul quesito, ma riguardo all'argomento quota energia da associare alla biomassa; non ne citi la quota ma immagino che il caso presente sia lo stesso che hai illustrato nell'altra discussione a cui hai partecipato oggi
(sorgente MICHELA).
Quando in un sistema bivalente il vettore della stufa a biomassa è aria, la quota da assegnare alla stufa NON è sempre il 30% del prospetto (lo so che è comodo); in alternativa la quota vale 0 negli APE.
E' stato ricordato anche in altre occasioni in questo forum; occorre rileggere il punto 8.4.5 della 11300-4, il quale richiede la presenza dei "dispositivi di regolazione individuale della temperatura ambiente" nell'impianto bivalente.

Beh, magari il rendimento della stufa a pellet è inferiore a quello della caldaia a gas.

Lo so. Infatti in questo caso ho tenuto 50% (caricamento automatico).

Ecco, questo mi stava sfuggendo… tra l'altro lo avevo letto e sottolineato. Però il seguito è altrettanto interessante: "Qualora l'edificio sia servito esclusivamente da generatore a biomassa con fluido termovettore aria si considera la quota fornita dal generatore a biomassa pari al 100%".
Ne faccio alcune deduzioni:
1. si parla di generatore e non di impianto, pertanto non è previsto il limite dei 5kW, né l'indicazione che questi debbano essere fissi;
2. da solo, il generatore non costituisce un edificio-impianto, base della certificazione, e va pertanto integrato con la simulazione elettrica per la parte di richiesta eccedente quella fornita dal generatore a biomassa (visto che la quota fornita dalla biomassa viene considerata al 100%);
3. dalla nota del prospetto 23, bisognerebbe capire come individuare la zona effettivamente coperta dal generatore a biomassa, a ancora più come eventualmente associare un generatore a biomassa ad una determinata zona in MC11300;
4. il ragionamento che ne consegue, andrebbe a stravolgere quanto detto nella discussione di Michela e molte altre sull'argomento, rendendo però i risultati degli APE più aderenti alla realtà, sia per i reali consumi ed emissioni di questo tipo di edifici (utilizzo statistico), sia per quanto riguarda i suggerimenti per gli interventi di miglioramento.

Sì, logico. Ma molte persone installano le stufe per risparmiare (e non parlo di CO2 o indici, ma di soldi)… poi magari le cose non saranno come da calcolo perché con la stufa scaldano solo una stanza, comprano il pellet in offerta, ecc… ma sicuramente non sarà un gran risparmio.