Le nuove classi non possono essere paragonate alle vecchie classi.
Premesso questo... io non lo so il giusto modo di procedere.
Il massimo che posso indicare è la strada per trovare un negozio di scarpe (quella non le sbaglio MAI! 😎)
Sono un tecnico software, non ho nozioni di tecniche della costruzione o di quant'altra materia tecnica "edilizia".
Io so come inserire
operativamente un pavimento nel programma. Io so come inserire
operativamente un solaio su ambiente non riscaldato.
Io so che c'è una norma dedicata solamente ai pavimenti (UNI EN ISO 13370) che prevede le tipologie di pavimento che sappiamo, tra cui una è il "pavimento su intercapedine", e se non ricordo male, se l'intercapedine supera i 50 cm di altezza, si passa al caso "su piano interrato non riscaldato".
Io leggo le normative e cerco di capire cosa c'è scritto, e come "funziona" un calcolo (soprattutto come funziona il calcolo), ma non ci penso neanche lontanamente a interpretarle (quello lo lascio fare a chi ha le carte in regola per farlo).
Al massimo posso "intuire" qualcosa, o riportare le interpretazioni di altri.
E mi pare di aver "intuito" (quindi non ho nessuna dimostrazione matematica della veridicità della cosa, è solo un'idea mia mai confermata) che la 13370 si applica se intercapedine (o piano non riscaldato) sono, almeno per una parte, interrati.
Quella del solaio interno a flusso discendente su soletta/vespaio probabilmente si riferisce a intercapedini/vespai completamente fuori terra.
Il fatto che usando quella la classe passi da classe D a G ci può anche stare, perchè le dispersioni sono più alte, visto che è tutto fuori terra (=esterno) e quindi non viene "mitigato" dal passaggio per il terreno (ragionamento sempre ad intuizione).
Ma non posso dirti io se è giusto l'uno o l'altro
Al massimo posso chiedere un intervento da qualcuno che ci ha già sbattuto contro a un caso simile a questo e ha trovato la soluzione
Molti sentono. Qualcuno ascolta. Pochi capiscono.