Probabilmente la questione è stata sollevata già in precedenza! Però volevo riproporla per cercare di arrivare al bandalo della matassa:
PARETE FITTIZIA
se si tiene conto dell'esempio riportato sul 192 (punto 21 delle definizioni presenti nell'Allegato A) si può calcolare rapidamente come intervenire per ridurre le dispersione aggiuntive dovute alla presenza di un ponte termico, solo qualora quest'ultimo sia un pilastro in una parete!!!
si ponga però il caso del ponte termico che si genera nel punto di giunzione tra una copertura (solaio di calpestio, ecc) ed una parete verticale: qual è la parete fittizia in questo caso? se non è indicata esplicitamente nel 192, bisogna procedere per deduzione dato che individuare la parete fittizia vuol dire calcolare la trasmittanza del ponte termico e valutare se questo è corretto o meno (punto 23 delle definizioni presenti nell'Allegato A).
Ma si può procedere per vie DEDUTTIVE nel caso di calcoli soggetti a prescrizioni di legge? La risposta è ovviamente negativa.....
Per cui a voi la domanda:
COME SI INDIVIDUA LA PARETE FITTIZIA NEI VARI CASI DI PONTE TERMICO?
grazie