Pluto
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9 anni fa
Buongiorno a tutti,
sto redigendo APE per classico appartamento in condominio con risc centralizzato e boiler interno.
Nei valori finali mi viene fuori un Epi,invol enorme: 371 !
Secondo voi da cosa può dipendere?
malfattore
9 anni fa
Scarsa prestazione energetica dell'edificio? Oppure qualche errore nell'inserimento dei dati? Ci dai qualche info? Potrebbe essere anche corretto.
Pluto
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9 anni fa
ho verificato che non avevo inserito negli "scambi termici con l'esterno: trasmissione": le temperature dell'edificio adiacente.
Ora l'ho inserite e mi è crollato l'EPi,invol a 12 !
...capisco la differenza tra prima e dopo l'inserimento delle temperature, ma così elevata mi sembra eccessivo...
ora ho un EPi pari a 30...
continuo ad ottimizzare...
franlafo
9 anni fa

ho verificato che non avevo inserito negli "scambi termici con l'esterno: trasmissione": le temperature dell'edificio adiacente.
Ora l'ho inserite e mi è crollato l'EPi,invol a 12 !

Messaggio originale di Pluto:




😕 perchè in edificio in appartamento condominiale inserisci le "dispersioni" con ambienti adiacenti alla stessa temperatura?

Per norma i muri di confine con unità immobiliari adiacenti non li devi vedere disperdenti perchè isotermi....
Pluto
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9 anni fa
SI, è che il programma di default inserisce una temperatura dei confinanti pari a 0°...
correggendo accuratamente questo e modificando qualcos'altro sono riuscito ad avere una classe G,
contro la classe D che mi dava prima...che per un appartamento con finestre degli anni 70 e boiler
elettrico era impropria...

borgo1971
9 anni fa
E infatti fralanfo ti ha suggerito che le pareti verso locali a pari temperatura (e che pertanto non sono disperdenti) non si devono inserire affatto. Anche perché se hai impostato il calcolo automatico della superficie disperdente, ti sballa il limite basato su S/V.
geom.ramundo
9 anni fa

Anche perché se hai impostato il calcolo automatico della superficie disperdente, ti sballa il limite basato su S/V.

Messaggio originale di borgo1971:



su questo dissento, anche io inserisco le superfici non disperdenti, ovvero adiacenti con locali a stessa temperatura.
se debitamente inserite alla fine "è solo un lavoro inutile" perchè, giustamente, non le tiene in considerazione nè hai fini delle dispersioni, nè hai fini del calcolo del S/V.

basta provare a fare una copia del file e cancellare tutte le superfici "non disperdenti".
non deve cambiare niente!!!!
se cambia qualcosa vuol dire che non erano state inserite correttamente.
TechRulez
9 anni fa

E infatti fralanfo ti ha suggerito che le pareti verso locali a pari temperatura (e che pertanto non sono disperdenti) non si devono inserire affatto. Anche perché se hai impostato il calcolo automatico della superficie disperdente, ti sballa il limite basato su S/V.

Messaggio originale di borgo1971:



Il discorso a mio avviso è diverso:
Pareti isoterme, per UNI 11300, possono non venir considerate nel calcolo. MC ti permette di inserirle comunque e di stabilirne le temperature mensili perchè potresti trovarti nella situzione ( mi è capitato diverse volte) di sapere che l'appartamento confinante viene usato (ad esempio) solo d'estate.
Questo comporta che la mia parete da (invento) 10 metri, d'inverno, scambia con un ambiente che REALMENTE è a 10 gradi.
Ovviamente i numeri sono ben che diversi 🙂
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malfattore
9 anni fa

E infatti fralanfo ti ha suggerito che le pareti verso locali a pari temperatura (e che pertanto non sono disperdenti) non si devono inserire affatto. Anche perché se hai impostato il calcolo automatico della superficie disperdente, ti sballa il limite basato su S/V.

Messaggio originale di TechRulez:



Il discorso a mio avviso è diverso:
Pareti isoterme, per UNI 11300, possono non venir considerate nel calcolo. MC ti permette di inserirle comunque e di stabilirne le temperature mensili perchè potresti trovarti nella situzione ( mi è capitato diverse volte) di sapere che l'appartamento confinante viene usato (ad esempio) solo d'estate.
Questo comporta che la mia parete da (invento) 10 metri, d'inverno, scambia con un ambiente che REALMENTE è a 10 gradi.
Ovviamente i numeri sono ben che diversi :)

Messaggio originale di borgo1971:



Tutto ciò è molto corretto, sopratutto per una diagnosi energetica (più utile di certo di una semplice APE). Ma per la certificazione energetica fine a se stessa l'immobile va valutato in condizioni standard, che, secondo il mio punto di vista, deve prescindere dall'utilizzo personalizzato degli ambienti e delle condizioni magari "fuori standard" degli ambienti confinanti. Se ad esempio i vicini si trasferissero definitivamente li, o vendessero a qualcuno che ci abiterà in modo continuativo perchè la mia APE ne deve risentire?
mariooh
9 anni fa
per come l'ho capita io, se vengono inseriti le pareti a confine con i locali adiacenti abitati, il software non li considera nella certificazione energetica in quanto non rientrano nelle dispersioni energetiche, e neanche nell'S/V.
Ho però la possibilità di fare il calcolo della potenza dei singoli locali, per cui l'opzione VA vicini assenti, può essere utile per il dimensionamento dei terminali.
saluti

mara888sp
9 anni fa

per come l'ho capita io, se vengono inseriti le pareti a confine con i locali adiacenti abitati, il software non li considera nella certificazione energetica in quanto non rientrano nelle dispersioni energetiche, e neanche nell'S/V.
Ho però la possibilità di fare il calcolo della potenza dei singoli locali, per cui l'opzione VA vicini assenti, può essere utile per il dimensionamento dei terminali.
saluti

Messaggio originale di mariooh:



Le dispersioni derivano dalle superfici disperdenti (appunto).
Le superfici di confine con altre unità abitative non disperdono.
Indipendentemente dal fatto che l'altra unità sia abitata davvero o no, il metodo standard di calcolo (da norma) prevede che lo sia, per cui a 20 °C, ergo DeltaT=0, da cui parete non disperdente.
Il considerare l'unità confinante in condizioni effettive di utilizzo serve per le diagnosi energetiche non per il calcoli dell'APE.

La cosa dei vicini assenti o presenti, come da titolo della relativa sezione, impatta nel calcolo del carico termico di progetto, non del fabbisogno energetico dell'edificio. In caso di APE il calcolo della potenza dispersa di progetto non è strettamente necessario.


Molti sentono. Qualcuno ascolta. Pochi capiscono.