Salve Albertop.
Ho qualche perplessità in merito a quanto da te risposto nella discussione del 03-08-2011 sull'emissività ed Epei che qui riporto :
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Rileggendo ho scritto una mezza ca$$ata. Mezza perchè ...
Ridurre l'emissività fa diminuire la trasmittanza solare; tanto per capire quella che viene chiamata (g). Fra vetro normale (g=0,75) e vetro basso emissivo (g=0,67) c'è la differenza dell'8% di irradiazione solare che penetra nel locale. Diminuiamo pertanto gli apporti solari attraverso il vetro dell'8%.
Ridurre l'emissività fa diminuire drasticamente la trasmittanza termica dell'elemento vetrato. Una diminuzione delle dispersioni per trasmissione/ventilazione provoca un aumento dell'EPe.
Molto probabilmente, per come è fatto l'edificio in questione, è maggiore l'aumento dell'EPe dovuto alla diminuzione delle dispersioni che non la diminuzione dell'EPe a causa della diminuzione degli apporti solari. E pertanto, complessivamente, il valore di EPe aumenta.
A questo punto, negli edifici nuovi rimangono solo gli schermi ...----------
Sembra singolare che al diminuire della trasmittanza ci sia un aumento dell'Epei.
Leggendo la UNI 13790 al p.to 7.2.1.2 è riportata l'equazione 5 per il fabbisogno energetico per il raffrescamento dove l'energia necessaria per il raffrescamento è calcolata come l'energia dovuta agli apporti gratuiti Qgn meno l'energia per trasmissione e ventilazione Qht opportunamente moltilplicata per il fattore di utilizzazione ETAls.
quindi effettivamente sembra che al diminuire della trasmittanza ci sia un aumento dell'EPEi, ma il flusso di calore Qht non è dotato di un verso ?
In riferimento alla definizione 3.5.2 UNI 13790 la norma assegna per convenzione un segno positivo al flusso di calore che esce dallo spazio climatizzato.
Quindi in condioni estive Qht non dovrebbe essere negativo essendo un flusso entrante ?
In tal caso andrebbe di fatto a sommarsi in modulo agli apporti gratuiti.
Che ne pensi ?