tetimoroni
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9 anni fa
Ho aperto questa discussione per schiarirmi le idee su quali sono le norme per la progettazione impianti ACS con scaldacqua a gas di potenza superiore a 35 kW, in relazione alla possibilità di scarico a parete.

Ogni contributo è benvenuto.

Tanto per rendere più semplice il tutto facciamo un esempio.
Progetto ove si prevede uno scaldacqua a gas, da installare in esterno di condominio per un attività commerciale, meglio ancora se di potenza superiore a 35 kW.

In commercio esistono molti diversi prodotti con scarico diretto (senza canna fumaria), sia sopra che sotto i 35 kW.

Aspetti normativi

Il 152/06 aggiornato dice che:
"Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate".

La UNI 7129 si applica solo ad impianti termici non superiori a 35 KW, anche se è l'unica che da un idea di distanze di rispetto da osservare. Chiaramente se si è sopra ai 35 kW si avranno maggiori rischi e pertanto è lecito aspettarsi delle distanze di rispetto maggiori.

Il DM 12/4/2006 , che si usa quando si progettano centrali termiche con potenza maggiore di 35 kW, esclude nel campo di applicazione gli apparecchi di tipo A, e quindi non si applica a quasi tutti gli scaldacqua da esterno, indipendentemente dalla potenza.

Pertanto, se l'unità commerciale è "assimilabile" a residenziale (cosa si intende con assimilabile è molto discutibile: secondo quale criterio? a seconda dell'uso dell'immobile, a seconda dell'uso dell'impianto, a seconda della durata di utilizzo, ma?) non vi sarebbero limitazioni a scaricare a parete, salvo limitazioni di norme locali più stringenti.

Per assurdo, se metto un impianto per ACS costituito da una batteria di scaldacqua in cascata da 100 kW, questo può scaricare a parete del condominio, senza nessuna regola chiara di distanze di rispetto, magari per una lavanderia o una attività sportiva con docce o per altra attività che usa molta ACS, quindi con scaldacqua spesso in funzione, senza neache l'obbligo del NOx

Forse, e spero, di essermi perso qualcosa, magari sono solo troppo stanco.


"Muttley fa qualcosa... medaglia medaglia medaglia!"
lbasa
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9 anni fa

... Forse, e spero, di essermi perso qualcosa ...


Si, qualche aggiornamento finalmente c'è (e non è preferibile "sperare" di perdere la notizia sulla normativa in quanto necessaria per la conformità):
http://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=article&id=2604:impianti-a-gas-applicare-la-norma-uni-11528-2014-impianti-a-gas-di-portata-termica-maggiore-di-35-kw-progettazione-installazione-e-messa-in-servizio&catid=168:altri-prodotti&Itemid=2461 
http://www.fluepedia.com/wp-content/uploads/2014/10/UNI-11528-2014.pdf 
Peccato non abbia avuto notizia di questa opportunità in zona:
http://www.ordineingegneripisa.it/files/documenti/2015.1.21.19.44.59_1397.pdf 

C'è ancora qualche possibilità di scarico diretto per particolari condizioni di caldaie a condensazione sotto i 70 kW.

tetimoroni
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9 anni fa
Grazie Ibasa per le informazioni sulle nuove norme che non avevo preso in considerazione.

Ti ringrazio molto anche per la circolare VV.F., molto utile, che permette quindi di usare la UNI11528 con i VV.F., ad integrazione della DM 12/4/96.

Sto leggendo ora la UNI 11528_2014 che in pratica estende la UNI7129 agli impianti maggiori di 35 kW (e quindi è cogente?) ma non trovo alcun riferimento agli impianti di tipo A, e quindi agli apparecchi che scaricano a parete. Solo indicazioni per tipo B e C, ossia gruppi da interno.
Sono io che mi sono perso qualcosa o anche la UNI 11528 non prende in considerazione e/o vieta gli apparecchi di tipo A con potenza superiore a 35kW?


"Muttley fa qualcosa... medaglia medaglia medaglia!"
tetimoroni
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9 anni fa
Leggendo meglio la UNI11528, che non tratta il tipo A, indica la posizione dei terminali per il tipo B e C a parete, ove consentito (uno scaldacqua non è impianto per D.lgs 192/05 aggiornato e quindi in genere è consentito scarico a parete, salvo limiti regionali/comunali).
Mi sembra quindi che ci siamo, c'è una norma che indica le distanze di rispetto.

grazie Ibasa
"Muttley fa qualcosa... medaglia medaglia medaglia!"
garcangeli
9 anni fa
Ma è ad uso condominiale o della singola unità immobiliare?
tetimoroni
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9 anni fa
Singola unita' immobiliare (palestra), solo per ACS


"Muttley fa qualcosa... medaglia medaglia medaglia!"
garcangeli
9 anni fa
Uso residenziale e assimilabile... cioè che è ad esso simile.
Una palestra consuma acqua come una casa dove ci vive una famiglia?
Non credo...

Seppur non assimilabili... fosse stata una libreria... potevi anche tentare... ma per una palestra come fai a convincere un ispettore che lo scaldacqua non sarà usato in modo maggiore da quanto avverrebbe in una famiglia media?
Perchè alla fine la ratio credo sia questa: evitare di appestare i vicini con i tuoi gas di scarico... e se per il riscaldamento si presuppone un funzionamento duraturo nel tempo nella stagione invernale, per l'acs di solito le accensioni sono dell'ordine di minuti... cioè 1 o 2 ordini di grandezza inferiori... quindi concedono qualche deroga... per un uso tipico residenziale...
...ma una palestra... o un ristorante

....è impianto termico

Quindi pensa a come convincere a fare una canna fumaria per portare i fumi della combustione oltre la copertura...

Oppure rimangono sotto i 70kW e prendono una caldaia a condensazione classe 5 NOx, nel rispetto della a UNI 11528 (come già suggerito prima) o della 7129/2008, secondo quanto derogabile grazie al dlgs 102/14.
Oppure una pompa di calore, anche abbinata (nella stessa "scatola") ad una caldaia.
Kalz
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9 anni fa
Solitamente alcuni produttori di questi apparecchi, che io sappia, il primo a idearli è stato Rinnai, nel loro libretto uso e manutenzione danno indicazioni relativamente alle distanze di rispetto dello scarico diretto all'esterno, dato che non hanno un canale da fumo, ma una specie di plenum per l'espulsione dei fumi proprio frontale la caldaia, solitamente riprendono le distanze dei terminali di scarico riportati nei prospetti della 7129/08 -3 per generatori a tiraggio forzato.
Dato che l'apparecchio ha una potenza termica superiore a 35 kW, c'è la possibilità di seguire la UNI 11528, però dato che trattasi di condominio devi seguire quanto richiesto dal DL 102, in sostanza a mio avviso non è possibile scaricare diretto all'esterno con un apparecchio del genere in quanto anche se viene fatta un asseverazione e si rispettano i punti del DL 102 i condomini non accettano mai una cosa del genere.
Inoltre un apparecchio del genere è un impianto termico, in quanto le deroghe riportate sopra valgono solo per gli scaldaacqua unifamiliari, nel caso specifico tale tipologia di impianto/apparecchio non rientra in questa deroga e pertanto deve essere considerato, per le modalità di scarico, per le norme tecniche di prevenzione incendi, e manutenzione periodica del DPR 74, come impianto termico a tutti gli effetti.