Andrea Scaglini
12 anni fa
Salve a tutti,
volevo chiedere una cosa riguardo al calcolo di MC Impianto.
Perchè nel calcolo dei carichi termici estivi, nel conteggio dei carichi interni, non si tiene di conto del fattore di accumulo?

Grazie.
albertop
12 anni fa
L'algoritmo di calcolo implementato nella procedura estiva:
Carlo Pizzetti - Condizionamento dell'aria e refrigerazione. Teoria e calcolo degli impianti
http://www.ibs.it/code/9788840811659/pizzetti-carlo/condizionamento-dell-aria.html 
non prevede accumulo per i carichi interni ma solo un "coefficiente di contemporaneità".
Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
Andrea Scaglini
12 anni fa
A pag. 174 del suddetto libro (parte prima) (paragrafo 3.12 "L'accumulo del calore radiante nelle strutture degli edifici"), si dice che la tabella 3.22 (tabella con fattori di accumulo) è impiegata per determinare il carico termico effettivo dovuto all'illuminazione e che può essere impiegata per determinare il carico dovuto alle persone.

Il dubbio mi è venuto fuori comparando altri risultati con quelli di MC Impianto.
Quando si hanno ambienti di grosse dimensioni, la differenza fra questi carichi inizia ad esser notevole..

Comunque era solo una curiosità, non voglio far polemica.

Grazie.
lbasa
  • lbasa
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11 anni fa
Salve,
il post è vecchio ma il titolo mi ha attirato, in questa stagione intermedia che induce a cercare artifici di comportamento prima di decidere di avviare definitivamente l'impianto di riscaldamento.
In realtà l'argomento riguarda l'estivo: pazienza.

Non ho la bibbia di Pizzetti, farò un'osservazione frutto di memoria e di logica.
La tabella citata da Scaglini (che riguarda gli apporti interni, le rientrate solari seguono un modello di accumulo più ciclico) contiene valori, alla fine tabulati per essere utilizzati, ma che nascondono la fatica di studi sperimentali ed analitici (magari di studenti immolati alla fama dei baroni universitari): soprattutto sono funzione del numero di ore di funzionamento dell'impianto estivo (dalla sua accensione in quel giorno) e, cito una frase recuperata da un vecchio progetto (l'avrò copiata da qualche fonte), "... sono applicabili solo nel caso la temperatura sia mantenuta costante e cioè quando l'impianto di condizionamento è in funzione 24/24h .."; se l'impianto fosse in funzione solo durante il tempo eventuale accensione delle luci cioè, per logica (la logica utilizzata da Pizzetti), quando è presumibilie vi sia presenza di persone, l'effetto di accumulo non dovrebbe essere considerato e si assume come carico il carico effettivo (legato al fattore di contemporaneità).
L'ASHRAE mi pare sia più dettagliato (ma in inglese non è facile).

A proposito di metodi alternativi: il vero problema è che il modello fisico matematico per la valutazione estiva non è affatto definito univocamente; CARRIER? TFM? RTS? Pizzetti in versione AERMEC? come comparare metodo quando lo stesso set di dati di ingresso è diverso?

MC Impianto è anche stato strumento interno di un produttore di macchine di climatizzazione: si può pragmaticamente sperare che approssimazioni inevitabili rispetto ad una teoria complessa, per difetto in qualche punto e per eccesso in altri, nella storia ha mediamente centrato gli obbiettivi di dimensionamento.

Magari Scaglioni non frequenta + il forum ... ed ora è ASHRAE Chairman e ci regalerà i Fundamentals 2013) (mi prenoto)