Buongiorno e scusate anticipatamente la mia ignoranza ... sono un novello.
Ho simulato un appartamento in Masterclima e in Docet ... mi viengono fuori delle prestazione energetica globlali molto vicine tra di loro ma nella classificazione finale con Masterclima mi vengono valori che mi portano l'edificio in classe G, mentre con i valori del Docet mi viene in classe E. Ho uno sfasamento della fasce di classi ....
Dove sbaglio?
Grazie anticipatamente per le risposte.
Fra

Potrebbe essere perchè il docet ti da la classificazione secondo normativa nazionale, mentre Masterclima ti da nello schema delle varie classi energetiche la classificazione secondo normativa regionale (se all'inizio hai selezionato la norm. regionale). Prova a leggere la classe secondo la normativa nazionale sulla stampa dell'ace che puoi produrre con Masterclima, quella deve corrispondere con il docet.
Marco

Fatto, ma non ho risolto ... 😞

Per MC ho una prestazione energetica globale pari a 177.88 kWh/(m2*a) con una classe G per valori >= a 162.030 kWh/(m2*a)
e per DOCET ho una prestazione energetica globale pari a 177.7 kWh/(m2*a) con una classe E per valori < a 193.4 kWh/(m2*a)
... :-(

Se stiamo parlando di normativa nazionale la tabella di classificazione viene "costruita" partendo dal valore di EPi,limite, considerato il valore di separazione tra classe C e D. Le altri classi vengono determinate in % sul limite.
EPi, limite viene calcolato con 2 interpolazioni, una sui GG della località e una sul valore di S/V (coefficiente di forma dell'edificio).
E quindi la tabella di classificazione viene diversa per ogni edificio.

In alcune regioni la cosa funziona uguale, in altre no.
Esempio: la Lombardia (se non ricordo male) ha una tabella "fissa", cioè i valori di separazione tra classi sono sempre gli stessi. Ma occhio che MC non propone la tabella classi Lombarda (semplicemente per chè l'APE va per forza "passato" per CENED e quindi è inutile mettere dei calcoli in più).

Per cui: l'edificio dov'è ubicato?

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Padova

Sono diversi i fattori di forma (S/V) fra i due progetti. Quindi risultati diversi e classi diverse.

P.S.: mi permetto di sottolineare quanto è"sterile" questo tipo di confronto ...

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Quindi classificazione nazionale.
Quello che posso dire è che il calcolo di MC è corretto.
Attenzione al periodo di verifica perchè c'erano tabelle diverse per il 2008, e poi per gli anni successivi.
Magari in DOCET c'è ancora la possibilità di scegliere le vecchie tabelle (che rano più "permissive").

Questa però è l'ultima idea che mi viene.
DOCET credo di averlo javascript:__doPostBack('forum$ctl01$PostReply','')aperto una volta sola tanto tempo fa.

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Trovato il mio errore ... ho un S/V su MC di 0.3 .... 😞 non è possibile, dove sbaglio ...
Grazie a tutti per l'aiuto che ho già avuto.
Fra

Continuo ad avere un S/V a 0.3 non riesco a trovare dove sbaglio ... help.
Grazie a tutti
Fra

S = Superficie disperdente (non la utile calpestabile, ma la disperdente: muri, finestre, pavimenti, ecc.)
V = volume lordo riscaldato
I dati sono in Home > Generale. Il volume deve per forza essere digitato direttamente nel campo.
La superficie disperdente può essere digitata anch'essa oppure caricata in modo automatico; nel secondo caso prende i valori dalle Zone Termiche > Involucro

Attenzione alla sezione Zone Termiche > Generale. Se è stata selezionata la casella "E' previsto ACE per questa zona" i dati di S e V che prende sono quelle dello specchietto sotto la casella.

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Mi posso permettere una precisazione? Vista l'inesperienza, questa definizione potrebbe generare un errore piuttosto grossolano:

Superficie disperdente (non la utile calpestabile, ma la disperdente: muri, finestre, pavimenti, ecc.) verso locali NON dotati di impianto di riscaldamento, ovvero un muro confinante con altro appartamento riscaldato NON deve esser considerato nel calcolo S/V.

Chiedo umilmente perdono. Anche dopo anni di pratica sul campo ogni tanto ricasco sempre nello stesso errore: dò le cose (troppe?) per scontate.
Nel mio cervellino tecno-formattato e iperattivo il termine "disperdente" di per sè esclude le pareti adiabatiche (cioè che separano 2 ambienti alla stessa temperatura, situazione che porta a non avere alcun flusso termico attraverso la parete - e prima che mi tiri le orecchie per aver semplificato troppo la definizione, chiedo venia a lBasa 😊)

Comunque, va bene l'inesperienza, ma, secondo me, un minimo di conoscenza tecnica e normativa inerente l'argomento in cui ci si sta inoltrando è quantomeno consigliabile, se non obbligatoria. Soprattutto se lo si fa per lavoro.

Ciao dalla secchiona di turno 😎

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