Il fatto che il solaio sia disperdente o meno poco cambia a questi fini (semmai per il non disperdente, cioè quello di divisione fra Unità Immobiliari riscaldate, dovrai dividere per due l'effetto del ponte termico e considerarlo metà a quella di sopra, meta a quella di sotto).
Cerchiamo di capire come viene calcolato questo benedetto ponte termico o, meglio, il coefficiente PSI che rappresenta il ponte termico.
L'effetto del PT lo andiamo a inglobare nel coefficiente PSI che ci indica per metro lineare di ponte termico e per differenza di temperatura fra dentro e fuori quanta potenza dobbiamo andare a sommare (PSI positivo) o a sottrarre (PSI negativo) al calcolo primitivo U*A*DT per arrivare ad un valore di potenza (speriamo) più aderente al valore vero e calcolabile con metodo sofisticato (es. Analisi agli elementi finiti in 2 dimensioni).
Vediamo lo stesso concetto da un altro punto di vista: non ho l'abaco CENED, oppure ce l'ho ma po**a miseria mi esce in continuazione quel dannato warning che sono fuori campo di applicabilità... che fare?
Proviamo con Therm.
Disegnamo la struttura solaio e parete con i minimi elementi essenziali, per almeno 1000mm dallo spigolo in entrambe le direzioni orizzontali e verticali, definiamo le condizioni al contorno (esterno interno temperature coefficienti liminali, ecc.) diamo un nome diverso (tag) alle varie facce dove ci interessa avere un subvalore del flusso... salviamo... diamo fuoco alle polveri!
Therm ci risponde con alcuni valori di potenza.
In definitiva abbiamo che nell'unità di tempo passano (ad es.) 13,2W/m (Fi2D), cioè attraverso quella specifica struttura composta da specifico solaio disegnato per 1m e specifica parete disegnata per 1m (e che entrano nello schermo per 1m di default, quindi in totale 2mq di superficie, ma per un po' il quadro lasciamolo da parte) passano 13,2W/m.
Supponiamo ora che il Solaio abbia U1=0.3 e spessore 30cm, e la parete abbia U2=0.26 e spessore 40cm
Quindi col conto basico farei (mi ero esteso 1 m dall'intradosso/spigolo interno quindi usando misure esterne ho 1+0.4 per il solaio e 1+0.3 per la parete):
0,3*1,4*1*20+0,26*1,3*1*20 = 15,16W ovvero dividendo per 1m che entro nello schermo (quell'1 solo soletto nel conto) 15,16W/m
Cioè col conto basico sovra stimo di 1,96W/m le dispersioni reali, per cui se uso le misure esterne dovrò togliere qualcosa, ma visto che ad un elenco di oggetti non posso togliere nulla che non ci sia già mi tocca AGGIUNGERE un elemento NEGATIVO.
Se usassimo misure interne avremmo evidentemente:
0.3*1*1*20 + 0.26*1*1*20 = 11,2W ovvero 11,2W/m se divido per il solito metro che penetra nello schermo.
Cioè sottostimo le dispersioni di 2W/m... pertanto in questo caso dovrò aggiungere qualcosa di positivo.
Se allora prendo il valore di potenza che esce dal conto sopraffino lo divido per il DT e gli sottraggo il conto basico, ottengo il rappresentante del ponte termico:
PSI = Fi2D/DT - U1*L1 - U2*L2 [W/m]
PSIe= 13.2/20 - .3*1.4- 0.26*1.3 = -0.098 W/m
PSIi = 13.2/20 - .3*1 - .26*1 = 0.1 W/m
Eccolo qui che il nostro PSI a volte esce positivo, a volte negativo... ma con le misure interne MAI negativo.
Conto comunque veramente infingardo che ad un matematico poco farà inorridire, ma ad un ingegnere gli fa subito drizzare i capelli in testa per l'effetto moltiplicativo dell'errore che ottengo quando vado a sottrarre quantità piccole e simili....
Avendo ora capito questo PSI da dove esce non dovrebbe essere troppo complesso capire quante volte inserirlo....
Modificato dall'utente
8 anni fa
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Motivo: Non specificato