freev
  • freev
  • 100% (Glorificato)
  • Classe E Creatore della discussione
12 anni fa
Credo di aver sbagliato sezione del forum nel presentarre alcuni quesiti, perciò riposto il tutto.
In diversi forum mi ritrovo a leggere che la famosa soglia di ampliamento del 20% è relativa al volume riscaldato, e non al volume edilizio, ma non trovo riferimenti normativi in merito!!! Qualcuno ne sa qualcosa??
il problema è che stò redigendo una legge 10, proprio per ampliamento con una condizione un pò particolare: c'è un locale (cucina abitabile) che non riisulta appunto cucina, ma magazzino, in questa pratica vogliono cambiare la destinazione d'uso (ovviamente solo formalmente perchè all'atto pratico già è stato fatto) ed aggiungere inoltre un volume con il piano casa. Il punto è: nei miei calcoli, considero quello che vedo (e quindi la cucina già c'è e mi fa cubatura) o considero ciò che risulta al comune (e quindi la cucina è un locale non riscaldato che non cuba e non solo, mi fa ricadere nell'ampliamento maggiore del 20%)???
m.plati
  • m.plati
  • 100% (Glorificato)
  • classe D
11 anni fa
Ciao, anche io sto affrontando forse un caso simile, come hai risolto con il tuo?

L'art.3 del D.Lgs 192/05 e s.m.i. (311 e 59) riporta al comma 2. lettera b) "... che lo stesso ampliamento risulti volumetricamente superiore al 20 percento dell'intero edificio esistente".

La mia situazione è questa:
Capannone industriale con all'interno annessi alcuni uffici.
Capannone non riscaldato, uffici ovvimente si.
Si vuole ampliare la parte degli uffici aggiungendo un volume riscaldata adibito essenzialmente a spogliatoi e un archivio.
Per calcolare l'aumento volumentrico devo tenere in conto solo della volume riscaldata in categoria E2 (ovvero gli uffici) o devo considerare tutto il capannone?
Gli uffici inoltre sono tutti all'interno del capanonne, espandendoli all'interno del capannone, parliamo lo stesso di ampliamento volumentrico o ricado solo in manutenzione straordinaria?

In pratica per l'ampliamento volumetrico devo fare riferimento alla destinazione d'uso oppure al volume intero del capannone?
Spero di essermi spiegato bene...
Grazie per i consigli!
girondone
11 anni fa
no lo sa nessuno credimi! :-)

secondo me... riscaldato non c'è scritto da nessuna parte
quiandi si parla di edificio.... quindi te la rigiri come vuoi....
oppure fai rifermeinto alla parte urbanistica che chi ha fatto pdc o dia ecc... dovrebbe ever fatto
m.plati
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  • classe D
11 anni fa

no lo sa nessuno credimi! :-)

secondo me... riscaldato non c'è scritto da nessuna parte
quiandi si parla di edificio.... quindi te la rigiri come vuoi....
oppure fai rifermeinto alla parte urbanistica che chi ha fatto pdc o dia ecc... dovrebbe ever fatto

Messaggio originale di girondone:



Non ci crederai girondone ma ti ho pensato molto sai!😉 😍
sapevo che eri tra gli eletti per aver almeno cercato di approfondire l'annosa questione!😒 ma non ti ho voluto disturbare direttamente!😁

Per ora ho optato per la seconda...fare riferimento alla parte urbanistica, il geometra sulle sue tavole ha indicato manutenzione straordinaria e a questo punto concordo abbastanza. Anche per la definizione di "manutenzione straordinaria" che è data all'interno della DGR 46:

"manutenzione straordinaria di edifici: le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare o integrare i servizi igienico sanitari e gli impianti tecnici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modificazioni alle destinazioni d’uso"

Devo verificare, come mi è stato suggerito se la visura catastale il tutto è accatastato come unica unità immobiliare. Se è così direi di entrare perfettamente all'interno della definizione. La destinazione d'uso alla fine rimarebbe la stessa degli uffici, se vogliamo leggerla così.

Rimane però il fatto di come trattare l'impianto.... dovre aggiungere almeno due radiatori e spostare il collegamento di acqua calda sanitaria, dai bagni esistenti, a quelli nuovi.
E' un bel dilemma.
Devo per forza coprire il fabbisogno del 60% di acs con fonti rinnovabili spostando e creando appunto nuovi "cessi" ? ditemi che posso in qualche modo evitare...
Devo per forza verificare il rendimento globale d'impianto aggiundendo solo due radiatori o posso far "finta" di non aver toccato l'impianto termico?
In fin dei conti la definizione di "ristrutturazione dell’impianto termico" come da DGR 46 dice:
" insieme di opere che comportano la modifica sostanziale sia dei sistemi di produzione che di distribuzione del calore"
In questo caso non modificherei il sistema di produzione (la caldaia non la toccano) e modificherei, ma non sostanzialemente il sistema di distribuzione a mio avviso.

Voi che ne pensate?
Vi ringrazio come sempre per i consigli!