nicoladitillo
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12 anni fa
Buongiorno tutti,
scrivo poichè ho un problema difficile da risolvere.
Abito in un appartamento di nuova costruzione (a 50 metri dal mare). L'abitazione è esposta su tre lati ciascuno rispettivamente di 5,5 m., 15 m. e 5,5 m per 3 metri di altezza. Si compone di soggiorno con cucinino annesso per un totale di circa 35 mq.con 2 finestre da 2 m X 1m e 1 finestra da 0,80 m X 0,80 m, stanza da letto di circa 16 mq con finestra da 2 m X 1 m e finestra da 0,80 m X 0,80 m, camera da letto da 22 mq con finestra da 2m X 1 m (lato nord) e bagno da circa 11 mq con lucernario a soffitto da cm. 60 X60.
Il primo lato da 5,5 m. ha uno spessore di 60 cm, mentre gli altri due (5,5 e 15 m) sono stati coperti un cappotto termico con polistirolo da 4 cm.
Sul tetto c'è un terrazzo di proprietà, per cui non si dispone di alcuna copertura.
L'appartamento dispone di impianto di riscaldamento a fancoil marca Aermec con caldaia ad alto rendimento 24 Kw.
Succede questo: mediamente in questo periodo a riscaldamento spento in casa ci sono circa 13° (al quanto pochini). Quando il riscaldamento è acceso la temperatura sale e si sta decisamente bene, ma appena si spegne cala vertiginosamente e nel giro di poco tempo torna a quella iniziale 13°. Premetto che per poter tenere la casa calda devo tenere attivo il riscaldamento attivo per molte ore con un consumo pari a 2 mc di metano ora, il che si traduce in una spesa notevole. Ho pensato anche di sostituire l'attuale cronotermostato meccanico con uno digitale, ma penso che l'effetto sia poco apprezzabile in termini di rendimento.
Vorrei capire come devo comportarmi per risolvere questo tremendo problema.
Avrei intenzione di eliminare i fancoil e sostituirli con dei radiatori in ghisa (nel caso dovrei affidarmi ad un tecnico per il calcolo delle calorie e scelta del numero) ma in tal caso mi chiedo se le tubazioni dei fancoil poichè maggiorate rispetto a quelle di solitp utilizzate per i radiatori vanno bene oppure possono creare problemi e quali.
Pensavo anche di tenere i fancoil e magari installare una stufa a pellet da 8/9 Kw nel soggiorno dal momento che dispongo di canna fumaria, ma mi chiedo se questo possa risolvere il problema del freddo visto che il soggiorno è posto dal lato opposto della casa rispetto alla zona notte. Credo che in questo caso avrei una buona temperatura nella camera dove sarebbe installata la stufa, ma un salto termico notevole nella zona notte e nel bagno poichè il calore non arriverebbe se non in forma del tutto marginale.
A giugno mia moglie darà alla luce nostra figlia pertanto, il prossimo inverno, sarei costretto a tenere acceso il riscaldamento per quasi tutto il giorno per tutto il corso dell'inverno, con una spesa che credo non potremo sostenere.
Vorrei sapere da voi cosa ne pensate e se avete dei suggerimenti da dare.
Grazie in anticipo a tutti qua ti volgiano aiutarmi.
AlbeM
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12 anni fa
Il mio consiglio è che dovresti rivolgerti ad un termotecnico.
Solo da un'analisi accurata dello stato di fatto è possibile proporre delle soluzioni tecnico-economiche intelligenti.
Risparmiare i soldi del termotecnico può voler dire scegliere soluzioni poco adeguate che alla lunga ti costeranno di più.

Darti dei consigli diversi è più impegnativo che risolvere la tua necessità di ricerca di risparmio e di benessere fisiologico.

Saluti


nicoladitillo
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12 anni fa
Grazie della risposta AlbeM, la penso come te....ma mi chiedo se devo rivolgermi ad un qualsiasi tecnico che si occupi di installazioni/manutenzioni, oppure ad un ingegnere che faccia un sopralluogo e sulla base delle caratteristiche dell'abitazione come ad esempio, esposizione, materiali impiegati, ponti termici, distanza dal mare, ecc... mi consigli cosa fare.
AlbeM
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  • Classe E
12 anni fa
La seconda strada è quella giusta, ovvero un termotecnico (ingegnere o perito). Questa è a mio avviso la strada più sensata anche per valutare più soluzioni di diverso impatto tecnico-economico.

Ciao
SuperP
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12 anni fa

Vorrei sapere da voi cosa ne pensate e se avete dei suggerimenti da dare.

Messaggio originale di nicoladitillo:



Se vuoi raggiungere il livello del bordo riempiendo uno scolapasta, farai sempre fatica.
Quindi la prima cosa è chiamare un professionista SERIO che faccia una diagnosi energetica del tuo immobile.
TI dirà quale intervento è il migliore dal punto di vista costi benefici, di dirà altri interventi, e quando sceglierai ti progetterà gli inteventi, che quelli da fare, in primis, sono quelli dell'isolamento.
NOTA: fai mala a non tenere una minima temperatura in casa tipo 17/18°C anche quando esci, non spenderesti di +, stareseti meglio, e la casa accumulerebbe calore nelle strutture (e quindi poi non scenderebbe a 13°C, valore peraltro molto basso e non giustificabile)
nicoladitillo
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12 anni fa
Grazie a quanti mi supportano in questa discussione; rispondo a tutti eai quali chiedo se a questo punto io possa risolvere realizzando una controsoffittatura in cartongesso con non so quale materiale isolante (potreste consigliarmi qualcosa?)....Ho pensato, in effetti, che il tetto o terrazzo (ovvero il solaio che sovrasta l'appartamento) non sia stato adeguatamente isolato o addirittura non sia stato affatto isolato. Questo perchè per quanto il cappotto sia di soli 4 cm, un minimo di resistenza termica deve pur praticarla...convenite con me?

Abito al sudal secondo piano di una palazzina in pietra anni 30 (la mia è una sopraelevazione)....comincio ad avere il sospetto che effettivamente non sia stato coibentato il tetto e che il costruttore non abbia lavorato come avrebbe dovuto. Mi converrebbe chiedere al costruttore una verifica dei luoghi con relativo rifaciemnto di masso a pendio e pavimentazione oppure controsoffittare l'appartamento?











nicoladitillo
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12 anni fa
tagio
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12 anni fa
Chiedi al costruttore, ma se puoi controsoffitta: al piano di sopra avrai delle quote da rispettare quindi presumo che non potrai alzarti piu' di tanto.
Di solito uso del polistirene estruso o lana di roccia, almeno una decina di centimetri.
Di quanti centimetri ti puoi abbassare?

Hai detto che' e' una sopraelevazione di una palazzina in pietra, con che muratura e' stata fatta questa sopraelevazione?
nicoladitillo
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12 anni fa
Posso abbassarmi tranquillamente di una decina di centimetri. Penso di seguire i consigli dell'ingegnere il quale sostiene che sarebbe meglio adottare la lana di roccia che a differenza del polistirene non dovrebbe far correre rischi di condensa. La muratura è stata relizzata con poroton portante da 30 cm.
tagio
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12 anni fa
Dici bene, non dovrebbe, anche perche' ci appoggiamo a delle strutture che poi non saranno cosi' traspiranti:
intonaci a cemento, sicuramente hai la guaina sul tetto, magari i 4 centimeti di isolante attuale sono gia' il polistirene.
nicoladitillo
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12 anni fa
Esatto: la copertura del lastrico solare guaina compresa da 4mm per due strati è composta da Styrodur da 3 cm. e argilla espansa impastata della Leica.
Al momento non ci sono fenoemni di condensa....comunque sempre meglio andare con la lana di roccia.
Che ne pensi?
tagio
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12 anni fa
Vai con la lana di roccia.
3 centimetri sul lastrico e' uno spessore un po risicato, forse per la zona di Bari era comunque a norma.
In ogni caso, anche se pochi, ma 3 centimetri sulla copertura piu' un po' di massetto alleggerito, pareti in poroton con cappotto da 4 centimetri, magari infissi mediamenti buoni, non sono componenti cosi pessimi.
Posso dire che sia stato un po "stupido", la differenza di prezzo tra 4 e 8 centimetri e veramente poca, incidera' 1,5 euro ogni centimetro in piu', ma non so se ci fossero altri vincoli.
nicoladitillo
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12 anni fa
Ti ringrazio per la risposta, purtroppo devo dire che mi sono affidato al costruttore e, non avendo io esperienza pregressa, ho confidato sul fatto che il cappotto mi avrebbe dato maggior protezione dal freddo con uno spessore di 4 cm. Certo lo avessi saputo prima non ci avrei perso nulla in fase di posa in opera a scegliere uno spessore maggiore. Purtroppo adesso non si può far nulla se non correre ai ripari.
Tra l'altro, ho contattato uno studio che fa termografia per rilevare le pareti o parti di abitazione che danno luogo a dispersione termica come segue:

- Mappatura dei prospetti esterni ed interni;
- Rilevazioni delle condizioni termo-igrometriche con termo-igrometro;
- Redazione di Report termografico (1 copia cartacea);
il tutto alla modica somma di € 350 oltre iva e cassa professionale.
Sinceramente mi sembrano un po' tantini, per cui, indipendentemente dai punti in cui si genera la dispersione termica, provvederò a isolare ulterirmente le pareti e il soffitto.
Che ne pensi?
tagio
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12 anni fa
Prima di intervenire sulle pareti (ripeto, non sono poi cosi' scarse) fai l'intervento nella copertura.

Non mi sembra una cifra esagerata, inoltre 350 euro possono essere anche spesi bene se servono per individuare i punti critici e studiare una soluzione mirata.
gieffe
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12 anni fa
Direi che in prima approssimazione, i fan-coil non sono proprio l'ideale in una civile abitazione, questi hanno bassa inerzia termica, quindi rendono possibile il riscaldamento degli ambienti rapidamente e solo quando serve, ma una volta spenti la temperatura scende velocemente.
Per una soluzione rapida del problema, la scelta dei radiatori in ghisa è appropriata, hanno inerzia termica elevata, e credo che le tubazioni esistenti possono andare più che bene. In ogni caso anche un buon installatore, fatto un sopralluogo, sa giudicare se il diametro dei tubi esistenti è idoneo.
Un analisi globale del cosiddetto "sistema edificio-impianto" è comunque necessario se vuoi intervenire sulle strutture ed effettuare lavori mirati per risolvere il problema una volta per tutte. Come hanno suggerito gli altri, un ingegnere od un perito del settore saranno in grado di proporti le soluzioni migliori per gli interventi da fare.

Saluti,

Fabrizio
nicoladitillo
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12 anni fa
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