Anch'io mi trovo in una situazione simile, dove però si recupera un deposito al piano terra e in più si divide in due l'unità immobiliare, mantenendo un unico generatore.
Leggendo e rileggendo le leggi prima di parlare con il comune, ritengo che non ci sia ristrutturazione di impianto di termico, quindi non scatta l'obbligo di copertura ACS, questo in virtù della definizione di ristrutturazione di impianto termico, "è un insieme di opere che comportano la modifica sostanziale sia dei sistemi di produzione che di distribuzione ed emissione del calore;" - nel tuo caso come nel mio, c'è un ampliamento senza cambio del sistema di produzione.
Un'altra questione poi è se l'ampliamento è maggiore del 20% del volume riscaldato esistente - ad es. nel mio caso sì, quindi io ritengo si debbano far rientrare nei limiti anche le strutture che non tocco (art. 3 c. 2 lettera b del D.L. 192/05 e modifiche successive), oltre all'EPi - anche se spero di sbagliarmi