Alberto, non è che mi hai convinto molto nella risposta al caso 1!!!
Quando si va a certificare non si certifica l'esistente??? Insomma, tutto ciò che ha timbro e firma di un tecnico abilitato da un qualsiasi ordine, acquista valore di rilievo, ovvero al tempo X (giorno del sopralluogo o comunque di redazione della perizia) tu (certificatore) dichiari che quelle sono le condizioni dei luoghi. Questo è vero ancora di più se consideri che il documento timbrato e firmato, può essere impugnato in qualisiasi causa per dimostrare che quando era stata certificata l'immobile le condizioni erano quelle. Prendiamo ad esempio gli edifici di vecchia costruzione (centri storici) dove la documentazione edilizia (permessi etc.. ) è spesso lacunosa o peggio completamente mancante/persa. Il tecnico fa il sopralluogo e dichiara quello che vede, ovvero un'appartamento al piano terra collegato ad un ambiente non riscaldato (garage, magazzino o altro). Qualche anno dopo il proprietario esegue un abuso cambiando la destinazione d'uso senza titolo edilizio. Viene scoperto e dichiara che quella cosa c'è sempre stata. In questi casi si ricorre sempre alla ricerca documenale storica, vecchie foto, o qualsiasi materiale che documenti un periodo storico dia ragione ad una delle parti. Abbiamo detto però che detto materiale si è perso nel tempo, ma c'è sempre la certicficazione che hai fatto tu qualche anno prima e che da ragione al truffaldino proprietario di casa, secondo il ragionamento di Alberto, perchè quello è un locale riscaldato e quindi abitabile!!! é un caso limite, ma vi assicuro che lavorando nei paesi ne escono di problemi del genere, a me sono capitati. Un timbro ed una firma acquistano sempre valore di rilievo e di certificazione, sia che siparli di accaastamento, che si parli di richiesta di DIA che di certificazione energetica .... non credo di sbagliarmi, se è vero il contrario fatemelo sapere!!!
Poi seguendo il tuo ragionamento non dovrebbero esistere zone non riscaldate, perchè la destinazione d'uso può cambiare in ogni momento, a seconda di come cambiano le leggi o i proprietari, o peggio ancora a seconda dell'utilizzo che vuole farne il padrone dell'immobile con cui confino.... la casistica è quasi infinita!!!
é ovvio che se cambio la destinazione d'uso, per me cambiano le condizioni al contorno, ovvero è come se cambiasse l'involucro, quindi andrebbe a mio parere rifatta la certificazione visto che cambiano diversi fattori di calcolo