paolo.ximenes
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11 anni fa
Buongiorno, non so se sia un errore mio o di programma ma, calcolando un APE per un edificio non residenziale, una volta inseriti tutti i dati necessari, mi viene attribuita classe energetica A+ per un edificio che dovrebbe invece avere classe G. Qualcuno sa cortesemente aiutarmi nella soluzione di questo problema?
Grazie, Paolo
enrico.g
11 anni fa
hai messo tutti i dati??? spesso in quei casi ci si è dimenticati di un qualche impianto, o nel generale mancano dei dati
paolo.ximenes
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11 anni fa
Grazie Enrico,
probabilmente dovrò leggermi le istruzioni in modo approfondito. Ho rivisto il lavoro sin qui svolto e mi pare sia tutto corretto. Per quanto riguarda la compilazione dei quadri riguardanti gli impianti, devo dire che non esiste nessun impianto (riscaldamento e raffrescamento), per cui non ho elementi per poter compilare tali quadri.
albertop
11 anni fa
L'impianto di riscaldamento DEVE essere comunque simulato:

http://www.masterclima.info/post/Manca-le28099impianto-E-ora-che-fare.aspx 
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borgo1971
11 anni fa

L'impianto di riscaldamento DEVE essere comunque simulato

Messaggio originale di albertop:



Mi inserisco con una riflessione: non sarebbe il caso di colmare in ogni caso la richiesta di energia mancante con un impianto a resistenza, dandone una segnalazione all'utente? Perché se nel caso della mancanza di impianto è chiaro che la temperatura di comfort vada raggiunta con tale sistema, potrebbe essere meno ovvio il caso di impianto insufficiente. Però ritengo logica e necessaria questa integrazione, perché altrimenti c'è il rischio che in presenza di un impianto insufficiente si migliori l'indice di prestazione generale e la classe rispetto all'edificio con un impianto dimensionato correttamente.
albertop
11 anni fa
Certo. Il programma segnala "Attenzione! Il gruppo di generazione non sembra essere dimensionato correttamente (verificare il fattore di carico)." ma non può sostituirsi al progettista (ovvero integrare automaticamente). Lo si potrebbe fare ma (imho) è al di fuori di ogni logica informatica.

E' come quando io (programmatore) scrivo ad esempio:
x = (10*2) + 5)
ed il compilatore mi dice che la sintassi è errata. Anche a me verrebbe da pensare che automaticamente dovrebbe modificare in:
x = ((10*2) + 5)
ma capisco che non è corretto lo faccia lui. Lui mi deve solo avvisare.
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pepato
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11 anni fa
.. mi sembra molto chiaro.
paolo.ximenes
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11 anni fa
Grazie per i vostri utilissimi consigli.
Sono riuscito ad elaborare l'APE. Commettevo un errore sulle quote millesimali.
Spero di ricordarmi tutti i passaggi per l'eventuale prossimo APE.
Grazie ancora 😎
lbasa
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11 anni fa

Mi inserisco con una riflessione: non sarebbe il caso di colmare in ogni caso la richiesta di energia mancante con un impianto a resistenza, dandone una segnalazione all'utente? Perché se nel caso della mancanza di impianto è chiaro che la temperatura di comfort vada raggiunta con tale sistema, potrebbe essere meno ovvio il caso di impianto insufficiente. Però ritengo logica e necessaria questa integrazione, perché altrimenti c'è il rischio che in presenza di un impianto insufficiente si migliori l'indice di prestazione generale e la classe rispetto all'edificio con un impianto dimensionato correttamente.

Messaggio originale di borgo1971:



Questa ipotesi l'hai promossa anche in altro thread (e condivisa da Santo):
http://www.masterclima.info/forum/default.aspx?g=posts&t=3456 

Se ci atteniamo alle regola dell'attuale APE nazionale (cioè in base al DM 26.06.09 coordinato col DM 22.12.12) le metodologie sono due, ipotizziamole:
- Metodo calcolato di progetto: per esso il DM ci dice di prendere l'impianto come realizzato (obbligatoriamente da progetto aggiornato) e non di progettarlo; se tu certificatore aggiungi energia mancante ed io certificatore non la aggiungo (seguendo il formalismo indicato nel thread citato), abbiamo ragione entrambi nei confronti del DM?
- Metodo di calcolo da rilievo sull'edificio o standard: per esso il DM ci dice di fare il rilievo dell'impianto (per questo si usa MC), oppure di certificare per edificio/impianto standard (per questo si usa DOCET), oppure per metodo semplificato All. II; il Legislatore ha scelto poi di simulare impianto fittizio solo per assenza di impianto (All. I); se tu certificatore usi MC ed aggiungi energia mancante ed io certificatore uso MC e faccio come prima, abbiamo ragione entrambi nei confronti del DM?.

Docet in molte casistiche non ti chiede nemmeno la potenza dell'impianto, infatti va per "impianto standard"; ma è abilitato nel dare un'idea della prestazione.
Non credo che MC possa permettersi di lasciare la possibilità di inserire generatori mancanti semplicemente per la giusta libertà di esecuzione del certificatore (sempre responsabile) e mantenere la conformità al DM attuale sulla certificaizone.