ale77
  • ale77
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  • Classe NC Creatore della discussione
8 anni fa
Buongiorno,
in un condominio del 2013 nato con impianto centralizzato e contabilizzazione (un contatore per ogni appartamento che misura i Kwh ora per riscaldamento e ACS), la quota fissa è attualmente divisa in parti uguali.
Non abbiamo tabelle millesimali di riscaldamento.
A chi dobbiamo rivolgerci nella zona di Bari per far redimere le tabelle per ripartire il consumo involontario secondo la norma UNI 10200?
Qual'è approssimativamente il costo per questa prestazione?
Grazie.
mandi
  • mandi
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  • Classe G
8 anni fa

Buongiorno,
in un condominio del 2013 nato con impianto centralizzato e contabilizzazione (un contatore per ogni appartamento che misura i Kwh ora per riscaldamento e ACS), la quota fissa è attualmente divisa in parti uguali.
Non abbiamo tabelle millesimali di riscaldamento.
A chi dobbiamo rivolgerci nella zona di Bari per far redimere le tabelle per ripartire il consumo involontario secondo la norma UNI 10200?
Qual'è approssimativamente il costo per questa prestazione?
Grazie.

Messaggio originale di ale77:



Questo dovrebbe essere l'iter:

1) ad un professionista che certifichi la quota di involontario secondo quanto indicato nella norma 10200 "millesimi di riscaldamento" (potenza di dispersione stato originario di come costruito).
2) ad un professionista che verifichi se i contacalorie sono conformi alle norme MID, e se è presente un contatore elettrico dedicato alle utenze elettriche di centrale.
3) verificare se c'è un contatore carica sanitario e uno linea riscaldamento.
4) la relazione del professionista deve essere compresa anche del valori previsionali di spesa.
5) Il costo della prestazione deve essere minima di 250 € ad appartamento...... non è possibile fare di meno in quanto si tratta di un certificato energetico a tutti gli effetti.
Ovviamente troverà "professionisti" che le faranno anche 60€ ad appartamento.... ormai sono quelle le cifre!! (cose vergognose). Tali "professionisti" sono gli stessi che dicevano: "come è possibile fare i certificati a 50 € in internet?" pur sapendo che il lavoro per una pratica 10200 è circa il doppio rispetto ad una certificazione.
Se non ha fretta, entro il 31/12/2016 troverà sicuramente qualcuno che le farà una cifra di 40 € ad appartamento!.
Saluti.😠 😠 😠 😠 😠

garcangeli
8 anni fa
Aggiungo:
Mentre per l'APE, alla fin fine (ma erroneamente, perchè se ben fatto è utile) viene visto solo come un altro pernicioso documento che rimane nel cassetto e serve solo perchè la legge lo prevede altimenti mi fanno la multa se vendo o affitto, la ripartizione secondo UNI10200 è importante che venga fatta bene, altrimenti le spese sono suddivise a vanvera... bel risparmio nel tempo...
Michele Vignoli
8 anni fa
non sono d'accordo, l'APE per farlo fatto bene.... bisogna praticamente fare una legge 10.... inoltre è INUTILE non fosse altro che ogni 2 mesi (facciamo 3???) le normative variano col risultato che non c'è un APE confrontabile ad un altro!!!! utile confrontare le pere con le mele vero ?!?!!?
ad esempio, vi siete accorti le "classi A1/2/3/4" post edificio di riferimento .... come dire.... sono molto simili alle precedenti "B"?
dai valà, ma di cosa stiamo parlando ?

peccato perchè se fatti tutti con le stesse norme sarebbe stato almeno un indicazione in + per il cliente finale.
invece si si sono infilati tutti LOBBY REGIONI e chi + ne ha ne metta .... risultato : CARTA STRACCIA. soggetta a multe , per giunta!
terramaricolo
8 anni fa
Sono perfettamente d'accordo con Michele Vignoli.

Il vero business sono i corsi, prima da certificatore, adesso da controllore.
Voglio proprio vedere cosa s'inventano il prossimo anno!

Buona serata a tutti.
garcangeli
8 anni fa
Sicuramente come ben dite la normativa per gli APE ha numerose lacune.

Ma è pur sempre meglio che nulla: occorre sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che gli edifici consumano (e tanto anche!) e rappresentano il principale consumo energetico (negli usi finali svettano in prima posizione con un bel 35%, seguono trasporti 31% e industria 23% - Dati ENEA Piano Azione 2011) e di inquinamento (in questo probabilmente se la battono con gli allevamenti di mucche, suini e pollami vari).

Inoltre avere un'indicazione sensata (non del tipo "metti la caldaia perché non c'è impianto termico" come qualcuno si lamentava di non poter fare più visto che ora non ha nessun miglioramento dovuto al differenziale di f,p fra energia elettrica -ex simulazione- e gas) sui possibili miglioramenti è uno stimolo ulteriore per fare qualcosa di utile.