Ovviamente i due tipi di generatore sono diversi concepiti per scopi diversi.
Il primo (Rendimenti precalcolati, prospetto 23) è "standard" ovvero è disponibile in tutti i suoi particolari nella UNI/TS 11300-2. Quando non sono disponibili dati più dettagliati (esempio dati del fabbricante), è possibile utilizzare appunto il metodo "rendimenti precalcolati". Lo spiega la definizione stessa:
il rendimento è stabilito a priori in funzione del tipo di generatore (e non dei suoi dati tecnici).
Il secondo (generico) è molto simile ma con la differenza che il rendimento lo stabilisce il progettista. A che serve? Se ad esempio, di uno scaldaacqua il produttore dichiara un rendimento medio stagionale del 72,5% (che non si ritrova nei dati tabellati), è possibile gestirlo.
Il valore predefinito del
rendimento termico di generazione di questo secondo tipo è comunque il 100%.
Con questo tipo di generatore si possono gestire le resistenze elettriche di integrazione, simulare un impianto che non c'è e molti altri casi di cui si conosca il
rendimento termico stagionale.
Nei generatori, uno dei meccanismi più importanti incorporato nel programma sono i fattori di conversione in energia primaria (rinnovabile e non). Anche se non è immediatamente comprensibile, il combustibile non serve praticamente a nulla. Ma questo è altro discorso.
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