rossimarco
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10 anni fa
Ciao a tutti,
premesso che sto lavorando su un certificato per un' azienda industriale formata da più capannoni scaldati ognuno da impianti diversi, e quindi dovrò redigere più certificati pur essendo un'unica unità immobiliare, mi scontro subito con i risultati allo sviluppo del certificato del primo capannone.
Si tratta di capannone prefabbricato tradizionale fine anni 80 primi 90:
i dati di trasmittanza che ho inserito sono cautelativi, considerando che il capannone è affiancato da altri riscaldati mentre ho inserito le pareti come se confinassero con l'esterno
Pannelli 2,00 W/m2K
Uglass 5,10 W/m2K
Portoni 6,00 W/m2K
Pavimento 1,65 W/m2K
Tetto 0,76 W/m2K (unica che potrei rivedere)

n. 1 generatore d'aria calda a terra da 320 kw con rendimento 91,5%
n. 2 generatori d'aria calda pensili (robur) da 66,3 Kw rendimento 88%

Risultato:
1) Classe energetica D (che reputo un pò eccessiva, secondo mè dovrebbe rientrare nella G o max la F)
2) il messaggio "triangolo giallo con esclamativo: attenzione! Il gruppo di generazione non sembra essere dimensionato correttamente (verificare il fattore di carico)

Inizialmente ho provato ad inserire:
- in ordine, generatore a terra da 320 kw poi la somma dei due pensili da 66,3 kw ciascuno,
- generatore a terra e due generatori pensili separati
- somma di tutti e tre i generatori facendo una proporzione del rendimento dei tre generatori

morale, non riesco ad eliminare il messaggio di dimensionamento non corretto.

Chi riesce a darmi un consiglio, un'indicazione o conforto riguardo:
- alla classificazione energetica
- messaggio di dimensionamento non corretto

Grazie

Marco
lbasa
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10 anni fa
Salve Rossi,
in prima ipotesi non ha utilizzato il metodo dei rendimenti precalcolati (non sarebbe uscito il messaggio), col metodo direttiva o analitico è difficile indovinare senza libretto impianto (è quasi sicuro che in azienda non sia disponibile anche se l'obbligo di controllo periodico vale anche per i Robur della situazione) come compilare le maschere (colpa anche della norma poco elastica); controlli innanzitutto se nei risultati il fabbisogno richiesto mese mese viene prodotto dai generatori (fattore di carico); se manca la fornitura richiesta l'Epgl viene calcolato sull'energia reale, non sulla richiesta.

Con l'involucro descritto dovrebbe uscire una classe peggiore.

rossimarco
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  • Classe G Creatore della discussione
10 anni fa

Salve Rossi,
in prima ipotesi non ha utilizzato il metodo dei rendimenti precalcolati (non sarebbe uscito il messaggio), col metodo direttiva o analitico è difficile indovinare senza libretto impianto (è quasi sicuro che in azienda non sia disponibile anche se l'obbligo di controllo periodico vale anche per i Robur della situazione) come compilare le maschere (colpa anche della norma poco elastica); controlli innanzitutto se nei risultati il fabbisogno richiesto mese mese viene prodotto dai generatori (fattore di carico); se manca la fornitura richiesta l'Epgl viene calcolato sull'energia reale, non sulla richiesta.

Con l'involucro descritto dovrebbe uscire una classe peggiore.

Messaggio originale di lbasa:



Innanzitutto grazie per l'interessamento, se ha pazienza di sopportarmi ancora un pò cerco di risolvere il problema con il suo gentile aiuto.

Ho utilizzato il metodo UNI/TS 11300-2:2008 Metodo rendimenti precalcolati (Prospetto 23)
Quindi ho indicato i generatori di aria calda a gas o gasolio con bruciatore ad aria soffiata ..... funzionamento on /off
Ho inserito la potenza termica al focolare 320 kw
Rendimento di combustione del generatore 91,50
Combustibile ho indicato gas naturale ed il resto viene tutto precalcolato

ho effettuato l'aggiunta di altri due generatori che sono i robur che ho indicato precedentemente.

Tenendo i tre generatori separati il primo, quello da 320 kw indica l'energia termica utile richiesta mentre per i restanti due è tutto 0.



franlafo
10 anni fa

Ciao a tutti,
premesso che sto lavorando su un certificato per un' azienda industriale formata da più capannoni scaldati ognuno da impianti diversi,

Messaggio originale di rossimarco:



considerando che il capannone è affiancato da altri riscaldati mentre ho inserito le pareti come se confinassero con l'esterno




Secondo me non puoi fare una certificazione "cautelativa"

Se dici che alcune pareti confinano con altri edifici riscaldati tali pareti non le puoi considerare disperdenti...
Sicuramente ciò potrebbe non generare più l'avviso di generatore sottodimensionato...
albertop
10 anni fa
Usando il prospetto 23 non può apparire il messaggio di errore di generatore sottodimensionato. Molto probabilmente hai un fabbisogno di acs maggiore di 0 e ti sei scordato l'impianto per la produzione di acqua calda.
Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
rossimarco
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10 anni fa
Risposta a franlafo:

Diciamo che la situazione di ogni capannone è piuttosto complessa, mi spiego meglio, il fatto che siano confinanti non implica che tutta una parete sia adiacente completamente, ma solo a porzioni, (alcuni capannoni sono riscaldati altri no. Per avere un primo risultato, ho preferito considerare le pareti tutte esterne per comodità di inserimento, successivamente inserirò i giusti correttivi. Lo sò è sbagliato perchè rischio di lavorare due volte, ma questo lo farò solo con il primo capannone, dopo procederò per giusti gradi con gli altri. L'aver fatto così mi ha permesso di capire in poco tempo che una classe D non può andare bene. Verificherò quanto mi hai detto ma ne dubito. Comunque grazie per il consiglio sempre ben voluto :-)

Risposta ad albertop:
Ho utilizzato il prospetto 23, effettivamente non ho inserito l'impianto per la produzione di acqua calda, l'ho fatto perchè a fianco del capannone è stato costruito un locale bagni con un suo impianto termico che funge sia per acqua calda sanitaria sia per il riscaldamento dei soli locali uso bagno. Pensavo di separare i due ape, ma a questo punto credo sia corretto unirli.
Grazie albertop
PS: purtroppo romperò ancora le scatole perchè un'altro capannoncino di nuova generazione è riscaldato/raffrescato con impianto a pompe di calore, ovviamente la relazione "legge 10" a corredo non è aggiornata e individua ancora un riscaldamento con caldaia a condensazione :-(
Diciamo che mi sono preso una bella patata bollente 😞
lbasa
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10 anni fa

... Secondo me non puoi fare una certificazione "cautelativa" ...

Messaggio originale di franlafo:


Anche dopo la rettifica di Rossi, questo argomento resta; e non vale solo per la quota complessiva delle dispersioni, ma soprattutto per il valore Ep lim funzione di come si fa calcolare ad MC il valore S/V (stiamo parlando di edificio in località da LG nazionali giusto?).

... a fianco del capannone è stato costruito un locale bagni con un suo impianto termico che funge sia per acqua calda sanitaria sia per il riscaldamento dei soli locali uso bagno. Pensavo di separare i due ape, ma a questo punto credo sia corretto unirli ...

Messaggio originale di rossimarco:


Sono servizi igienici ad uso ufficio annesso da inserire come sottozona? Se negativo, la 11300-2 indica di non considerare per APE nazionale il fabbisogno ACS per gli E.8 (non è il classico fraintendimento sulla lineetta al posto della quota, proprio non c'è la riga).
E comunque, aggiungere un Epacs del genere (peraltro con rendimento non cattivo se si parla di generazione istantanea non elettrica) non giustifica secondo me l'attribuzione di classe D ---> E ... ci deve essere qualcos'altro di scorretto.

rossimarco
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10 anni fa

... Secondo me non puoi fare una certificazione "cautelativa" ...

Messaggio originale di lbasa:


Anche dopo la rettifica di Rossi, questo argomento resta; e non vale solo per la quota complessiva delle dispersioni, ma soprattutto per il valore Ep lim funzione di come si fa calcolare ad MC il valore S/V (stiamo parlando di edificio in località da LG nazionali giusto?).

... a fianco del capannone è stato costruito un locale bagni con un suo impianto termico che funge sia per acqua calda sanitaria sia per il riscaldamento dei soli locali uso bagno. Pensavo di separare i due ape, ma a questo punto credo sia corretto unirli ...

Messaggio originale di franlafo:


Sono servizi igienici ad uso ufficio annesso da inserire come sottozona? Se negativo, la 11300-2 indica di non considerare per APE nazionale il fabbisogno ACS per gli E.8 (non è il classico fraintendimento sulla lineetta al posto della quota, proprio non c'è la riga).
E comunque, aggiungere un Epacs del genere (peraltro con rendimento non cattivo se si parla di generazione istantanea non elettrica) non giustifica secondo me l'attribuzione di classe D ---> E ... ci deve essere qualcos'altro di scorretto.

Messaggio originale di rossimarco:



Mi rendo conto che commetto l'errore di sottointendere alcune problematiche, mentre chi legge giustamente non può capire. Proseguo con la mia descrizione perchè penso che pur essendo un mio problema attuale, sviluppare questo argomento potrà servire anche ai posteri. 😊

La regione è Emilia Romagna, i bagni sono al solo servizio di quel capannone/reparto. Gli uffici sono in una palazzina separata.

Per quanto riguarda la struttura e che tutto il reparto me lo ritrovo in classe "D" concordo che ci deve essere un'errore che al momento non riesco a trovare, le trasmittanze dei vari elementi però mi sembrano corrette.