simona
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11 anni fa
Buongiorno,
sto facendo la certificazione energetica di un appartamento a Gorizia (Friuli Venezia Giulia) al 3 piano orientato a nord (quindi le 3 pareti che confinano con l'esterno sono a nord-ovest,nord-est e sud-est).. ci sono in tutto 6 finestre in legno con doppio vetro(tipologia di 40 anni fa), 2 per facciata, le pareti sono di 40 cm in mattoni (non isolate), sopra c'è il sottotetto non riscaldato e non isolato.
L'edificio è degli anni 60. La caldaia è abbastanza vecchia, avrà circa 15 anni e purtroppo non ho i dati, infatti ho utilizzato il calcolo semplificato.
Il problema è che mentre il fabbisogno specifico invernale mi viene 168 kWh/mq quello estivo invece solo 5.86 kWh/mq.. è possibile questo risultato?!

Grazie mille..
albertop
11 anni fa

mentre il fabbisogno specifico invernale mi viene 168 kWh/mq quello estivo invece solo 5.86 kWh/mq.. è possibile questo risultato?!

Messaggio originale di simona:


Si.
Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
simona
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  • Classe NC Creatore della discussione
11 anni fa
Grazie.. il problema è che l'Ente Regionale al quale devo inviare la certificazione non gli va bene come risultato (0 per il raffrescamento).. e mi chiede di fare il calcolo a mano (o su un foglio excel che mi hanno inviato loro) per giustificarlo.. il mio problema è che non so da dove partire farlo.. esiste un metodo più facile in cui non rischio di sbagliare?!
Sulle norme UNI TS ho visto la formula ...😕 😕 😕 aiuto!!!
Sennò sapete dirmi se su MC 11300 posso fare solamente questo calcolo?!

Grazie mille... sono ancora all'inizio sull'argomento..
mara888sp
11 anni fa
Riferimento normativo: UNI-TS 11300 Parte 1 - Punto 10.2 - Formula 16
La formula proposta è un equazione che alla fine confronta la temperatua esterna media giornaliera ---- Calcolata per interpolazione lineare sulle temperture medie mensili al 15 del mese (quelle della 10349 per capirci) immediatamente precedente e immediatamente successiva al giorno considerato (na passeggiata!!)--- con un'altra tempreatura che viene calcolata "tirando in ballo":
- La temperatura interna di progetto (26°)
- Gli apporti gratuiti del giorno considerato
- La durata del giorno
- Il coefficiente di scambio termico dlel'involucro H

Fino a che l'equazione è verificata, siamo nel periodo di raffrescamento.
Lasciando stare ragionamenti e conti che si fa prima a digerire 2 Kg di 'mpepata di cozze mista a cotechino e purè... in particolari condizioni di involucro, apporti e clima PUO' TRANQUILLAMENTE SUCCEDERE CHE L'EQUAZIONE NON SIA MAI VERIFICATA (sempre se la matematica non è ancora diventata un'opinione).

Mai entrata in una malga in montagna a ferragosto? Quelle coi muri da 50-60 cm?
Fuori il sole sembra che abbia deciso di fondere la roccia, dentro ci vuole la felpina...
Ecco, questo è uno dei casi in cui l'equazione non si verifica.

Justo?
Molti sentono. Qualcuno ascolta. Pochi capiscono.
borgo1971
11 anni fa

o su un foglio excel che mi hanno inviato loro

Messaggio originale di simona:


Siccome lavoro con lo stesso ente... mi fai avere il foglio che ti hanno mandato? Mi incuriosisce...
Per il tuo problema: anch'io ho avuto casi in cui il raffrescamento veniva 0, e guarda caso sempre con sottotetto non isolato (facciata sud ombreggiata da ampio portico), e ho dovuto "litigare" con ARES: alla fine (dopo averlo verificato più volte) l'ho spedito dichiarando che il risultato era corretto... certo che è stato uno dei tanti in cui è meglio non fare il conto del guadagno orario. 💤
albertop
11 anni fa

o su un foglio excel che mi hanno inviato loro

Messaggio originale di simona:


Posso averlo anch'io questo file Excel? (se contiene qualcosa di calcolo e non solo dichiarazioni).

La 11300-1 (paragrafo 10.2) prevede un metodo (abbastanza) sofisticato (derivato direttamente dalla UN 13790) per stabilire quanti sono i giorni in cui viene richiesto raffrescamento estivo (le dispersioni non riescono a smaltire gli apporti gratuiti e quindi è necessario intervenire con un impianto di raffrescamento).

Questo é l'unico metodo previsto dalla UNI/TS 11300-1.

Alcune software "around" (di solito i più semplici) non prevedono questo algoritmo e, molto più semplicemente, stabiliscono arbitrariamente (S.E. & O da parte mia, non è scritto da nessuna parte) che la stagione di raffrescamento è ... quando non è attivo il riscaldamento (dal 16 aprile al 14 ottobre). Inoltre, sempre i medesimi software semplificati, ben di rado eseguono variazioni di temperatura per differenza di quota dalla località di riferimento.

Per come è realizzato l'algoritmo di cui alla formula [2] della UNI/TS 11300-1 se Qc viene calcolato in questo modo sarà sempre maggiore di zero. Nella pratica, oggi 6 maggio, nel nostro ufficio (piccolo, 4 persone + 4 computer) non si sente l'esigenza di un impianto di raffrescamento. Immagino sia così anche in FVG.
Se anziché parlare di un ufficio in pianura padana, consideriamo un edificio residenziale "vetusto" ad altezza slm maggiore dei 300-500 mt, utilizzando il metodo UNI/TS 11300-1, si avrà come risultato che il raffrescamento sarà necessario solo per qualche giorno all'anno (o neanche quello).

Purtroppo l'Ente di cui si parla, utilizza (o ha utilizzato) EW, BC, etc ... ovvero software semplificati, si è fatto l'idea che l'estivo debba avere sempre un EPe,invol maggiore di 0. Ma questo è contrario alla UNI/TS 11300-1 (provare per credere).


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