Contributo da livello 2 della ISO/OSI:
... La produzione da rinnovabile, abbassa il valore di Epi, da confrontare con quello limite per le verifiche L10 ...
Messaggio originale di studio17:
... nel calcolo della proimaria totale (che come sappiamo poi porta alla classe) si contano anche le rinnovabili, che sommate algebricamente migliorano il risusltato ...
Messaggio originale di mara888sp:
L'aggiornamento della futura legislazione previsto dal famoso art. comma 12 citato da Ging:
"...
1) la prestazione energetica globale dell'edificio sia in termini di energia primaria totale che di energia primaria non rinnovabile, attraverso i rispettivi indici;
2) la classe energetica determinata attraverso l'indice di prestazione energetica globale dell'edificio, espresso in energia primaria non rinnovabile; ..."
secondo quanto l'ho capita io porterà a confermare ciò che dice Mara per quanto riguarda la classe energergetica (cioè resterà come ora), ma cambierà rispetto a quanto dice Studio17 per quanto riguarda i requisiti di prestazione energetica da soddisfare ex 59/09, L10, cioè si limiterà il fabbisogno di EP totale (e finalmente accontenterà anche Ging e Lucking) e si valuterà il contributo di EP rinnovabile.
Contributo da livello 6 della ISO/OSI:
Forse le notizie relative all'EP arriveranno a brevissimo, la direttiva 2012/27/UE deve essere recepita entro il 5 giugno prossimo; il governo aveva già fatto circolare alle associazioni del settore una bozza molto criticata ... vedremo.
Contributo (personale) da livello 7 della ISO/OSI:
Piaccia o meno alla cultura tecnica (anche di questo forum), è stato ritenuto da sempre prerogativa della politica rappresentativa decidere cosa sia o no rinnovabile (378/2001, 59/09, 28/2011, delibere regionali, ecc); ad esempio lo sanno bene i forumisti dell'emilia romagna che possono considerare rinnovabile la cogenerazione ad alta efficienza; mi può stare anche bene che sia lo Stato a decidere cosa sia rinnovabile per la società.
E dopo la decisione europea di puntare al 20/20/20 mi può stare ancora bene che lo Stato decida come si calcolano i costi infrastrutturali ed i costi sociali (emissioni NOx, inquinamento da PM, inquinamento da rumore).
Non mi sta bene invece, da tecnico, che si possa definire (come si vocifera e come a volte in questo forum si è bisbigliato) in futura normativa CTI come tabellare i costi ambientali dell'effetto serra (uno dei fattori della triade 20), o meglio lo accetto per definire il fattore di conversione in CO2 degli F-gas (sono elementi chimici definiti e la tecnica può darne una conversione stabile nel tempo) ma non lo accetto per il fattore di conversione in CO2 della produzione di energia; la produzione delle centrali è dinamicamente un mix di materie prime che cambia continuamente con l'evoluzione dei profili sociali ed economici, e non mi sta bene che venga definito il tal giorno un numero da un ministro e venga modificato chissa quando; vorrei invece che si desse mandato ufficiale ad un'Autority che periodicamente rilevi ed aggiorni le statistiche.
Lo è il GSE per l'energia elettrica e lo deve essere l'ISPRA per la CO2 (tra l'altro ISPRA è l'ente statistico per le quote dell'Italia nel mercato dei titoli mondiali di produzione da effetto serra, perchè non ufficializzare per le norme sulle prestazioni energetiche?).